Anche questa settimana vi presentiamo la rassegna dei principali film in uscita:
Tutti lo sanno / Todos lo saben
Il regista iraniano Asghar Farhadi, premio Oscar per Una Separazione e per Il Cliente, fa il suo debutto in lingua spagnola con Tutti lo sanno (Todos lo saben), storia di Laura (Penelope Cruz) che da Buenos Aires torna nel suo paesino spagnolo con i figli (lasciando a casa il marito Ricardo Darìn) per festeggiare il matrimonio della sorella. Durante il banchetto nuziale, la figlia maggiore scompare, causando il riemergere di un passato che non riesce a restare tale. Javier Bardem interpreta Paco, viticoltore che abita nel paese.
Overlord
Overlord è il film prodotto da J.J. Abrams che avrebbe dovuto far parte dell’universo Cloverfield ma poi ne è stato escluso (per il suo bene, probabilmente, ma perdendo l’occasione di farsi chiamare Cloverlord). La trama si può riassumere in due parole (‘zombie nazisti’), ma più in dettaglio parla di un manipolo di paracadutisti americani che, durante le preparazioni per il D-Day (l’ ‘operazione Overlord’, appunto), finisce dal lato sbagliato delle trincee. Qui, oltre a vedersela, come prevedibile, con i Nazisti, trovano anche un altro tipo di nemico, altrettanto pericoloso e spaventoso. Overlord è diretto da Julius Avery e sceneggiato da Billy Ray (candidato all’Oscar per Captain Phillips) e Mark L. Smith (The Revenant). Davanti alla macchina da presa, Jovan Adepo (dalla serie tv The Leftovers), Jacob Anderson (noto ai più come Greyworm di Game of Thrones), il Danese Pilou Asbæk (dalla serie tv Borgen).
Qui tutte le nostre notizie su Overlord
Notti Magiche
Tutti coloro che sono nati prima del 1980 associeranno il titolo Notti Magiche alla canzone di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato che fece da leitmotive ad Italia 90, i Mondiali di Calcio organizzati nel nostro Paese, durante i quali la Nazionale venne battuta dall’Argentina ai calci di rigore (come accadeva all’epoca – bei tempi). Quella notte fatale fu ancora più fatale, pare, per un noto produttore cinematografico (Giancarlo Giannini), trovato cadavere nel Tevere. La polizia individua tre sospettati, ritratti appena prima del fattaccio in un ristorante, assieme alla vittima: si tratta di tre sceneggiatori cinematografici che in caserma, sotto interrogatorio, raccontano la loro versione. I protagonisti sono Mauro Lamantia, Giovanni Toscano ed Irene Vetere (vista in Arrivano i Prof). La regia è di Paolo Virzì, che firma anche la sceneggiatura con Francesca Archibugi e Francesco Piccolo.
Hunter Killer
Gerard Butler, il Leonida di 300 è ormai dedito da un po’ al salvataggio di Presidenti e personalità varie (Olympus Has Fallen/Attacco al Potere, London Has Fallen/Attacco al Potere 2), e Hunter Killer (un nome, un programma) non fa eccezione: nei panni del capitano di sottomarini Joe Glass, si imbatte per caso in un tentativo di Golpe in Russia, e si fa carico di salvare il Presidente (che non è Putin), per via subacquea. Nel cast anche Gary Oldman, Common e Linda Cardellini. La regia è di Donovan Marsh, la sceneggiatura di Arnie L. Schmidt e Jamie Moss. Il film ha deluso un po’ al Box Office USA.
Il ragazzo più felice del mondo
Gipi, all’anagrafe Gian Alfonso Pacinotti, torna a dirigere dopo L’ultimo terrestre e Smettere di fumare fumando, con Il ragazzo più felice del mondo, storia di un sedicente quattordicenne che da vent’anni manda lettere ai fumettisti italiani chiedendo loro un disegno originale. Gipi, fumettista lui stesso, indaga sul mittente, convinto che si tratti di un adulto. Decide così di realizzare un documentario sull’indagine, reclutando una troupe di amici che non hanno idea di come si giri un film. Tra le difficoltà tecniche, Gipi ha l’idea di arruolare tutti i fumettisti per una visita di persona al misterioso individuo, per renderlo così il ‘ragazzo più felice del mondo’. Il film è scritto dallo stesso Gipi, assieme a Gero Arnone. Nel film anche Domenico Procacci (produttore per Fandango Film), Jasmine Trinca e Kasia Smutniak nella parte, più o meno, di sé stessi.
Senza lasciare traccia / Leave No Trace
Debra Granik, la regista del duro Winter’s Bone/Un gelido inverno (che fu tra i primi film a far conoscere al mondo il talento di Jennifer Lawrence), ha diretto e co-scritto (insieme alla co-sceneggiatrice di quel film, Anne Rosellini) Senza lasciare Traccia (Leave No Trace), tratto dal romanzo My Abandonment di Peter Rock. L’ex militare Will (Ben Foster – visto in Hell or High Water) e sua figlia Tom (Thomasin McKenzie) hanno vissuto per anni in una foresta vicino a Portland, isolati da altre persone. Un incidente, un giorno, li costringe a riprendere il contatto con la ‘società civile’, con il risultato che entrambi vengono affidati ai servizi sociali. La nuova situazione li lascerà divisi tra il desiderio di tornare liberi e quello di far parte di una comunità.
La scuola serale / Night School
Kevin Hart (Jumanji) è Teddy, la cui unica opportunità di trovare un lavoro decente dipende dal requisito di avere un diploma – cosa che a Teddy manca, avendo fallito, all’epoca delle superiori, un esame importante. Si iscrive così, all’insaputa della fidanzata, al-La scuola serale, dove la docente è Tiffany Haddish (Keanu). Il ritorno tra i libri non è dei più semplici, considerando i problemi di Teddy a concentrarsi sullo studio, il dover mantenere un lavoro precario in un fast food, e il fatto che l’odierno preside della Night School (Taran Killan) era il bersaglio preferito delle angherie di Teddy vent’anni prima. Tra i compagni di classe, Mary Lynn Rajskub e Ben Schwartz (il Jean-Ralphio di Parks and Recreation). Regia di Malcolm D. Lee (Undercover Brother), sceneggiatura di Hart assieme a Harry Ratchford, Joey Wells, Matt Kellard, Nicholas Stoller e John Hamburg.
Menocchio
Alberto Fasulo è regista e autore (assieme ad Enrico Vecchi) di Menocchio, storia ambientata nel Friuli di fine ’500, in un periodo in cui la Chiesa Cattolica adotta il pugno duro contro la Riforma Protestante. Menocchio (Marcello Martini, al suo debutto) è un vecchio mugnaio autodidatta che si oppone al clima di paura e si erge a libero pensatore, e preferisce affrontare un processo con l’Inquisitore (Maurizio Fanin) piuttosto che darsi alla fuga.
Zen – sul ghiaccio sottile
Zen – sul ghiaccio sottile, scritto e diretto da Margherita Ferri, racconta di Maia Zenasi (soprannominata ‘Zen’), unica ragazza in una squadra di hockey dell’appennino emiliano. Confusa per via del suo essere percepita come ‘maschiaccio’ sulla sua identità, riuscirà a confidarsi con Vanessa, fidanzata di un altro giocatore scappata di casa. Con Eleonora Conti e Susanna Acchiardi.