The Father recensione film di Florian Zeller con Anthony Hopkins, Olivia Colman, Imogen Poots, Mark Gatiss, Rufus Sewell e Olivia Williams
Sulla scia di Still Alice alla 16° edizione del Zurich Film Festival è stato presentato The Father, il dramma diretto da Florian Zeller con protagonisti i bravissimi Anthony Hopkins e Olivia Colman che non hanno bisogno di presentazioni.
A Londra Anne va a trovare il padre di 80 anni, Anthony, che sta perdendo gradualmente la memoria e non riesce più a restare collegato alla realtà. La figlia deve provare a convincerlo a trasferirsi in una struttura adeguata che possa aiutarlo giorno per giorno, ma lui non ne vuole sapere. Eppure l’aiuto sta diventando una necessità per Anne: non riesce più a visitare il padre quotidianamente, e la sua presa sulla realtà si sta indebolendo. In questo costante flusso e riflusso di memorie, riuscirà Anthony ad aggrapparsi alla sua identità e al suo passato? E come se la caverà Anne, costretta a piangere la perdita del padre anche se lui è ancora vivo e vegeto?
Tratto dall’omonima piece teatrale del regista, The Father racconta la vita reale, riflettendo con amore sulla vibrante condizione umana. Commovente ed emozionante senza compromessi, anche grazie a due straordinari interpreti che regalano ruoli carismatici e pienamente espressivi. Un film che racconta il deterioramento mentale nella vecchiaia ma in un modo diverso da altri lungometraggi che hanno affrontato l’argomento. Ci pone davanti qualcuno che sta perdendo la testa, ma rivelando quella mente come un luogo di esperienza razionale e coerente almeno apparentemente. Un dramma da camera dove il ritmo punta sul dialogo e i confronti verbali tra i protagonisti in un’atmosfera a tratti intima a tratti brutale.
Quando entra in scena la badante interpretata da Imogen Poots, lo spirito di Anthony si alleggerisce grazie alla solarità e vivacità di questa giovane donna in casa sua. I ricordi di una vita passata sbiadiscono ma l’umore dell’uomo ormai verso la fine prova a ritrovare equilibrio e serenità.
The Father è un dramma umano, intimo e semplice nella sua struttura abbastanza tradizionale, ma il mescolarsi delle varie identità coinvolte lo arricchisce e lo rende godibile e interessante da vivere sullo schermo. Come gran parte dei film che si svolgono prevalentemente in un solo luogo, il merito di The Father è della sceneggiatura, lineare, corposa e vibrante. L’uscita negli Stati Uniti è prevista per dicembre 2020, ma seguiremo aggiornamenti per la distribuzione in Italia e nel resto del mondo nei prossimi mesi.