Abbiamo intervistato Lindsey Morgan, eroina di The 100, e Liam O’Donnell in occasione dell’anteprima di Skylines (Skylin3s) al Trieste Science + Fiction Festival. L’intervista doppia
Durante il Trieste Science + Fiction Festival 2020 abbiamo avuto la bella opportunità di trascorrere un paio di ore su Zoom con Lindsey Morgan, icona sci-fi protagonista della popolarissima The 100, conclusasi di recente con il centesimo ed ultimi episodio della settima stagione, ed il regista Liam O’Donnell in occasione della presentazione in anteprima di Skylines (Skylin3s), terzo capitolo della saga iniziata nel 2010 e che già alla fine del secondo episodio Beyond Skyline (2017) vedeva l’ingresso in scena del personaggio Rose Corley interpretato appunto da Lindsey Morgan.
Non abbiamo ovviamente mancato di ricordare a Lindsey Morgan quanto sia un’icona sci-fi sullo schermo e di chiacchierare con lei e Liam O’Donnell di fantascienza e dintorni, tra presente e futuro. Buona lettura!
Lindsey Morgan e Liam O’Donnell: intervista alla protagonista di The 100 e Skylines e al suo regista
Lindsey Morgan: giovanissima, sei già un’icona del genere sci-fi tra serie TV e film. Qual è l’aspetto che preferisci e quale quello che vorresti esplorare in futuro?
Lindsey Morgan: Wow grazie mille, sono onorata di essere considerata un’icona sci-fi, è la prima volta che vengo definita così! Francamente non ho cercato io la fantascienza, è stata la fantascienza a venire da me! The 100 è stata un’esperienza molto appagante e, per quanto riguarda il genere, credo che a differenza di altre tipologie di film la fantascienza non si pone limiti e ti permette di esplorare nuovi temi senza paura, e anche di affrontare determinati aspetti della nostra società con più libertà.
Liam O’Donnell: quanto è stato sfidante creare il miracolo di effetti speciali visivi e delle creature, fotografia e costumi di Skylines e quali sono state le riprese più complesse?
Liam O’Donnell: Ti ringrazio molto! Io adoro la fantascienza e creare storie appartenenti al genere, è una scuola infinita e non si finisce mai di imparare! Mi cimento da anni sul set con gli effetti speciali digitali, gli effetti speciali pratici o fisici e quelli ottici, e per me la lezione rimane sempre quella di Star Wars, George Lucas ha stupito tutti con effetti speciali fatti a mano! Sono un appassionato e un esperto di effetti speciali e l’elemento che mi preme maggiormente è che ciò che si veda sulla schermo sia il più possibile realistico e vicino a ciò che avviene davvero sul set e davanti alla macchina da presa.
Le riprese più complesse di Skylines sono state evidentemente quelle con maggiori effetti speciali, mi riferisco specialmente al finale e alla resa dei conti dove i buoni devono interagire con il cattivo e con la creatura aliena in uno scenario particolarmente movimentato e denso di effetti differenti: dovevo riuscire a catturare al meglio e in modo dinamico l’essenza di tutto ciò che accadeva sul set.
Lindsey Morgan: sul set hai avuto molto a che fare con uno stunt in costume che nel film interpreta tuo “fratello alieno” Trent: quanto è stato sfidante recitare davanti ad una maschera?
Lindsey Morgan: Molto! Mi sono fidata ed affidata completamente a Liam e ho cercato di fare leva sull’immaginazione per recitare davanti ad una maschera di gomma immobile. Sono stata aiutata da stunt straordinari, bravissimi nel comunicare con il corpo e che mi hanno aiutato tanto durante le riprese. Attraverso l’immaginazione ho cercato di creare la connessione con la persona che avevo di fronte e con la famiglia che il personaggio Trent rappresenta per Rose, con il risultato che adesso amo quella maschera di gomma!
Il rapporto tra Rose e suo fratello è talmente centrale in Skylines che dovevo renderlo credibile e far diventare quella maschera la persona a me più cara!
Liam O’Donnell: Lindsey è stata davvero bravissima! In film con effetti speciali la reazione degli attori è fondamentale a creare l’atmosfera, prendete Sam Neill in Jurassic Park. Sono gli attori a decretare il successo di un film con creature, e gli stunt che le rendono reali. Gli effetti speciali funzionano solo se funzionano le reazioni degli attori.
Sul set, mentre Lindsey e Trent interagivano, io avevo letteralmente i brividi!
Liam O’Donnell: puoi raccontarci come hai messo su il cast di spessore di Skylines, con il coinvolgimento di attori del calibro di James Cosmo, Rhona Mitra e Alexander Siddig?
Liam O’Donnell: Lavorare con gli attori britannici è un sogno! Sono così spontanei e pronti nella recitazione, non hanno quasi bisogno di essere diretti nelle loro interpretazioni.
Rhona Mitra è una grande del cinema d’azione, del resto parliamo di colei che ha prestato le fattezze a Lara Croft, è stata perfetta! James Cosmo ti incanta con la sua voce, depositaria di tutta la storia di Rose e della cronologia di Skyline: con le sue pause ed il suo tono di voce raggiunge vette di epicità, ascoltarlo è stato unico! Alexander Siddig è una persona fantastica, sempre pronto e disponibile, costantemente partecipe con il tipico atteggiamento british che fa sorridere e scalda l’ambiente con la magia degli attori inglesi.
Lindsey Morgan: com’è stato lavorare con una diva del cinema d’azione come Rhona Mitra (Doomsday, Underworld: Rise of the Lycans). L’abbraccio finale è stato un passaggio di consegne?
Lindsey Morgan: Rhona Mitra è un mito del cinema d’azione, è davvero fantastica e tosta e sul set è stata carinissima con me. Rose in fondo è ancora una ragazza e nella dottoressa Mal ritrova una figura materna, il riferimento familiare di cui ha bisogno.
Liam O’Donnell: L’abbraccio finale tra Lindsey e Rhona è stato frutto dell’intensità e della creazione del momento, siamo felici sia venuto così bene. Ce ne siamo resi conto soltanto dopo le riprese perché quella giornata è stata davvero complicata e difficile da gestire, interamente trascorsa sotto una pioggia battente, e siamo fieri del risultato.
Liam O’Donnell: puoi anticiparci qualcosa dei tuoi progetti futuri, dentro e fuori la fantascienza?
Liam O’Donnell: Non mi immagino sinceramente a girare drammi intimisti o film di formazione! Sto lavorando a due progetti di cui non posso ancora dirvi molto, ma posso confermarvi che sono entrambi film di fantascienza: il primo è un film post apocalittico ambientato in Asia e incentrato sulle arti marziali; il secondo è un film di mostri ambientato nell’Artico, ma non aspettatevi la gag reel nei titoli di coda, avrà toni cupi e sarà molto drammatico, un progetto nel quale credo tantissimo e spero diventi realtà.
E per quanto riguarda Skylines beh, non è detto che il franchise si concluda con il terzo episodio. In ogni capitolo della saga abbiamo esplorato storie nuove ed intrecciato generi differenti in modo da non ripeterci: chissà che non torni ad averne a che fare in futuro.
Lindsey Morgan: sarai la protagonista femminile di Walker, reboot della celebre serie Anni ’90 Walker Texas Ranger con Chuck Norris, al fianco di Jared Padalecki (Supernatural). Cosa puoi raccontarci di questa esperienza?
Lindsey Morgan: Quello che posso dirvi è che Chuck Norris mi piace molto, mi sta simpatico, e che il nostro Walker non sarà assolutamente simile all’originale, perciò la produzione mi ha chiesto di non vederlo per non rischiare di essere influenzata!
Questo reboot sarà incentrato su Walker che ritorna in servizio dopo alcune vicissitudini personali (NdR: Walker ha perso la moglie e dopo due anni ritorna ad Austin, in Texas, per ricongiungersi con suo figlio ed affrontare gli scontri con la sua famiglia, mentre continuerà ad indagare sulla morte della moglie) e dovrà fare i conti con il mondo che aveva lasciato.
Io interpreto Micki Ramirez, recluta del dipartimento dei Ranger del Texas, forza d’élite seconda soltanto all’FBI per preparazione ed efficacia.
Il mio personaggio ha origini latine e dovrà cercare di superare le barriere etniche e di genere in un ambiente di soli uomini bianchi che le farà resistenza. Micki dovrà trovare la sua strada ed il modo di portare cambiamenti positivi in seno ai Texas Ranger.
Sarà un personaggio divertente, spaccherà e ci sarà tantissima azione!