Un amore senza tempo – The Time Traveler’s Wife recensione serie TV Sky di Steven Moffat con Rose Leslie, Theo James, Caitlin Shorey, Everleigh McDonell, Natasha Lopez, Michael Park e Kate Siegel
Un amore senza tempo – The Time Traveler’s Wife è la nuova serie tv di Steven Moffat (Sherlock, Doctor Who) in chiave fantasy e composta da sei episodi, disponibile su Sky Serie e in streaming su NOW. Basata sull’omonimo e popolare romanzo statunitense di genere fantastico scritto da Audrey Niffenegger, la storia era già stata adattata precedentemente nel 2009 con la pellicola di successo Un amore all’improvviso, con Rachel McAdams ed Eric Bana.
La trama segue le vicende di Henry (Theo James) e Clare (Rose Leslie), una coppia apparentemente normale che però fa i conti con un insolito fatto. Henry è infatti colpito da una mutazione genetica che lo porta involontariamente a viaggiare nel tempo, conoscendo innumerevoli versioni di se stesso e delle persone che ama, trovandosi molto spesso a fare i conti con un terribile passato.
Un amore senza tempo segue un andamento simil-documentaristico sin dai primi minuti del pilot, dove Clare e Henry raccontano la loro vita di coppia, tra gli alti e bassi che la malattia di lui porta. Clare, infatti, all’età di 6 anni era entrata in contatto con una delle varie versioni di Henry che, avendole raccontato la verità dei fatti e rivelandole il loro futuro come coppia, ha contribuito a portare Clare a creare un’immagine stereotipata di Henry, condannando così sul nascere il loro già difficile amore.
Nei primi episodi ci viene mostrato approfonditamente il disagio e il turbamento di Henry, costretto molto spesso a rivivere momenti drammatici della sua infanzia. Lo vediamo tentare di sopravvivere all’interno di un’epoca che non è la sua, confrontandosi con i demoni del suo passato e con Clare, che in ciascuna epoca conosce la verità. Lo spettatore, coinvolto pienamente nella storia raccontata, ha modo così di creare un proprio e personale ritratto del protagonista maschile, che verrà arricchito puntata dopo puntata.
Clare è l’altra grande fetta di un racconto essenzialmente diviso in due parti complementari tra loro, il racconto di lei e il racconto di Henry, i loro disagi ma anche le loro gioie. Henry e Clare insieme sono felici e, anche se nelle varie epoche condividono pochi momenti insieme, sono al contempo quelli che per loro significano di più. Henry e Clare sono due facce della stessa medaglia, dividendosi la scena complementarmente e non eclissandosi l’un l’altro; sono due protagonisti che godono di una loro forte personalità, dettata anche dalle ottime interpretazioni di Theo James e Rose Leslie.
I momenti riguardanti il passato di Henry sono quelli con maggior pathos, specialmente quelli sulla figura della madre. Deceduta in un terribile incidente stradale, la madre di Henry è un tassello imprescindibile e necessario per poter delineare un ritratto a 360 gradi del protagonista, che si attribuisce ancora la colpa per il triste accaduto continuando a rivivere lo stesso tragico momento della sua scomparsa.
Come anticipato dal titolo, l’intera vicenda si snoda intorno al viaggio nel tempo. Da Il curioso caso di Benjamin Button a Terminator, da Stargate al recente Avengers: Endgame, il concept del viaggio inter-dimensionale non è nuovo, ma se trattato correttamente può comunque dare i suoi frutti. Purtroppo, nel caso della serie di Steven Moffat questo non accade: il tema del viaggio nel tempo non appare completamente esaustivo, generando più confusione e sensazione di plot hole che comprensione della narrazione che sembra andare a disperdere alcuni momenti salienti della storia.