Omicidio nel West End recensione film di Tom George con Sam Rockwell, Saoirse Ronan, Adrien Brody, Ruth Wilson, Reece Shearsmith, Harris Dickinson e Charlie Cooper
Omicidio nel West End, in inglese See How They Run, è disponibile su Disney+ e conta su nomi noti nell’ambito della commedia: la regia è di Tom George e la sceneggiatura di Mark Chappell.
Nonostante presenti elementi di diversi generi, Omicidio nel West End rispetta nel suo sviluppo la struttura tipica del giallo “vecchio stampo” e, per questo, riserva poche sorprese. È la freschezza della narrazione a rendere il film più efficace, soprattutto grazie all’ironia dei personaggi e al taglio leggero ma non frivolo.
La storia si svolge nella Londra degli anni Cinquanta, sul set teatrale di Trappola per topi di Agatha Christie; commedia accusata di essersi ispirata troppo liberamente a una faccenda di cronaca. Trappola per topi è uno spettacolo longevo che ha visto la fine delle sue rappresentazioni solo nel 2020 per effetto della pandemia ma che, precedentemente, veniva portato in scena ininterrottamente fin dal 1952.
La sera della centesima rappresentazione i personaggi principali festeggiano. Petula Spencer (Ruth Wilson) e John Woolf (Reece Shearsmith) sono i veri affaristi dietro lo spettacolo teatrale e del futuro adattamento cinematografico; imminente trasposizione che, però, non sembra nascere sotto una buona stella, dati i continui scontri tra il regista Leo Köpernick (interpretato da Adrien Brody) e lo sceneggiatore Mervyn Cocker-Norris (David Oyelowo).
Köpernick non è molto apprezzato dalla troupe per i suoi modi arroganti ed il suo caratteraccio americano e infatti non sorprende che venga ritrovato morto, brutalmente assassinato, poco dopo essersi allontanato da una festa per cambiarsi d’abito a causa di un alterco.
Ed è qui che entrano in scena (anche letteralmente) l’ispettore Stoppard (Sam Rockwell) e l’agente Stalker (Saoirse Ronan), ai quali il caso di omicidio viene affidato.
Se l’ispettore è il classico detective disilluso, la giovane agente, pur alle prime armi, si dimostra volenterosa e pronta ad appuntare ogni minimo dettaglio sul suo taccuino rosso, saltando a conclusioni affrettate nonostante l’Ispettore la riprenda spesso al riguardo. Insieme dovranno far luce sulla morte di Köpernick, ma non sarà l’unico omicidio a scuotere il St Martin’s Theatre se i due poliziotti non saranno svelti a scoprire l’identità dell’assassino.
La pellicola procede con un buon ritmo e fa affidamento sugli scambi dialettici tra i due poliziotti, sugli stereotipi e cliché del genere (in particolare su un personaggio di origini napoletane) e sul continuo ripetersi degli eventi che rendono determinati accadimenti fin troppo prevedibili ma ai quali si aggiunge sempre un twist, per quanto piccolo, per strappare una risata al pubblico.
Anche grazie anche alla colonna sonora di Daniel Pemberton e alla fotografia di Jamie Ramsay, Omicidio nel West End si inserisce nel filone tornato in auge nel 2019 con l’uscita di Cena con delitto – Knives Out di Rian Johnson.