Annette recensione film di Leos Carax con Adam Driver, Marion Cotillard, Simon Helberg, Rila Fukushima e Rebecca Dyson-Smith
Efferati delitti e tantissimo castigo. Leos Carax, maestro francese dell’eccesso, ne dà dimostrazione massima con il suo ultimo film Annette, che ha aperto in concorso la 74esima edizione del Festival di Cannes.
CANNES 74 PODCAST: Ascolta la recensione di Annette di Leos Carax in diretta dal Festival di Cannes
Uno stand up comedian (Adam Driver) una cantante d’opera (Marion Cotillard), sono innamoratissimi. Con la nascita di una bimba “magica” – la Annette del titolo – tutto cambierà, in peggio. Film destinato a dividere, ma la materia è quella del cinema puro. Fantasia allo stato solo apparentemente brado. Perché in Annette c’è un’armonia, e di certo un fascino, tra musical, horror, favola nera, erotismo spinto, fantasmi ed erotismo spinto con fantasmi.
Fosse finita qui! Il senso invece, è molto meno evidente. Il rischio, se di rischio davvero si tratta, è una operazione fine a se stessa, con i soldi dei produttori e il tempo (due ore e venti minuti) degli spettatori. La sensazione è che non possano però esistere detrattori per il clamoroso terzetto di protagonisti: Marion Cotillard, Simon Helberg e Adam Driver, soprattutto. Sempre di più il migliore attore della sua generazione.