Secret Love recensione film di Eva Husson con Odessa Young, Josh O’Connor, Olivia Colman, Colin Firth, Glenda Jackson, Ṣọpẹ́ Dìrísù e Emma D’Arcy
Eva Husson (Les filles du soleil, Bang Gang, la serie TV Hanna) dirige Secret Love, dramma sentimentale con Odessa Young (The Staircase – Una morte sospetta) e Josh O’Connor (The Crown), presentato ai principali festival internazionali, da Cannes a Toronto e Londra, e in uscita al cinema grazie a Lucky Red. Il cast comprende anche Olivia Colman, Colin Firth, Glenda Jackson, Ṣọpẹ́ Dìrísù e Ema D’Arcy.
Secret Love è ambientato nell’Inghilterra degli anni ’20, dove seguiamo le vicende della domestica Jane Fairchild (Odessa Young). La ragazza presta servizio nella casa dei coniugi Niven (Colin Firth e Olivia Colman), e durante uno dei suoi rari giorni liberi decide di passare del tempo con Paul Sheringham (Josh O’Connor), il suo amante e giovane benestante promesso ad un’altra donna. Una serie di eventi però cambieranno il destino di Jane.
Il film è tratto dal romanzo Mothering Sunday, o Un giorno di festa in italiano, di Graham Swift, adattato per il grande schermo da Alice Birch (Normal People, Succession, Lady Macbeth). Secret Love vuole analizzare il trauma e le fatalità del destino che hanno portato Jane a trovare la sua vocazione per la letteratura, e lo fa seguendo una narrazione frammentata e non lineare, quasi fosse raccontata sotto forma di flashback. Probabilmente nel romanzo questa narrazione funziona ma sullo schermo è sfocata e poco accattivante, lasciando i personaggi come caricature di un’emozione o di un’idea.
Le scelte stilistiche della regia sono molto ricercate ma non contribuiscono a farci capire la profondità dei personaggi, risultando forse troppo pretenziose. Nonostante la vicenda sia caratterizzata da momenti tragici, spesso la loro importanza non arriva al pubblico che, appunto, rimane spesso poco coinvolto ad assistere alle vicende con distacco.
Inoltre, la tematica dell’amore proibito non è nuova, anzi, è stata vista e rivisitata in molti film e libri. La storia d’amore clandestina fulcro della storia, non è passionale o travolgente come si potrebbe immaginare, nonostante le numerose scene di nudo, e purtroppo anche gli altri argomenti toccati – l’Inghilterra uscita spezzata dalla Prima Guerra Mondiale che piange ancora le proprie vittime, un rigido perbenismo fatto di regole e tradizioni e la netta separazione tra sessi e classi sociali, la ricerca del senso della letteratura tra passioni e ispirazioni – non risultano avere molto impatto.
Nonostante tutto l’attenzione nei costumi e le location aiutano a riportarci ai ruggenti anni ’20, ma non è abbastanza per lasciare un segno.