Cinque corti horror consigliati da Guillermo del Toro

La settimana scorsa Guillermo del Toro, esperto di mostri, ha pubblicato un thread su Twitter nel quale consiglia cinque cortometraggi horror disponibili su YouTube. Eccoli.

La cabina

Un film tv spagnolo trasmesso nel 1972, diretto da Antonio Mercero e premiato con un Emmy. Oggi non dobbiamo più preoccuparci di questo tipo di pericoli, ma all’epoca una generazione di iberici restò traumatizzata dalla possibilità di restare bloccati all’interno di una cabina telefonica.

Il cortometraggio restò talmente vivo nell’immaginario spagnolo, che nel 1998, a seguito della liberalizzazione del mercato telefonico, un nuovo operatore realizzò uno spot pubblicitario che presentava la stessa situazione e lo stesso attore (José Luis López Vázquez), senza bisogno di spiegare nulla di più.

La puerta

Un altro corto in spagnolo, questa volta messicano, diretto da Luis Alcoriza nel 1968, prima parte del film La puerta y la mujer del carnicero, lungometraggio composto in effetti da due episodi separati e diretti da registi diversi.
Elenita e Jorge si sono appena trasferiti in una casa nuova e hanno organizzato una festa di inaugurazione. Tutto va per il meglio, fino a che uno degli ospiti apre per caso una porta che non chiude, come ci si aspettava, un armadio.
Il corto è in spagnolo senza sottotitoli, ma si comprende abbastanza bene.

https://youtu.be/cwVELTLcNjc

Il cuore rivelatore

Una versione animata del 1953 di The Tell-Tale Heart, il celeberrimo racconto horror di Edgar Allan Poe, narrata da James Mason e diretta da Ted Parmelee.
Il primo film d’animazione ad essere dichiarato vietato ai minori dalle autorità britanniche, Del Toro dev’essere particolarmente affezionato a questo film, perché lo aveva incluso nella prima edizione su DVD del suo Hellboy.

The cat with hands

Un corto veramente corto realizzato nel 2001 dal regista britannico Robert Morgan, incentrato su… beh… il titolo è abbastanza esplicito.

Kakurenbo

Per la sua ultima scelta, Del Toro si sposta in Giappone, con un corto d’animazione diretto nel 2004 da Shūhei Morita.: otto ragazzini affrontano un gioco di nascondino/caccia all’uomo in una parte abbandonata di Tokyo, sulle tracce della sorella di uno di loro.
Il doppiaggio americano e la non eccelsa qualità video tolgono un po’ di atmosfera, purtroppo.

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