Pupi Avati ritorna alle atmosfere horror a più di quarant’anni dal suo esordio nel genere, La casa dalle finestre che ridono: Il signor Diavolo è l’adattamento cinematografico del romanzo omonimo, scritto dallo stesso regista bolognese.
Nel 1952, l’ispettore Furio Momenté (Gabriel Lo Giudice) investiga sull’omicidio di Emilio, un ragazzo affetto da una disabilità che lo rende deforme e pertanto, secondo la fantasia popolare, alleato del demonio. Il colpevole, Carlo (Filippo Franchini), ha la stessa età della sua vittima, e gli eventi che hanno portato al dramma sono il prodotto di un’Italia rurale ancora intrisa di superstizione a sfondo religioso: una vendetta per il decesso di un terzo ragazzo, Paolino.
Paolino è morto per malattia. Ma, secondo il popolo, questa si riconduce all’aver calpestato un’ostia consacrata: un incidente causato da Emilio, che ci avrebbe messo lo zampino, e uno sgambetto.
Momenté, più che indagare su una spiegazione alternativa, deve trovare il modo di disinnescare la delicata situazione politica che si verrebbe a creare, in un Paese governato dalla Democrazia Cristiana, se il movente religioso diventasse parte della versione ufficiale dei fatti.
Il film è stato adattato da Pupi Avati medesimo, assieme ad Antonio Avati (fratello del regista e frequente co-sceneggiatore dei suoi film) ed al figlio Tommaso Avati. Le riprese hanno avuto luogo nelle campagne rodigine, e, come tutti gli horror che si rispettino, sono state colpite da episodi inquietanti.
Nel cast troviamo anche Gianni Cavina, Alessandro Haber e Lino Capolicchio nel ruolo dei notabili religiosi, Andrea Roncato in quello del dottor Rubei e Chiara Caselli, che interpreta la madre di Emilio.
Il signor Diavolo arriverà nei cinema il 22 agosto, distribuito da 01 Distribution.