To the Lake recensione serie TV di Pavel Kostomarov con Viktoriya Isakova, Kirill Käro, Aleksandr Robak, Maryana Spivak e Natalya Zemtsova su Netflix
Oggi, in piena emergenza da COVID-19, To the Lake sbarca su Netflix. Tutti ci aspettavamo una serie del genere che riflettesse la situazione attuale, ma nessuno avrebbe scommesso su una serie russa che creasse un accurato ritratto di chi eravamo, chi siamo e (forse) cosa diverremo.
Questa storia post-apocalittica, basata sul romanzo di Yana Vagner, è ambientata a Mosca. Un virus sconosciuto si diffonde rapidamente tra la popolazione, minacciando di distruggere ogni tipo di civiltà. Lo Stato, nel tentativo di isolarlo, crea panico e intimidazione a sua volta, mentre la paura si tramuta presto in saccheggi e violenze.
Il denaro ha perso ogni valore e chi non è ancora contagiato combatte disperatamente per trovare un po’ di cibo o carburante per scappare.
Il protagonista della storia, Sergey (Kirill Käro), è un uomo tra due fuochi, conteso dalla ex moglie e dalla nuova compagna. Lui cerca di salvare tutti compresi il suo figlioletto, suo padre e i suoi vicini di casa.
I protagonisti, lasciandosi passato e incomprensioni alle spalle, intraprendono un lungo e pericoloso viaggio verso un luogo che ritengono sicuro, un lago in Carelia. Durante una lotta per la sopravvivenza che non risparmia nessuno, saranno minacciati lungo il tragitto non solo dai contagiati ma anche da saccheggiatori, dai militari e dalle proprie paure.
I personaggi principali, che passano dall’essere persone normali a potenziali vittime, si adattano al grande cambiamento epocale, accettando la sfida del fatto che nulla sarà più come prima, che tutto è cambiato, per sempre. Tuttavia, ciò che conta di più è la destinazione finale.
Un viaggio umano ed emotivo che li trasformerà, sia come ruoli che come relazioni tra loro.
Gli otto episodi rilasciati in Russia tra novembre 2019 e gennaio 2020 sono stati ben accolti, ma To the Lake ha assunto una dimensione internazionale grazie alla distribuzione globale di Netflix e (purtroppo) allo scoppio dell’epidemia.
Pavel Kostomarov dirige un cast eccezionale quanto misconosciuto: Kirill Käro, Viktoriya Isakova, Maryana Spivak e Aleksandr Robak.
Sebbene la produzione rimandi a elementi soprannaturali come gli zombi, li affronta in modo notevolmente analogo all’attuale contingenza del Coronavirus, inclusa la crisi sociale conseguente. To the Lake fa l’occhiolino a saghe come 28 giorni dopo o The Walking Dead ma con una propria personalità, concentrandosi su cosa rimane di umano in un contesto apocalittico e disperato.
Le bellissime riprese trasmettono allo spettatore la crudeltà dello straniamento e della solitudine, accompagnate da una stupenda colonna sonora. Superato l’ostacolo dei dialoghi in russo sottotitolati la serie risulta convincente e consigliata agli amanti del genere.