Film in uscita al cinema nel weekend del 21 ottobre: la critica acclama Petite maman di Céline Sciamma, il pubblico aspetta anche Halloween Kills e Ron – Un amico fuori programma
- Petite maman
- Halloween Kills
- Ron – Un amico fuori programma
- France
- L’arminuta
- I giganti
- 2 fantasmi di troppo
- Allons Enfants (La Troisième Guerre)
- Upside Down
- Notti in bianco, baci a colazione
- Uscite limitate
Petite maman
scritto e diretto da Céline Sciamma
con Joséphine Sanz, Gabrielle Sanz, Nina Meurisse, Stéphane Varupenne, Margot Abascal
Reazioni online: critica 🤩 – audience 😄
La recensione di Andrea:
Céline Sciamma, autrice dell’acclamatissimo Ritratto della giovane in fiamme, nonché sceneggiatrice del grazioso La mia vita da Zucchina, torna a raccontare una storia d’infanzia con Petite Maman, che racconta della piccola Nelly (Joséphine Sanz), che ad otto anni dà una mano ai genitori a mettere in ordine la residenza della nonna, recentemente venuta a mancare. Le storie che sua madre Marion le ha raccontato su questa abitazione e della sua casa sull’albero sembrano materializzarsi quando, passeggiando nel bosco circostante, Nelly incontra un’altra Marion (Gabrielle Sanz), una bambina sua coetanea intenta a costruire una casa su un albero…
Halloween Kills
di David Gordon Green
scritto da Danny McBride, David Gordon Green e Scott Teems
con Jamie Lee Curtis, Judy Greer, Andi Matichak, Will Patton, Thomas Mann
Reazioni online: critica 🤨
La recensione di Ludovico:
Nel 2018, il terzo film intitolato Halloween, sorprese e convinse il mondo, inizialmente scettico, nonostante la benedizione di John Carpenter in persona, sul fatto che un ex beniamino della critica come David Gordon Green e un attore/sceneggiatore non particolarmente noto per la sua sensibilità come Danny McBride potessero passare dal disastroso Your Highness a dare un degno sequel ad uno degli slasher più imitati e riveriti. Diciamo sequel, ma dovremmo dire reboot o legacyquel (un film che richiama in scena dopo un decennio o più gli attori protagonisti di una serie di pellicole, con l’intento di rivitalizzarne la ‘proprietà intellettuale’ passando il testimone ad una nuova generazione), peraltro colpevole dell’esecrabile (a nostro avviso) trovata di ignorare a piacimento altri sequel e reboot realizzati nel frattempo, togliendo ogni responsabilità agli autori e alla produzione sui destini dei loro personaggi, che possono essere riportati in vita a piacimento come in una serie supereroistica o soap opera qualunque.
È in questo contesto che arriva il terzo ‘primo’ sequel di un film intitolato Halloween, che come il film del 2018 ignora gli eventi della prima pellicola intitolata Halloween 2 (peraltro sceneggiata dallo stesso Carpenter), del 1981. Come Halloween 2, ma per fortuna con un titolo meno foriero di confusione, Halloween Kills riprende la storia immediatamente dopo il finale di Halloween, ritrovando le tre generazioni di donne della famiglia Strode (Laurie – Jamie Lee Curtis, Karen – Judy Greer, ed Allyson – Andi Matichak) in corsa verso l’ospedale, mentre Michael Myers arde nel rogo di casa Strode. Scopriranno presto che il mostro non è ancora sconfitto, e mobiliteranno gli altri sopravvissuti degli eventi di quarant’anni fa, decisi a farsi giustizia da soli, al grido di battaglia: ‘Il Male muore stanotte’.
Il male forse morirà stanotte, ma difficilmente lo farà in questo film, visto che il terzo capitolo della storia, Halloween Ends, uscirà l’anno prossimo e dubito che si tratterà di una commedia romantica.
Qui di seguito il trailer, ma a vostro rischio e pericolo: molti si sono lamentati che il promo svela troppi elementi della trama.
Ron – Un amico fuori programma
di Sarah Smith e Jean-Philippe Vine
scritto da Peter Baynham e Sarah Smith
con la voce di Lillo
Reazioni online: critica 😄 – audience 🙂
La recensione di Andrea:
Barney Pudowski ha difficoltà a farsi degli amici alla scuola media, anche per il fatto di essere l’unico a non possedere un B*Bot, un robot/assistente elettronico semovente e personalizzabile che aiuta i ragazzi nell’apprendimento ma anche nella vita sociale, online e non. Quando il padre gli regala per il compleanno un esemplare di questa sorta di Nabaztag di nuova generazione, Barney è al settimo cielo: purtroppo il robottino, battezzato Ron (doppiato in versione italiana da Lillo), non è il più riuscito dei suoi simili, e le sue funzioni e comportamento sono pesantemente alterate da difetti elettronici. Quella che da principio sembra solo una cocente delusione, potrebbe essere l’inizio di una meravigliosa e inusuale amicizia.
Ron – Un amico fuori programma (in originale, più esplicitamente Ron’s Gone Wrong) è il primo lungometraggio di Locksmith Animation, che si professa essere l’unico Studio d’animazione britannico dedicato ai film per famiglie in computer graphics ad alto budget (perché, supponiamo, Aardman non è CGI abbastanza?). Locksmith Animation è stato fondato da Sarah Smith (autrice nel 2011 del film d’animazione Sony Arthur Christmas/Il figlio di Babbo Natale) e dalla produttrice ex-Aardman Julie Lockhart.
Smith è anche co-sceneggiatrice (assieme a Peter Baynham, co-autore di Arthur Christmas ma anche di Hotel Transylvania, e collaboratore abituale di Sacha Baron Cohen – inclusi Borat e Brüno – e di Steve Coogan), e co-realizzatrice, assieme a Jean-Philippe Vine, che ha lavorato su diversi progetti Pixar e Aardman, e (con un credit aggiuntivo di co-regista) Octavio E. Rodriguez, altro veterano Pixar. Nel frattempo, lo scorso giugno, Smith ha lasciato Locksmith, lasciando il suo posto a Natalie Fischer, proveniente dagli Illumination Studios.
Ron – Un amico fuori programma è distribuito da 20th Century Animation/Disney.
France
scritto e diretto da Bruno Dumont
con Léa Seydoux, Blanche Gardin, Benjamin Biolay, Emanuele Arioli, Juliane Köhler
Reazioni online: critica 🤨 – audience 🤨
La recensione di Elisa:
France De Meurs (Léa Seydoux), è una giornalista televisiva, una star illuminata dai mille impegni mediatici, tra le interviste al Presidente Macron, i talk show, i gala, e i reportage dalle zone di guerra, tanto che ha bisogno di una PR (la cabarettista Blanche Gardin, già vista la settimana scorsa in #IoSonoQui) per gestire la sua vita pubblica.
Vita che sarà totalmente sconvolta da un incidente stradale, che le farà riconsiderare le proprie scelte, odiare la propria notorietà e cercare l’anonimato.
Scrive e dirige Bruno Dumont, responsabile recentemente di due film dedicati a Giovanna d’Arco (Jeanne e Jeannette, entrambi con Lise Leplat Prudhomme nel ruolo della ‘pulzella d’Orleans’, e prima del Camille Claudel con Juliette Binoche).
Se la recensione della nostra Elisa vi sembra severa, sappiate che Le Parisien è arrivato ad assegnare al film 0 stelle.
L’arminuta
di Giuseppe Bonito
scritto da Monica Zapelli dal romanzo di Donatella Di Pietrantonio
con Sofia Fiore, Vanessa Scalera, Fabrizio Ferracane, Elena Lietti, Andrea Fuorto
La recensione di Leonardo:
Con il film L’Arminuta, adattamento dell’omonimo romanzo scritto da Donatella Di Pietrantonio nel 2017, il regista Giuseppe Bonito mette in scena il dramma della giovane protagonista senza nome (Sofia Fiore), costretta ad abbandonare improvvisamente la sua famiglia adottiva della media borghesia per tornare nella sua vera casa, un bucolico e decadente casolare nei sobborghi abruzzesi, con i suoi veri genitori e fratelli.
I giganti
di Bonifacio Angius
scritto da Bonifacio Angius e Stefano Deffenu
con Bonifacio Angius, Stefano Deffenu, Michele Manca, Riccardo Bombagi, Stefano Manca
Reazioni online: critica 🤨
La recensione di Michele:
I giganti è il terzo lungometraggio di Bonifacio Angius. Fresco vincitore del premio della Giuria Giovani e di quello per la miglior regia al festival di Annecy, è stato inserito nella rosa dei diciotto film tra cui scegliere il candidato italiano agli Oscar per il miglior Film Internazionale 2022. Scritto in un mese (dallo stesso Angius a quattro mani con Deffenu) e girato in sole tre settimane nel 2020, dopo il primo lockdown, il film contiene inevitabilmente forti richiami ai tempi attuali. “È stata una reazione all’incertezza della situazione che stavamo vivendo”, ha commentato il regista sassarese alle telecamere del Locarno Film Festival, dove la pellicola è stata presentata in anteprima.
2 fantasmi di troppo
scritto da Herbert Simone Paragnani, Nunzio Fabrizio Rotondo e Paolo Vita
con Nunzio Fabrizio Rotondo, Paolo Vita, Enrica Guidi, Carlotta Rondana, Giorgio Gobbi
Indebitati fino al collo, Nunzio e Paolo si lanciano in un folle ed improbabile business paranormale improvvisandosi medium in grado di rievocare i cari defunti.
Allons Enfants (La Troisième Guerre)
di Giovanni Aloi
scritto da Giovanni Aloi, Dominique Baumard e Christian Kühne
con Anthony Bajon, Karim Leklou, Leïla Bekhti, Arthur Verret, Jonas Dinal
Reazioni online: critica 🙂 – audience 🙂
Léo (Anthony Bajon) ha appena completato l’addestramento militare, e viene assegnato ad una delle unità che pattugliano quotidianamente le strade di Parigi nell’ambito dell’Opération Sentinelle, la risposta delle autorità francesi agli attacchi terroristici del 2015.
Upside Down
di Luca Tornatore
con Donatella Finocchiaro, Antonio Zavatteri, Fabio Troiano, Paolo Graziosi, Gabriele Di Bello
Ispirato a una storia vera, Upside Down racconta di un ragazzo Down che mette “sottosopra” i pregiudizi nel tentativo di voler fare un incontro da dilettante di pugilato.
Notti in bianco, baci a colazione
di Francesco Mandelli
scritto da Salvatore De Mola dal romanzo di Matteo Bussola
con Alessio Vassallo, Ilaria Spada, Giordano De Plano, Tess Masazza, Niccolò Senni
Basato sul romanzo omonimo di Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione racconta poeticamente il senso, le emozioni e le vicissitudini della paternità.
Uscite limitate
Yara di Marco Tullio Giordana con Isabella Ragonese e Alessio Boni racconta le indagini della PM Letizia Ruggeri sulla vicenda dell’omicidio della giovane Yara Gambirasio, divenuto caso di cronaca nera tra i più tristemente noti a livello mediatico.
Il migliore. Marco Pantani: di Paolo Santolini racconta il mito di Marco Pantani, il ciclista italiano considerato tra gli scalatori più forti di sempre, e la tragedia che ne ha visto la scomparsa a soli trentaquattro anni, in circostanze non ancora del tutto chiarite.
City Hall di Frederick Wiseman: dopo l’Università di Berkeley, la National Gallery e la Public Library di New York, Frederick Wiseman continua ad interrogare il reale raccontandoci dal dietro le quinte il governo di una grande città, “necessario se si vuole vivere bene insieme.”