Amichemai recensione film di Maurizio Nichetti con Angela Finocchiaro, Serra Yilmaz e Luca Lombardi
Si può parlare di esordio quando tra due film dello stesso regista passano 23 anni? Considerando che il mondo non ha intenzione di togliere il piede dall’acceleratore, non è del tutto sbagliato considerare Amichemai il nuovo debutto di Maurizio Nichetti sulla scena cinematografica, ben consapevole dell’abisso temporale e strumentale intercorso dall’uscita di Honolulu baby.
La storia di Anna (Angela Finocchiaro) e Aysè (Serra Ylmaz) ha tutti i crismi del road movie buono per tutte le stagioni e i budget a disposizione, perché costruita su situazioni e sentimenti classici, sempre attuali e riconoscibili in maniera trasversale ma il tocco sapiente del regista milanese si vede nel tentativo di far decantare una trama su carta con l’aria circostante. Si libera così il forte sentimento di un uomo per il cinema, ricorrendo in maniera critica e metatestuale alle sue nuove tecnologie che vengono interrogate non tanto sulle loro potenzialità quanto sulle loro condizioni di esistenza.
Il film racconta una storia che cattura l’interesse, ma è l’oggetto filmico stesso a rivelarsi altrettanto potente e coinvolgente. Senza contare il contesto in cui nasce, si sviluppa e raggiunge il pubblico, influenzandolo profondamente. Con ironia e leggerezza, Amichemai crea aspettative solo per infrangerle di continuo, costringendo lo spettatore a confrontarsi con un’opera difficilmente categorizzabile oggi, soprattutto dal punto di vista commerciale.
Ma può davvero preoccuparsene chi, nel lontano 1979, ha dato vita al surreale Ratataplan? Meglio inseguire il successo al botteghino senza tradire l’idea di un cinema che vive di passaparola, anche sui social, a volte persino più influente del film stesso.
Bisogna approcciarsi ad Amichemai sapendo che esiste un cinema ancora in grado di tradire positivamente le promesse del marketing, perchè non ci può essere trailer che racconti esattamente il cuore quanto le sensazioni dello spettatore, chiamato a fare i conti con ciò che ha visto in sala. Andate e lasciatevi sorprendere, nel segno di un nuovo vecchio inizio per Maurizio Nichetti.