Disclaimer recensione miniserie TV Apple TV di Alfonso Cuarón con Cate Blanchett, Kevin Kline, Sacha Baron Cohen, Kodi Smit-McPhee,
Louis Partridge, Lesley Manville, Jung Ho-yeon e
Gemma Jones
All’inizio di Disclaimer (miniserie tv scritta e diretta da Alfonso Cuarón per Apple TV e presentata al Festival di Venezia, tratta dal romanzo omonimo di Renée Knight del 2015) appare una didascalia che avvisa il pubblico di stare per vedere all’interno dei sette episodi dei contenuti estremi a livello di dialoghi e di immagini, quasi un tentativo di mettere le mani in avanti e sconsigliarne (per assurdo) la visione, poiché troppo atroce per tutti.
Un disclaimer per l’appunto che racconta di come l’essere umano può crollare da un momento all’altro, di messaggi travisati e della creazione di un piano malvagio all’apparenza perfetto.
Difatti la serie di Alfonso Cuarón parte proprio da questo assunto: prendere la vita di una importante manager (Catherine Ravenscroft interpretata da Cate Blanchett) e sgretolarla episodio dopo episodio, per via di traumatici eventi accaduti in una estate di tanti anni fa a Forte dei Marmi.
Come mai è tanto sconvolta da voler dimenticare quel passato ingombrante? Forse c’è di mezzo un libro scritto da una donna (Nancy Bridgstocke interpretata da Leslie Manville) in cerca di vendetta? O meglio la finzione può manipolare la realtà?
Tutti questi interessanti quesiti affrontati in sceneggiatura, purtroppo non riescono a tramutarsi concretamente sullo schermo. Molto spesso si fa fatica a stare dietro alla narrazione, poiché fin troppo frastagliata (e incasinata).
Alfonso Cuarón naufraga poi quando cerca di immettere nell’arco narrativo contenuti sempre più “invedibili”, la svolta a livello di immagini non avviene mai e il tutto rimane purtroppo prevedibile.
“La violenza genera violenza (di stereotipi o luoghi comuni ne mette in piedi parecchi la miniserie) in un ciclo continuo” dice il regista di Gravity, però tutto è già stato detto o visto in modi diversi e decisamente migliori.
Disclaimer poteva mostrarsi una disamina sulla manipolazione della realtà, anche per il fatto di far ruotare tutte le vicende intorno ad un romanzo, peccato che essa si esaurisca dopo pochi episodi.
Sembra poi che allo stesso regista non stiano più di tanto a cuore i personaggi che mette in scena, quasi orfani di una direzione chiara da seguire.
Una miniserie dai toni ansiogeni che non riesce mai ad inquietare, nemmeno quando svela qualche elemento più macabro della trama.
Arrivata poi verso la conclusione, nel momento in cui tutti i misteri dovrebbero essere svelati, Disclaimer deraglia (definitivamente) regalando allo spettatore delle sequenze agghiaccianti quanto misere a livello contenutistico.
Disclaimer è una miniserie dal grande potenziale, purtroppo sprecato per via delle troppe scelte visive ripetute fino allo sfinimento, mentre la trasposizione delle pagine del romanzo appare incerta nella narrazione.
Alfonso Cuarón ci ha abituato a prodotti migliori, soprattutto per via di una sempre attenta costruzione della messinscena, qui ahinoi di livello insoddisfacente, quasi soprendente in negativo considerando la portata di tale regista.