American Woman

American Woman recensione film di Jake Scott con Sienna Miller [Anteprima]

American Woman recensione film di Jake Scott con Sienna Miller, Sky Ferreira, Christina Hendricks, Aaron Paul, Amy Madigan e Katie Elinoff

La vita di Deb (Sienna Miller) potrebbe essere quella di qualsiasi donna americana – American Woman – della Pennsylvania rurale. La sua quotidianità ha ben poco di storia hollywoodiana: due lavori con turni diurni e notturni, una figlia adolescente, Bridget, e un nipote. Ha una sorella (Christina Hendricks) e una madre (Amy Madigan) che la giudicano per il suo brutto carattere e per la sua predilezione a scegliere uomini sposati o violenti. Si prendono comunque cura l’una dell’altra, mostrando una grande complicità.

Ma tutti questi contrasti perdono valore per Deb il giorno in cui Bridget scompare, senza lasciare traccia. Da quel momento in poi non solo dovrà prendersi cura di suo nipote, ma dovrà anche affrontare il dolore e l’incertezza di non conoscere che fine ha fatto la sua unica figlia.

La trama segue la protagonista per undici anni mentre cerca di sopravvivere. Negli anni vediamo l’effetto che la scomparsa della ragazza ha su questa giovane nonna.

Sienna Miller in American Woman
Sienna Miller in American Woman
American Woman recensione film di Jake Scott con Sienna Miller
American Woman di Jake Scott con Sienna Miller

American Woman ci insegna che la crescita e la maturità sono parte di un processo che richiede tempo e fatica, evidenziando come la classe operaia debba necessariamente asciugarsi le lacrime e superare le tragedie dal momento che non ha altra scelta, se non vuole crollare.

Da evidenziare quanto funzioni la sceneggiatura. Si concentra volutamente non sulla scomparsa della figlia, ma piuttosto sullo sviluppo della vita di una mamma che, pur a fronte di un evento traumatico, riesce ad andare avanti.

Vi sono tre salti temporali e assistiamo a diversi eventi nel corso di un decennio, senza in alcun momento sentirsi persi o pensare che manchino informazioni rilevanti.

Anche se è vero che il fattore scatenante della trama è la scomparsa di Bridget la storia va nella direzione opposta. Alla fine il cerchio si chiude e si conclude in modo soddisfacente, svelando il mistero, ma senza che questo sia l’elemento principale.

Sienna Miller
Sienna Miller
Aaron Paul
Aaron Paul

Ci sono voluti diversi anni prima che Sienna Miller ottenesse un ruolo da protagonista e il fatto che sia così facile mettersi nei sui panni è dovuto anche alla sua meravigliosa recitazione.

Il film di Jake Scott, figlio del grande Ridley Scott, racconta una società che nasconde i propri difetti e rimane bloccata nella sua comfort zone.

Trattare diversi argomenti può essere ambizioso ma trova la sua forza proprio nei momenti intimi, nelle conversazioni banali e nelle ore che lentamente passano. Negli sguardi consapevoli tra parenti che si odiano ma poi si perdonano. Schiva le leggi del cinema classico e si concentra su ciò che viene filmato come se fosse in tempo reale.

American Woman di Jake Scott con Sienna Miller
American Woman di Jake Scott con Sienna Miller
Sienna Miller
Sienna Miller

L’idea di Scott non è una scoperta straordinaria, può sembrare un cliché. Ma la vita è fatta anche di cliché. La sua proposta è un tentativo maturo e delicato di ritrarre il dolore profondo e il senso di sopravvivenza come il tratto più ineludibile dell’essere umano.

Il suo vero atto di coraggio non è cercare la storia straordinaria dove tutti i pezzi si incastrano nel puzzle o dove i personaggi agiscono in modo epico seguendo grandi percorsi.

Dietro la banalità del titolo – imposto dai produttori al posto del titolo originale, The Burning Woman, nonostante le forti resistenze che lo stesso Scott che ci ha raccontato durante il nostro incontro – American woman rivela il ritratto a tutto tondo di una donna normale, che cerca di vivere malgrado il fardello di una grande perdita.

In American Woman non ci sono postulati o domande con risposte. Solo la vita, quella reale.

Alla fine, è l’unica cosa che rimane.

Sintesi

American Woman è una prova matura e delicata di ritrarre il dolore profondo e il senso di sopravvivenza come il tratto più ineludibile dell'essere umano. Il film ci insegna che la crescita e la maturità sono parte di un processo che richiede tempo e fatica. In American Woman c’è solo la vita, quella reale.

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