You 2: recensione della seconda stagione della serie TV Netflix creata da Greg Berlanti e Sera Gamble dal soggetto di Caroline Kepnes
Lo psicopatico lettore Joe Goldberg (interpretato da Penn Badgley) è tornato su Netflix con la seconda stagione di You. Basato sul romanzo You di Caroline Kepnes, la prima stagione si svolge a New York e racconta la storia di un bibliotecario newyorkese di nome Joseph “Joe” Goldberg. Traumatizzato da un ombroso passato, Joe incontra quella che crede essere l’amore della sua vita Guinevere Beck (Elizabeth Lail). Conquistato il suo amore, Guinevere ne scopre alcuni scheletri nell’armadio. Quando sarà decisa ad incastrarlo, lui la uccide in un momento di lotta tra i due. La prima stagione si conclude con il ritorno di Candace Stone (Ambyr Childers), l’ex ragazza di Joe creduta morta.
La seconda stagione inizia con Joe intento a fuggire da New York e da Candice, intenzionata a fermarlo una volta per tutte. Così, il protagonista si trasferisce a Los Angeles cambiando identità. Il suo obiettivo ora è non innamorarsi e di auto migliorarsi come persona, ma dovrà subito ricredersi quando incontrerà la bellissima Love (Victoria Pedretti). Sarà ancora più difficile per Joe non innamorarsi dal momento che i due lavorano nello stesso negozio di alimentari alla moda Anavrin. Ma soprattutto, sarà ancora più dura per Joe visto che Love è perdutamente innamorata di lui.
Composta ancora da dieci episodi, la serie creata da Greg Berlanti e Sera Gamble ha come punto forte il binge-watching, grazie al ritmo e alla suspense. Ma a rendere questa serie avvincente contribuisce anche Penn Badgley (Dan Humphrey di Gossip Girl), ottimo attore alle prese con un personaggio davvero ben scritto. Joe analizza tutte le persone che lo circondano proprio come i personaggi vengono descritti nei libri, che assumono dunque un’importanza da non sottovalutare: sono oggetti feticcio del protagonista. La narrazione in prima persona è più simile ad un romanzo che ad un vero e proprio film. Quando però la sua razionalità cede Joe è capace di tutto, ma in fondo, cerca solo di agire per amore.
You 2 ha il grande merito di non buttare all’aria lo spirito che si respirava nella stagione precedente, ma cambia le carte in tavola. Adesso Joe non è più solo predatore, ma anche preda di una donna, aspetto che rinnova l’interesse per la serie. La relazione tra i due ne è il punto di forza: lei è innamorata di lui per il suo istinto protettivo, lui invece, vede in lei la donna giusta in grado di portarlo verso la retta via.
Le inquadrature che ritraggono i due che si abbracciano o si parlano a distanza ravvicinata, mettono in evidenza l’altezza e la fisicità di Joe, che assume una postura più potente, come se riuscisse a tenere tutto sotto controllo. La scelta di chiamare la nuova fiamma del protagonista Love ha il suo perché, questa volta Joe deve affrontare il vero amore e gli spettatori giudicheranno se ne è all’altezza. Anche i personaggi di contorno non sono da sottovalutare, sia la giovane e intelligente Ellie (Jenna Ortega) che Forty (James Scully), il fratello complicato di Love. Quest’ultimo è un uomo che vuole farsi un nome nel mondo dello spettacolo, ma necessita di continuo sostegno per la sua tossicodipendenza.
You 2, pur confermandosi gradevole e con una sua personalità, non riesce a superare le vette degli esordi né genera il medesimo hype che abbiamo già provato in precedenza. Il secondo, terzo e quarto episodio hanno un ritmo eccessivamente cadenzato e la storia appare distante dal filone principale della storia, di conseguenza gli spettatori potrebbero tendere a distaccarsi dalla narrazione. Avrebbe giovato una maggiore sintesi nel mostrare Joe intenzionato a cambiare identità ed incastrare l’ambiguo Henderson (Chris D’Elia).
You 2 si riprende comunque passo dopo passo, portando una buona dose di suspense e di novità lungo il prosieguo della storia e permettendoci inoltre di addentrarci nel passato di Joe. La seconda stagione, seppur meno avvincente della prima, riesce a portare a casa il risultato dimostrando di avere ancora personalità. Il finale presagisce una terza stagione già in cantiere, lanciamo quindi già ora il countdown.