Rocketman
di Dexter Fletcher
scritto da Lee Hall
con Taron Egerton, Richard Madden, Bryce Dallas Howard, Stephen Graham, Jamie Bell, Gemma Jones
Patrizia l’ha visto per noi.
Il musical biografico su Elton John, con Taron Egerton nel ruolo dell’autore di Your Song e Candle in The wind. Diretto da Dexter Fletcher, ex attore bambino delle produzioni britanniche, poi volto televisivo, infine regista che ha diretto Egerton in Eddie the Eagle e completato Bohemian Rhapsody dopo il licenziamento di Bryan Singer. Fletcher ci tiene a sottolineare che non si tratta di un vero biopic, piuttosto di un’interpretazione dei ricordi dell’artista.
Curiosità, il manager (e partner) di Elton John, John Reid, è intepretato qui da Richard Madden, il Robb Stark di Game of Thrones. Ma abbiamo visto Reid, l’impresario che diede la grande occasione ai Queen, anche in Bohemian Rhapsody, dove aveva il volto e i modi striscianti di Aidan Gillen, Lord Baelish/Ditocorto/Littlefinger nella stessa serie.
Godzilla II: King of the Monsters / Godzilla: King of the Monsters
di Michael Dougherty
scritto da Zach Shields, Max Borenstein e Michael Dougherty
con Millie Bobby Brown, Lexi Rabe, Sally Hawkins, Charles Dance, Kyle Chandler, Vera Farmiga, Ken Watanabe
Qui la recensione di Martina.
L’agenzia cripto-zoologica Monarch, fattasi strada lentamente nel MonsterVerse di Legendary Pictures e Warner Bros, ossia nel precedente Godzilla e in Kong: Skull Island, passa ora in primo piano nel nuovo capitolo dedicato alla lucertola mutante.
Godzilla II promette molto agli amanti dei film fantastici giapponesi, portando sullo schermo gli altri mostri giganti Mothra, Rodan e Ghidorah. La storia umana segue la giovane Madison (Millie Bobby Brown di Stranger Things) e sua madre, la dottoressa Emma Russell (Vera Farmiga), alle prese con un gruppo di eco-terroristi (facenti capo a Charles Dance, conosciuto anche come babbo Lannister, di nuovo in Game of Thrones), convinti che la Terra debba essere restituita ai suoi antichi abitanti (i mostruosi titani stessi).
L’angelo del crimine / El Ángel
di Luis Ortega
scritto da Sergio Olguín, Rodolfo Palacios e Luis Ortega
con Lorenzo Ferro, Cecilia Roth, Luis Gnecco, Malena Villa, Chino Darín, Mercedes Morán, Daniel Fanego
Recensito per noi da Gabriela.
La storia vera del diciannovenne argentino Carlos Robledo Puch (Lorenzo Ferro), ladro per vocazione, e del suo sodalizio professionale con Ramón (Chino Darin): la collaborazione porterà Carlos, tra il 1971 e il 1972, ad uccidere undici persone e guadagnarsi, grazie al suo volto serafico, il soprannome di “Angelo della Morte”.
Selfie
scritto e diretto da Agostino Ferrente
con Pietro Orlando, Alessandro Antonelli
Qui la recensione a cura di Patrizia
Sempre caro mi fu quest’ermo colle, ma meno caro fu ad Alessandro, sedicenne del Rione Traiano di Napoli, che ha abbandonato la scuola a seguito di un disaccordo con l’insegnante, che voleva che il ragazzo imparasse a memoria L’Infinito di Giacomo Leopardi. Alessandro ed il suo amico Pietro partecipano a questo film raccontando tramite un iPhone sé stessi ed il loro rione, indecisi se sottolineare tutto ciò che esso riserva in positivo, o se lasciare che la cronaca sia testimone delle difficoltà che questo ambiente impone loro.
Quel giorno d’estate
di Mikhaël Hers
scritto da Maud Ameline e Mikhaël Hers
con Vincent Lacoste, Isaure Multrier, Stacy Martin, Ophélia Kolb, Greta Scacchi
Il Parigino David, che vive di lavori occasionali, ha un forte legame con la sorella Sandrine, che cresce da sola la figlia Amanda, di sette anni.
David inizia una relazione con la nuova concittadina Lena, ma le loro vite sono sconvolte dagli attacchi terroristici di Parigi, nei quali Sandrine resterà uccisa. David dovrà superare il lutto per prendersi cura della nipote.
Pallottole in libertà / En liberté !
di Pierre Salvadori
scritto da Benjamin Charbit e Pierre Salvadori, da un’idea di Benoît Graffin
con Adèle Haenel, Pio Marmaï, Audrey Tautou, Damien Bonnard, Vincent Elbaz
La detective Yvonne Santi (Adèle Haenel, protagonista dell’appena conclusosi Festival di Cannes), vedova del capo della polizia Jean, viene a scoprire che il marito non era l’uomo tutto d’un pezzo che tutti credono, bensì un poliziotto corrotto e capace di mandare in galera persone innocenti per coprire le sue malefatte.
Deciderà di aiutare uno di loro, Antoine Parent (Pio Marmaï), ingiustamente incarcerato da otto anni, e farlo uscire di prigione perché possa riabbracciare la moglie (Audrey Tautou, indimenticata Amélie Poulain).