Daniel Day-Lewis è uno degli attori più talentuosi di sempre. Oggi è il suo compleanno: ricordiamo insieme i suoi migliori film e le sue migliori performance
Ci sono gli attori e poi c’è Daniel Day-Lewis: l’attore britannico, tre volte vincitore di un Oscar, è uno dei migliori attori di sempre.
Dopo una formazione teatrale classica, inizia la sua carriera cinematografica negli anni Settanta e, nonostante la partecipazione a poche pellicole, diventa rapidamente uno degli attori più apprezzati, già negli anni Ottanta e Novanta.
La sua carriera si caratterizza proprio per l’eclettismo dei suoi personaggi, riuscendo ad interpretarli tutti in maniera impeccabile e facendoci dimenticare che si tratti solo di un film e non della realtà.
Purtroppo, nel 2017, ha annunciato il suo ritiro dal mondo del cinema, ma le sue interpretazioni rimarranno nella storia.
In occasione del suo compleanno, rivediamo insieme i migliori film di Daniel Day-Lewis.
Daniel Day-Lewis: i migliori film
Il mio piede sinistro (1989)
Film del 1989, diretto da Jim Sheridan e tratto dall’omonimo libro di Christy Brown: scrittore e pittore irlandese, nato con un handicap molto grave.
Ci troviamo nella Dublino degli anni Trenta: Christy Brown, dalla nascita, è vittima di una paralisi che gli impedisce di parlare e muoversi, tranne per il piede sinistro, che riesce a muovere autonomamente.
Nonostante le sue condizioni molto gravi, Christy cerca di comunicare coi suoi famigliari tramite il piede sinistro, con cui riesce a scrivere e dipingere qualcosa.
A 17 anni, gli viene proposto di essere curato dalla dottoressa Eileen Cole e, tramite l’intervento, riesce a migliorare nella pittura.
Si tratta dell’opera prima del regista di Jim Sheridan, il quale sceglie una storia vera per la sua prima pellicola, riuscendo ad andare oltre alla sofferenza estrema della vita di Christy Brown, per raccontare la storia di un uomo coraggioso.
Sarebbe stato molto semplice cedere al pietismo, ma Sheridan riesce a impostare il racconto su un piano realistico e sincero, senza scendere mai nella lacrima facile.
A far brillare il tutto, ovviamente, è la performance di Daniel Day-Lewis: l’attore britannico riprende ogni piccolo movimento, contorsione e dolore del protagonista, per renderlo suo, senza mai esagerare.
Daniel Day-Lewis, per interpretare al meglio il ruolo, volle anche imparare a scrivere con l’estremità del piede, così come faceva il protagonista.
Per la sua performance impeccabile, vinse il suo primo premio Oscar come miglior attore protagonista della stagione.
Gangs of New York (2002)
Daniel Day-Lewis ha lavorato con molti registi di spicco, tra cui Martin Scorsese. Gangs of New York è un film del 2002, ispirato ad un trattato del 1928, sulle varie gang armate che popolavano un quartiere di New York.
Il film è ambientato durante la Guerra Civile Americana e vede come protagonista il giovane Amsterdam Vallon (Leonardo DiCaprio), in cerca di vendetta contro il gangster William Cutting, detto il Macellaio (Daniel Day-Lewis).
La pellicola è stata interamente girata all’interno degli studi di Cinecittà, a Roma e ha avuto un budget di oltre 100 milioni.
Nonostante al centro del film ci sia una vicenda privata (la ricerca di vendetta da parte di Amsterdam), il film si evolve rapidamente in una visione più complessiva dell’America di quei tempi, dilaniata dalla guerra civile.
Sebbene il protagonista sia DiCaprio, l’attenzione dello spettatore viene totalmente catalizzata sull’interpretazione di Daniel Day-Lewis, il quale ci regala un personaggio ricchissimo di sfumature e molto più di un semplice villain.
Il Petroliere (2007)
Film del 2007, scritto e diretto da Paul Thomas Anderson e liberamente tratto dal romanzo Oil! di Upton Sinclair. Il Petroliere viene spesso considerato da molti uno dei migliori film degli anni Duemila ed è stata la pellicola che ha consacrato definitivamente Paul Thomas Anderson nell’Olimpo dei registi della sua generazione.
Ci troviamo agli inizi del XX secolo, quando si diffonde la febbre dell’oro nero negli Stati Uniti. Il protagonista è Daniel Plainview, un cercatore d’argento che trova, casualmente, del petrolio nella sua piccola miniera.
Dopo un incidente durante l’installazione di una pompa d’estrazione, muore un uomo, padre di un neonato, che Daniel adotterà. L’uomo userà il bambino nelle sue trattative, per intenerire i proprietari terrieri durante le sue contrattazioni.
Daniel entrerà in una spirale di follia e di odio, dovuta alla sua fame di potere, non riuscendo mai ad appagarla del tutto, portandolo a sporcarsi le mani di sangue.
Il Petroliere è un’opera immensa, sia per la regia perfettamente studiata di Paul Thomas Anderson e sia per la performance perfetta di Daniel Day-Lewis.
Uno degli aspetti più interessanti della pellicola è sicuramente la caratterizzazione del protagonista: un uomo senza scrupoli, che non bada ai moralismi e sfrutta le debolezze e l’ingenuità degli altri, per raggiungere il suo scopo. In Daniel non c’è una redenzione, ma è solamente una continua caduta nel tunnel della fame di potere e dell’arrivismo. Nel suo personaggio vediamo anche la perfetta metafora di un Paese, l’America, sempre più consumato dal potere.
Menzione speciale per l’alchimia perfetta creata tra Daniel Day-Lewis e Paul Dano, il quale interpreta un giovane predicatore e per la scena finale, intrisa di talento allo stato puro.
Con Il Petroliere Daniel Day-Lewis ottenne meritatamente la seconda statuetta come miglior attore protagonista agli Oscar.
Lincoln (2012)
Film del 2012, diretto da Steven Spielberg e tratto dal libro Team of Rivals: The Political Genius of Abraham Lincoln di Doris Kearns Goodwin.
La pellicola si apre sul 1865, quasi al termine della guerra di secessione americana. Il presidente Lincoln è stato appena rieletto per il suo secondo mandato e tenta di abolire la schiavitù con l’approvazione del XIII emendamento.
Il film si concentra sugli ultimi mesi di vita del presidente Lincoln, raccontando uno dei momenti più importanti della storia americana.
Lincoln è molto più di un semplice film biografico su uno dei presidenti più influenti dell’America, ma è una pellicola che rimette al centro dell’attenzione la politica: un racconto intimo sui retroscena del potere.
In questo film vediamo un Daniel Day-Lewis che spinge maggiormente sull’intimismo del personaggio, rendendolo molto più umano e vicino al pubblico. A differenza de Il petroliere, dove l’attore interpretava un personaggio soggetto a crisi di ira e violenza, in Lincoln lo vediamo interpretare un personaggio più calmo e controllato, che riesce a dare un senso ad ogni gesto ed espressione.
Con questa performance, Daniel Day-Lewis vince il suo terzo premio Oscar come miglior attore protagonista, battendo altre interpretazioni eccellenti come quella di Hugh Jackman in Les Misérables e quella di Joaquin Phoenix in The Master.
Il filo nascosto (2017)
I grandi amori non finiscono: fanno dei giri immensi e poi ritornano.
Quindi ecco di nuovo Daniel Day-Lewis sotto la regia di Paul Thomas Anderson ne Il filo nascosto, film del 2017, ultimo ruolo (almeno per ora) dell’attore.
Ci troviamo nella Londra degli anni Cinquanta e il sarto Reynolds Woodcock dirige, insieme alla sorella, il famoso marchio House of Woodcock.
Nonostante il successo, Reynolds è un uomo solo e pensa che l’amore sia un privilegio precluso per un artista del suo calibro, perciò preferisce intrattenersi con donne diverse. Finché non incontra Alma, una ragazza ambiziosa che riesce ad entrare nel cuore dello stilista, come musa e come amante.
Il personaggio di Reynolds è molto complicato: è ossessivo, misogino e profondamente insofferente riguardo l’amore e la vita, ma il suo incontro con Alma gli cambia la vita e l’amore assume una nuova forma. Tra i due nasce una dipendenza, l’uno dell’altro, estremamente intensa, ma anche dannosa.
Il filo nascosto è l’ennesima prova di un regista talentuoso quanto complesso, che riesce a dirigere un Daniel Day-Lewis in stato di grazia.
Daniel Day-Lewis è sicuramente uno degli attori più talentuosi di sempre, grazie al suo studio dietro ad ogni ruolo interpretato e alla sua bravura cristallina.
Buon compleanno Daniel Day-Lewis!