Nostalgia

Nostalgia recensione film di Mario Martone con Pierfrancesco Favino [Cannes 75]

Nostalgia recensione film di Mario Martone con Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva, Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi e Sofia Essaidi

Unico film italiano in concorso ufficiale al Festival di Cannes – il film da regista della Bruni Tedeschi era una produzione interamente francese, il secondo film di Pietro Marcello apriva la Quinzaine des Réalisateurs – Nostalgia è il nuovo film di Mario Martone, interpretato da Pierfrancesco Favino.

Adattamento dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea, Nostalgia è il completamento di un’ideale nuova trilogia napoletana di Martone, dopo i recenti e apprezzati Il sindaco del rione Sanità e Qui rido io. Fatto significativo, con Nostalgia Martone collabora per la prima volta col direttore della fotografia Paolo Carnera, salito alla ribalta internazionale con le prime stagioni della serie Gomorra e più di recente fattosi valere anche per i tre film con i fratelli D’Innocenzo; in questo caso però Carnera ha rinnovato la sua solita palette, ritraendo una Napoli crepuscolare senza concessioni né ai toni aspri alla Gomorra né alle tinte pastello che avevano fatto la forza di Favolacce.

Pierfrancesco Favino in Nostalgia di Mario Martone
Pierfrancesco Favino in Nostalgia di Mario Martone (Credits: Mario Spada/Medusa Film)
Il regista Mario Martone
Il regista Mario Martone (Credits: Mario Spada/Medusa Film)

Fatto atipico per il cinema italiano e forse per il cinema in generale, Nostalgia è un esperimento di cinema esistenziale. La storia è decisamente scarna, anche prevedibile nella sua conclusione, ma il suo maggiore punto di forza è la tenacia con cui ogni singola inquadratura inscena, a livelli variabili (per azione ritratta, per tono, per commento musicale) il medesimo sentimento della nostalgia. L’omonimia con il film di Tarkovskij del 1983 è evidentemente causale, ma pure è interessante rilevare come i due film implichino lo stesso esito ultimo, per il destino del personaggio principale.

Rispetto al film di Tarkovskij, incentrato su un letterato russo in Toscana, Nostalgia di Martone mette in scena però una differente specie di nostalgia, anche più paradossale: il personaggio di Favino, Felice, è un napoletano che è stato per quarant’anni lontano dalla città natale, diventando un importante manager in Egitto; la nostalgia che prova non è tanto rivolta verso la città d’origine, visto che ci è appena tornato, ed è indirizzata agli anni della sua adolescenza napoletana solo in modo problematico, sia perché quel periodo è per lui costellato di ricordi non lieti in virtù dei quali ad abbandonare Napoli, sia perché, come lui stesso dice alla moglie egiziana, Napoli è cambiata pochissimo nell’arco di quattro decenni. La nostalgia che prova Felice è quindi un vero e proprio stato esistenziale, apodittico e semplicemente “dato”, e destinato a rinchiudere l’uomo in una strozza di cui neanche si accorge.

Tra i maggiori punti di forza di Nostalgia vanno sicuramente annoverate le interpretazioni di tutti i protagonisti: Favino è sempre il solito, anche se qui sfodera un inaspettato accento egiziano fino a parlare con grande naturalezza in arabo alla moglie; ancora più notevole è l’interpretazione di Tommaso Ragno, nei panni dell’ ex-migliore amico di Felice incattivitosi con gli anni; buone anche le prove di Francesco Di Leva, già protagonista de Il sindaco del rione Sanità e qui impiegato nei panni di un prete di strada in lotta contro i boss del quartiere, e di Aurora Quattrocchi, nei panni dell’anziana madre di Felice.

Sintesi

Adattamento dall'omonimo romanzo di Ermanno Rea, Nostalgia è il completamento di un'ideale nuova trilogia napoletana di Mario Martone, esperimento atipico di cinema esistenziale che con tenacia e a livelli variabili - per azione ritratta, tono e commento musicale - inscena il medesimo sentimento della nostalgia nel suo protagonista, stato esistenziale apodittico destinato a rinchiudere l'uomo in una strozza di cui neanche si accorge.

Perché MadMass.it

Consapevoli del nostro ruolo, da sei anni in MadMass.it portiamo avanti una linea editoriale responsabile, preferendo la copertura dei festival al content farming, le recensioni al clickbait, le rubriche e le interviste al sensazionalismo. Stiamo cercando di fare la nostra parte: sostienici con una donazione, acquistando i prodotti consigliati sul nostro magazine o semplicemente passa a visitarci, sfoglia le nostre pagine e condividi i nostri articoli sui social: ci permetterai di continuare a crescere e fare sentire la nostra voce.

Articoli Correlati

Commenti

Ultimi Articoli

Adattamento dall'omonimo romanzo di Ermanno Rea, Nostalgia è il completamento di un'ideale nuova trilogia napoletana di Mario Martone, esperimento atipico di cinema esistenziale che con tenacia e a livelli variabili - per azione ritratta, tono e commento musicale - inscena il medesimo sentimento della nostalgia nel suo protagonista, stato esistenziale apodittico destinato a rinchiudere l'uomo in una strozza di cui neanche si accorge.Nostalgia recensione film di Mario Martone con Pierfrancesco Favino [Cannes 75]