The Witcher Netflix: recensione della serie TV con Henry Cavill, Anya Chalotra, Freya Allan, Joey Batey, Emma Appleton, MyAnna Buring e Lars Mikkelsen basata sui romanzi di Andrzej Sapkowski
Lancia una moneta al tuo Witcher
(The Witcher)
Dalla promessa di ridefinire il genere fantasy sul piccolo schermo alla certezza di esserci riusciti: The Witcher, forte dell’amato universo letterario di Andrzej Sapkowski e del successo e della fama mondiale della saga videoludica cult di di CD Projekt RED, riprende i fasti degli eroi fantasy solitari in perenne errare verso fatiche ed imprese sempre più grandi ed epiche, cristallizzati alla fine degli Anni ’90 alla gloria planetaria ed eterna di Hercules di Kevin Sorbo e di Xena – Principessa guerriera di Lucy Lawless, ridefinendo all’alba del 2020 i canoni del genere fantasy con una serie televisiva di pregio e spessore assoluti, sin troppo spinta verso le vette cinematografiche de Il Signore degli Anelli e assai lontana per genere e narrazione da Il Trono di Spade, in un paragone fuorviante e fuori luogo – come quello per intenderci tra The Irishman e Quei bravi ragazzi – che non rende giustizia a The Witcher e avvicina inconsapevolmente spettatori fuori target che non reggeranno all’impatto fieramente truce, sanguinoso, maledetto e maledettamente, meravigliosamente horror della fantastica serie Netflix.
La spada, la magia e l’orrore in The Witcher
Temeria, terra di mostri e re codardi
(Geralt di Rivia)
In un mondo crudele ed incomprensibile dove gli elfi sono stati perseguitati dopo aver insegnato la magia agli uomini in grado di adattarsi meglio al caos, i maghi ricoprono un ruolo cruciale controllando le azioni dei re per evitare massacri non necessari. Agli intrighi di corte e alle maliziose magie si oppone la vita fatta di mostri e denaro di Geralt di Rivia, eroe dal fascino meditabondo che crede sia ancora possibile scegliere chi voler essere, e che la sorte cresca con ognuna delle nostre scelte avvicinandoci al nostro destino.
Se con il primo episodio L’inizio della fine conosciamo il furore del macellaio di Blaviken, con Alik Sakharov a dirigere le prime sequenze d’azione cariche di pathos dove Geralt impugna la spada lasciandoci col fiato sospeso nonostante riprese leggermente accelerate che avrebbero potuto compromettere le pregevoli coreografie messe in scena, con il terzo episodio Luna traditrice – il nostro preferito finora, nel quale conosceremo tra l’altro la maga Triss Merigold di Maribor interpreta da Anna Shaffer – Alex Garcia Lopez dirige un autentico capolavoro horror cinematografico di 67 minuti, visivamente ed emotivamente impressionante, alternando le vicende di Yennefer ad Aretuza con quelle di Geralt a Temeria in un crescendo di tensione ed emozioni raro nella storia televisiva.
The Witcher: i personaggi – Geralt di Rivia (Henry Cavill)
Mi sembra di trovare mostri ovunque io vada
(Geralt di Rivia)
Il Continente è un mondo fantasy tanto maestoso quanto terrificante, tra umani osannati e elfi ripudiati, sovrani amati e reietti rinnegati, maghi acclamati e demoni dannati, bene invisibile e male opprimente, dove Geralt di Rivia (Henry Cavill), il Witcher cacciatore di mostri, mutante frutto di una terribile magia, dai più considerato creatura diabolica e degenerato frutto dell’inferno, è un eroe solitario dalla personalità oscura ma buona, sublime fusione tra un cavaliere bianco e un guerriero capace di fare cose terribili.
Geralt, il Lupo Bianco soprannominato anche il macellaio di Blaviken dopo che la città ha conosciuto la sua spada, vive tra mostri, soldi e magie, elementari quanto potenti, che riesce a scagliare attraverso pozioni che lo potenziano. Affronta con amarezza ed ironia il destino che lo controlla, così come controlla il mondo che lo circonda. Geralt di Rivia è un personaggio affascinante perché, nonostante la sua natura oscura e vicina alla perdizione, sa ancora amare e crede nella bontà della gente, come la maga Renfri (Emma Appleton), alla quale cerca di spiegare che il Male è Male, maggiore, minore, medio che sia resta Male.
Yennefer di Vengerberg (Anya Chalotra)
Bullizzata e trascurata durante una tragica infanzia poiché deforme nell’aspetto, odiata e ripudiata dal padre e venduta per quattro sporchi marchi, Yennefer di Vengerberg (Anya Chalotra) è una figura inquieta ed inquietante, cresciuta tra frustrazione, rabbia e confusione, che trova una via di fuga dalla sua triste vita di soprusi e sofferenze grazie all’accademia di magia di Aretuza e a Tissaia de Vries (MyAnna Buring), potente maga membro del Concilio dei Maghi.
La magia serve ad organizzare il caos attraverso equilibrio e controllo, ma la sofferenza di Yennefer la devia verso una personalità occulta e misteriosa, e diventare il caos anziché controllarlo comporta un grande pericolo per i maghi che, anziché ignorare le emozioni, finiscono per essere consumati da esse.
Yennefer impara ad accogliere il caos e a convogliarlo in magia, diventando così una potente maga che alimenta continuamente le sue ambizioni per scatenare la sua rabbia e le sue sofferenze troppo a lungo represse, astuta e pericolosa manipolatrice che vuole soverchiare le leggi di un mondo crudele che non lascia speranza ai romantici, affrontandolo in modo sicuro e dirompente. Tuttavia le sue malcelate paure ed insicurezze costituiscono emozioni incontrollabili che alimentano in lei il caos.
Cirilla principessa di Cintra (Freya Allan)
L’ultima rosa di Cintra
Ha del sangue sulle spine
Una storia perduta di Sangue Ancestrale
E rinascita di un futuro passato
Vorticanti sfere di alterità
Speranza e miserabile rovina
La sua strada può condurre alla felicità
O alla fine dei tempi
I fantasmi di un futuro declino
Sono pronti a cavalcare
Per cercare la Leoncina di Cintra
L’ultima sopravvissuta di una fiera stirpe
E ogni mano si allungherà
Per appropriarsi del suo misterioso potere
L’Era dell’Ascia e della Spada si avvicina
Il rosso seme della guerra è seminato
Ora va in cerca del Lupo Bianco
Lui fermerà le loro perfide mani
Un cuore bruciante d’acciaio e argento
Che ti guiderà attraverso terre oscure
Il futuro resta un mistero
In occhi di smeraldo senza tempo
Forse col tempo il mondo brucerà
O forse un salvatore arriverà
(The Witcher episodio 5, Desideri incontenibili)
Cirilla (Freya Allan), cucciolo di leone e principessa di Cintra, nipote della regina Calanthe (Jodhi May), è una giovane ragazza fedele alle persone che ama e di buon cuore, senza tuttavia alcuna esperienza nel mondo reale, cresciuta in clausura come erede al trono, implacabile, testarda e molto ingenua.
Alla ricerca dell’emancipazione, finisce troppo presto catapultata in un mondo brutale e spaventoso, in fuga dall’Impero di Nilfgaard che le dà la caccia, perdendo in una sola notte tutti i suoi cari e le persone che conosce e di cui si fida.
Cirilla si mette alla ricerca di Geralt di Rivia assecondando l’ultima volontà della nonna, inseguendo il suo destino e trovando la forza di aggrapparsi a qualcosa per andare avanti.
Geralt: eroe o antieroe?
Merda!
(Geralt di Rivia)
Non vuole farsi coinvolgere ma finisce per essere motore e speranza per il cambiamento, sempre schierato dalla parte dell’umanità contro l’empiezza e la disumanità, senza macchia e senza paura nel rischiare la propria vita pur di mettere ordine in tutta questa merda.
Rinuncia all’immortalità, alla ricchezza, alla gloria e al potere per fare ciò che è giusto, anche a costo del suo stesso sacrificio, è un Lupo Bianco che persegue più o meno consapevolmente il suo destino, incarnazione del desiderio dell’anima di crescere.
Geralt è l’eroe oltre le apparenze rudi e maleodoranti, protagonista di incredibili gesta cantate dal suo miglior amico Ranuncolo (Joey Batey), leggenda sulla carta, nei videogiochi e adesso anche sullo schermo, grazie allo strepitoso Henry Cavill che ha addirittura modulato la sua voce ed interpretazione sulla voce originale di Doug Cockle e alla talentuosa ed ispirata creatrice e scrittrice dello show, Lauren Schmidt.