Wake up Neo – il ritorno di The Matrix

A vent’anni dal rivoluzionario The Matrix, Deadline annuncia il ritorno del Messia: The Matrix sarà di ritorno con un quarto capitolo, dal titolo ancora ignoto (Matrix Reboots?), ufficialissimo in quanto porterà la firma di Lana Wachowski, che creò la saga insieme alla sorella Lilly.

Per chi avesse dubbi sulla legittimità dell’operazione, anche Neo medesimo, Keanu Reeves, riprenderà il ruolo più importante della sua carriera, e addirittura è dato per certo il ritorno di Carrie-Anne Moss. E se qui cominciate ad inarcare un dubbioso sopracciglio ricordando il finale di Revolutions, sono con voi.
Per i più giovani, ricordiamo che Matrix ebbe, nel 1999, un effetto dirompente sul cinema d’azione, mescolando fantascienza, filosofia, discipline orientali e soluzioni tecniche innovative (incluso il rivoluzionario ‘bullet time’). Il film propose al pubblico l’idea di ‘aprire’ le menti alla necessità di guardare al di là delle apparenze (ma, a nostro avviso, anche inoculato nelle menti più deboli l’inception dell’idea che la conoscenza mainstream fosse una falsa verità da combattere, e aperto la strada alle più svariate tesi complottistiche che ormai hanno contaminato le nostre conversazioni).
I successivi due episodi, Matrix Reloaded e Matrix Revolutions furono meno sconvolgenti, finendo per contorcersi su sé stessi tra la creazione una mitologia troppo complicata e l’adozione di effetti digitali che, aprendo mille possibilità, fecero perdere alle sorelle Wachowski il senso della misura.

Vent’anni dopo, Reeves ha ormai trovato il suo nuovo ruolo-simbolo con John Wick, coinvolgente serie d’azione, il cui appeal è alquanto amplificato dalla nostalgia che il pubblico nutre nei confronti di ‘Mr. Anderson’, quasi fosse un surrogato della trilogia di Zion, e il ritorno di Matrix, the real deal, potrebbe nuocere ai prossimi capitoli della saga del sicario cinofilo.
D’altro canto, la produzione – in corso – di Bill & Ted Face the Music, nel quale Reeves riprende il primissimo ruolo che lo rese famoso, ci fa pensare che forse l’immortale Keanu stia vivendo una sorta di crisi di mezza età durante la quale sente il bisogno di guardare indietro.

Insomma, è legittimo il dubbio che un quarto capitolo, pure se con il pedigree Wachowski (Lana dirigerà il film oltre a scrivere la sceneggiatura assieme all’autore di origini bosniache Alexandar Hemon e ad un David Mitchell – che è nome troppo comune per poter essere identificato in questo momento), possa non rivelarsi all’altezza dell’hype che giustamente si sta creando: non dimentichiamo che proprio il 1999 è stato l’anno dell’attesissimo e deludentissimo ritorno in sala di una saga che vent’anni prima aveva ridefinito il cinema di fantascienza, firmato dallo stesso autore della storia originale.
Ma in un momento come questo, in cui il mondo sembra andare a rotoli, ci perdonerete se cominciamo ad accendere una candelina per la Seconda Venuta di Neo. Speriamo non si tratti di un prequel.

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