Falla Girare 2 – Offline recensione film di Giampaolo Morelli con Ciro Priello, Fabio Balsamo, Giovanni Esposito, Desirée Pöpper, Valeria Angione, Livio Kone e Christopher Lambert [Amazon Prime Video]
di Marika Tassone
L’avvento di Internet ha segnato per sempre la nostra vita quotidiana e lavorativa. Un ritorno alle origini, ovvero alle lettere, ai fax, alle chiamate in cabina, rischierebbe di provocare un tracollo irrimediabile.
Giampaolo Morelli torna a scrivere, dirigere e interpretare il personaggio di Natan, un influencer napoletano spocchioso, questa volta in missione per salvare il suo lavoro: internet.
Falla Girare 2 – Offline è il secondo capitolo della saga iniziata con Falla Girare – The Last Joint. Un gruppo di potentissimi hacker ha diffuso un virus in tutti i server del mondo, facendo sparire internet dalla faccia della terra.
Questa volta siamo a Napoli, dove tutti sono tornati alle abitudini (quasi) di un tempo: come Natan, che al posto di scrollare sul suo smartphone, pazienta sulla tazza del bagno leggendo le etichette del detersivo. Proprio lui che ora si è visto privato del suo lavoro da influencer, ed è costretto a vendere compressori ad aria per signore attempate. Le cose presto cambiano quando suo fratello Arturo scopre una minima tacca di WI-FI nei sotterranei del Comune. Natan e la sua banda di amici sgangherati decidono di mettersi in missione per salvare il web e riportare le loro vite alla normalità.
Fedele al primo capitolo, Falla Girare 2 continua con la riproposizione di un cinema all’americana: il filone strafumato del primo capitolo lascia spazio a un racconto d’avventura alla 21 Jump Street. Morelli non si censura, restando fedele al linguaggio irriverente e tarantiniano, ma strizzando l’occhio ai successi action con Ryan Gosling come The Nice Guy o The Fall Guy.
Come un Ispettore Coliandro decisamente stralunato, Natan guida la sua banda interpretata magistralmente da Giovanni Esposito (Arturo), Ciro Priello (il giornalista Guglielmo) e Fabio Balsamo (Oreste) ad indagare su questa nuova catastrofe mondiale.
Tuttavia, questa ricerca quasi sfrenata di somigliare ai nostri colleghi americani porta a gag gratuite che non reggono per tutta l’ora e quaranta del film. Si salvano alcuni momenti solisti di Esposito, che porta la mimica napoletana ai suoi massimi livelli.
La premessa di un mondo futuro senza internet è molto forte, promettendo un racconto avvincente e di alto livello rispetto al primo film. La sceneggiatura, però, risulta prevedibile e superata, facendo assomigliare la pellicola ad una vecchia commedia dei primi anni Duemila.
Il racconto distopico è ben ritratto dalle ambientazioni e dai costumi: il ritrovo della cellula hacker di Napoli rievoca gli scenari videoludici dark e industrial di Fallout e The Last of Us. Zoe (Desirée Pöpper) è la nostra Lara Croft, vestita con tutine aderenti che vogliono agganciare lo sguardo maschile e allo stesso tempo mostrare forza e temperanza. Lo stereotipo si allarga anche sugli altri personaggi, con vestiario preciso e immediatamente riconoscibile ma dalle mimiche e battute ripetitive.
Ma Falla Girare 2 non nasce certo con l’intento di diventare un’opera filosofica sulla fine del nostro mondo: dopo tutto è una pellicola di alto godimento, che rispetta la regola “fa ridere ma fa anche riflettere” senza cercare quelle finezze da intenditori di cinema, anzi, cercando volutamente di cadere nel trash e nella caciara all’italiana.
Morelli ci propone un mondo immerso nel caos, specchio del nostro mondo attuale. Con Falla Girare 2 il vero problema non sono gli smartphone ma gli esseri umani stessi, diventati col tempo più egoisti e individualisti, ma sempre alla ricerca di un contatto di dolce umanità.
Falla Girare 2 – Offline sarà disponibile su Amazon Prime Video dal 23 agosto.