La classifica Top 10 dei migliori film e la Top 5 delle migliori serie TV del 2022 votate dalla redazione di MadMass.it: i vincitori dei Maddy Awards 2022 6a Edizione
Si è chiuso un altro eccitante anno di cinema tra visioni ed emozioni che coesistono ormai tra grande e piccolo schermo, vecchie e nuove passioni, talenti emergenti e grandi ritorni di star inossidabili, nuovi fenomeni mediatici e vecchi franchise che si avviluppano stancamente su se stessi, grandi festival, la fortuna di riabbracciare in sala filmmaker leggendari e vederne affermarsi di nuovi, mentre il piccolo schermo continua a sfornare perle nella serialità, abituandoci e assuefacendoci contemporaneamente al brutto con la versione riveduta e corretta dei film Direct to Video.
Il cinema in Italia non si è ancora ripreso, segnando un triste, secco -51% di presenze rispetto agli anni pre pandemia, mentre altrove, dal Nord America all’Europa, il ritorno in sala è incoraggiante. L’emergenza sanitaria ha condizionato sia il pubblico che tutte le categorie degli addetti ai lavori, dalle distribuzioni agli esercenti, dagli uffici stampa alle concessionarie pubblicitarie, tra paure, distacco ed incapacità nell’affrontare i nuovi scenari con cui la pandemia ci ha costretto a fare i conti. Non era e non è facile riportare la gente al cinema, così come è certamente diventato più sfidante gestire il prodotto cinematografico, che adesso più che mai richiede competenze che non possono essere rintracciate esclusivamente sul fronte comunicazionale.
Se da una parte, consapevoli del nostro ruolo, da oltre cinque anni in MadMass.it portiamo avanti una linea editoriale responsabile, preferendo la copertura dei festival al content farming, le recensioni al clickbait, le rubriche e le interviste al sensazionalismo, dall’altra riteniamo che continuare a scegliere come canali privilegiati di promozione ed investimento gruppi editoriali che fanno a gara per finire su Baitman – Il giustiziere del clickbait all’insegna della scarsa qualità dell’informazione sia quasi masochistico, mentre gli spazi di informazione continuano a ridursi e gli spettatori, pur continuando ad amarlo, stentano a ritornare al cinema.
Meno alibi, nuove visioni e nuove competenze sono indispensabili nel 2023 per risollevare la nostra industria cinematografica ed evitare che sia posta ai margini in Europa.
Giunti alla loro sesta edizione, e con 43 giurati tra critici cinematografici, giornalisti e redattori chiamati ad esprimere le loro preferenze, i Maddy Awards 2022 si confermano termometro tangibile e significativo dei gusti e delle preferenze degli spettatori che staccano il biglietto in sala e sottoscrivono abbonamenti in streaming, all’insegna della qualità artistica che non volta le spalle al cinema commerciale e che trova nel nostro percorso editoriale il giusto equilibrio tra attenzione per il settore nel quale investiamo quotidianamente e autorevolezza della cinesfera che contribuiamo a ridefinire in meglio.
Nel ringraziarvi per l’incessante fiducia e le calorose attenzioni nei confronti del nostro magazine, vi lasciamo alle consuete classifiche di fine anno dei migliori film e delle migliori serie TV del 2022 votate dalla redazione di MadMass.it. Buona lettura!
CLASSIFICA MIGLIORI FILM 2022
Maddy Awards 6a Edizione
Scopriamo insieme i Maddy Awards 2022 e chi succede nell’albo d’oro dei migliori film a La La Land (2017), Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2018), The Irishman (2019), Jojo Rabbit (2020) ed È stata la mano di Dio (2021), e delle migliori serie, miniserie o speciali TV a La regina degli scacchi (2020) e Squid Game (2021).
10. Pinocchio di Guillermo del Toro (Netflix)
Unico titolo Netflix e streaming presente nella classifica Top 10 dei migliori film dell’anno, Pinocchio di Guillermo del Toro rielabora il classico romanzo di Carlo Collodi, con il dolore e la morte ad apparire in primo piano segnando una frattura rispetto alla versione Disney che tutti conosciamo. Avventura per tutta la famiglia e j’accuse politico consacrato a scoprire il vero senso della libertà, ancora una volta attraverso la fiaba Guillermo del Toro propone una riflessione profonda, stavolta sulle relazioni padre-figlio e sull’essenza della vita e dell’esser vivi.
9. Ennio (Lucky Red, Le Pacte)
Diretto da Giuseppe Tornatore e dedicato al genio italiano Ennio Morricone, Ennio è un’opera meravigliosa, che sprigiona positività e speranza. Che commuove senza volerlo e dona leggerezza. Che parla del passato, del presente e del futuro rimarcando l’eternità della musica di Morricone nel mondo. Tutto il vissuto e le esperienze del maestro si ripercuotono nelle sue composizioni, dove coesistono registri apparentemente antitetici: dalla “musica alta” a quella popolare, dalla musica corale a quella “sperimentale”, e poi campane, barattoli, fischi, ululati, flauti di Pan e la sempre presente tromba: “Io sono fatto di tutto quello che ho studiato”.
8. Elvis (Warner Bros.)
Baz Luhrmann ritorna ai suoi fasti con un’opera assai divisiva, presentata in anteprima mondiale al Festival di Cannes. Un po’ iconoclasta e un po’ tradizionalista nel ritrarre la vita e la carriera del soggetto protagonista, Elvis tenta l’approccio distruttivo, ma poi non riesce a sottrarsi da una narrazione conservatrice sul suo protagonista. Visivamente eccessiva e frenetica nel montato, secondo i suoi detrattori l’ultima pellicola del regista australiano fallisce nel suo compito più importante: restituire a chi non c’era un’idea concreta dell’impatto senza precedenti di Elvis Presley sul mondo della musica statunitense e su quello dello spettacolo. Le critiche non impediscono ad Elvis di conquistare l’ottavo posto nella classifica dei migliori film del 2022.
7. Crimes of the Future (Lucky Red)
Con Crimes of the Future il maestro David Cronenberg ritorna al suo genere di appartenenza, la fantascienza, con rinnovata consapevolezza e autorialità, sull’ombra di un futuro ambiguo, né utopico né distopico. In una Grecia dalle ambientazioni severe, inusuali, all’insegna dell’abbandono, Bergman e Bacon sembrano sfiorarsi la mano, in una pellicola meditativa che conferma ancora una volta l’innegabile talento del filmmaker canadese.
Presentato come il film più scioccante e polarizzante della 75esima edizione del Festival di Cannes, David Cronenberg rimane fedele a se stesso, non perdendo il suo acume mentale e trasformando la sua forza visiva propulsiva e distruttiva in qualcosa che somiglia persino ad un abbraccio di un corpo mutevole.
6. Avatar: La Via dell’Acqua (20th Century Studios)
Tredici anni d’attesa per rivedere all’opera il filmmaker più poderoso della sua generazione e non solo, alle prese con il seguito del più grande kolossal di sempre per incassi, Avatar. Gli amati abissi di James Cameron rivelano un cuore che batte attraverso riprese avveniristiche che si beano della bellezza delle proprie immagini. L’acqua dà respiro ed ampiezza all’opera e la tecnologia svetta quando racconta la natura di Pandora. James Cameron fa cinema a sé, settando ancora una volta nuovi standard e nuovi limiti che soltanto lui è in grado di raggiungere e modellare. Tra innamoramenti e critiche, Avatar: La Via dell’Acqua ha già superato il miliardo e quattrocento milioni di dollari negli incassi mondiali a sole tre settimane dall’uscita, correndo forte verso i due miliardi e confermando a chi spetta lo scettro di re del mondo.
5. Triangle of Sadness (Teodora Film)
Giro di boa per i Maddy Awards 2022: dopo la Palma d’Oro per The Square (2017), il regista svedese Ruben Östlund fa il bis con Triangle of Sadness, attraverso un’opera che rappresenta un’esperienza ricca di ritmo e passaggi incisivi nel raccontare la realtà odierna fatta di classismo, capitalismo e sessismo. Accolto in maniera divisiva, considerato superficiale e manipolatorio da parte della critica, Triangle of Sadness riceve numerosi consensi da parte della nostra redazione piazzandosi a metà classifica e avendo la meglio sul filo del rasoio su James Cameron e David Cronenberg.
4. Bones and All (Vision Distribution)
Le squisite peculiarità del regista italiano Luca Guadagnino vengono straordinariamente digerite dall’attore newyorkese Timothée Chalamet, in un connubio riuscitissimo che in Bones and All, insieme al talento di Taylor Russell, ritrova la magnetica fisicità dell’amatissimo Chiamami col tuo nome. Gran parte della potenza comunicativa di Bones and All risiede in quell’inattesa convivenza tra macabro e dolce, che ne eleva sensibilmente il messaggio nobilitandone la sostanza.
3. Top Gun: Maverick (Eagle Pictures/Paramount Pictures)
Premiato con la Palma d’Oro onoraria al Festival di Cannes, premiato dall’associazione dei produttori cinematografici americani per aver risollevato le sorti dell’industria cinematografica, per la sua eccellenza nella produzione e per il suo impegno nell’elevare l’esperienza teatrale globale raccontando storie audaci, cinematografiche e divertenti, Tom Cruise è stato senza dubbio la star dell’anno.
Anche la nostra redazione lo incorona, ponendolo sul gradino più basso del podio dei Maddy Awards 2022 per l’incredibile exploit del suo Top Gun: Maverick, in grado di trasmettere una forte carica emotiva attraverso una strizzata d’occhio all’originale che colpisce dritto al cuore.
Tra fotografia impetuosa, azione e sequenze di volo incredibilmente intense e spettacolari e personaggi ben tratteggiati e le cui relazioni sono rese profondamente, Tom Cruise con il suo Maverick ritorna protagonista nel degno seguito di un cult intramontabile.
2. Licorice Pizza (Eagle Pictures)
Venticinque anni dopo Boogie Nights, Paul Thomas Anderson ritorna a raccontare la San Fernando Valley degli anni ’70: tra avventure imprenditoriali, iniziative personali e tangenti sentimentali prive di un vero intreccio e che compongono un’impressione dell’epoca, Licorice Pizza è il “fratellino” dei primi film del regista, un Magnolia in scala ridotta, opera di un filmmaker ormai affermato che non sente più la necessità di aggiungere gli artifici, stilistici e narrativi, di quelle pellicole, e si affida totalmente alle piccole vicende dei suoi protagonisti.
Licorice Pizza sfiora soltanto la vittoria ai Maddy Awards 2022 che, dopo La La Land (2017), Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2018), The Irishman (2019), Jojo Rabbit (2020) ed È stata la mano di Dio (2021), incoronano come miglior film dell’anno…
1. The Fabelmans (01 Distribution)
The Fabelmans é la tesi di laurea da massimo dei voti di un eterno bambino che non può far altro che ricorrere alla moviola per trovare un senso al grande caos di cui siamo attori e testimoni. La settima arte non é tanto portatrice di risposte, quanto un generatore di domande per lo spettatore che scaturiscono da un montaggio che seleziona, interpola, espunge e incolla fotogrammi ad altri fotogrammi.
Steven Spielberg racconta le ricadute del cinema nell’arco narrativo di un piccolo ragazzo ebreo sospeso tra lo spirito dionisiaco di una madre alla continua ricerca di sé e l’attitudine apollinea di un padre vittima della sua gentilezza e della sua meticolosità scientifica mostrando con ironia e lucidità le luci e le ombre di un potere più grande di lui, che ha accolto e nutrito con la sua immaginazione.
Lasciata alle spalle la totale assenza dalla Top 10 cinematografica del 2021, i registi statunitensi rientrano prepotentemente in classifica con il suo trionfatore Steven Spielberg, Paul Thomas Anderson e Joseph Kosinski; dopo la vittoria dello scorso anno di Paolo Sorrentino ben figurano gli italiani Luca Guadagnino e Giuseppe Tornatore; quindi lo svedese Ruben Östlund, i due canadesi James Cameron e David Cronenberg, l’australiano Baz Luhrmann ed il messicano Guillermo del Toro (coadiuvato dal mago statunitense dell’animazione Mark Gustafson).
Scopriamo adesso insieme chi succede a La regina degli scacchi (2020) e Squid Game (2021) come migliore serie, miniserie o speciale TV dell’anno!
CLASSIFICA MIGLIORI SERIE TV 2022
Maddy Awards 6a Edizione
5. Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer (Netflix)
Al quinto posto nella classifica delle migliori serie, miniserie o speciali TV troviamo Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, eccellente prodotto di finzione che non pretende di agire in maniera documentaria, ma si focalizza nel dipingere un quadro contraddittorio e idiosincratico della società in cui viviamo, che abbandona le persone più deboli. Arricchita dalla performance eccellente di Evan Peters, la serie Netflix va considerata al di là del pregiudizio sull’orrore reale, per comprendere meglio cosa può averlo scatenato.
4. Euphoria (Sky/NOW/HBO)
La seconda stagione dell’acclamata serie HBO di Sam Levinson, distribuita in Italia da Sky Atlantic e NOW, si chiude tra colpi di scena e domande rimaste senza risposta, confermandosi fenomeno mondiale in grado di raccontare senza filtro e rivolgersi alla generazione Z tra realismo e violenza.
Negli ultimi anni nessuna serie TV è stata più rappresentativa e innovativa nel raccontare i teenager come Euphoria. L’opera di Sam Levinson combina una narrazione adrenalinica alle storie più drammatiche, indagando, in un’atmosfera smisurata, l’adolescenza, le relazioni tossiche, gli abusi, lo scontro generazionale e temi attuali, il tutto percorrendo direzioni creative sempre più audaci e capaci di valicare ogni confine narrativo, regalandoci un viaggio iperbolico e dall’infiammante bellezza.
3. The Bear (Disney+/Star/FX)
Sul gradino più basso del podio troviamo la sorprendente serie di Christopher Storer e Joanna Calo, che ha conquistato il pubblico attraverso un dramma geniale ambientato tra le pareti e i fornelli di una cucina di Chicago, tra immaginario urbano, ritmo frenetico, scrittura di spessore e personaggi indimenticabili, su tutti lo chef protagonista interpretato da Jeremy Allen White.
2. Scissione (Apple TV+)
A metà tra Black Mirror e The Office, Scissione immagina un mondo in cui ci si può disconnettere dalla propria personalità sul posto di lavoro, creando un thriller misterioso e affascinante tra postazioni asettiche e corridoi claustrofobici. Dan Erickson, coadiuvato dalla produzione e regia di Ben Stiller, costruisce una distopia intenta a criticare l’era capitalista moderna in cui la vita di ognuno di noi viene completamente assorbita dal lavoro, prendendosi gioco delle dinamiche aziendali e delle pratiche di lavoro tossiche.
In una lunga battaglia all’ultimo voto con Scissione, dopo una classifica cinematografica avara di soddisfazioni, Netflix si rifà conquistando per il terzo anno consecutivo, dopo La regina degli scacchi (2020) e Squid Game (2021), il Maddy Award 2022 per la migliore serie, miniserie o speciale TV con…
1. Better Call Saul (Netflix)
Dopo il terzo posto ai Maddy Awards 2020, l’opera creata da Vince Gilligan e Peter Gould alla sua sesta e conclusiva stagione viene premiata come migliore serie dell’anno dalla nostra redazione. Sorprendente e rivoluzionaria nella sua narrativa, Better Call Saul si smarca definitivamente dall’ingombrante paragone con Breaking Bad, di cui è spin-off e prequel, regalandoci l’epilogo di un capolavoro fuori dagli schemi, tra dramma introspettivo e umorismo cinico, innalzato dalla straordinaria interpretazione di Bob Odenkirk.
Con The Fabelmans, miglior film del 2022, e Better Call Saul, migliore serie TV dell’anno, chiudiamo le classifiche di fine anno della 6a Edizione dei Maddy Awards votate dalla nostra redazione: fateci sapere via social e DM i vostri film e le vostre serie preferite! Buon anno nuovo!