Taormina Film Festival Day 2: Nicole Kidman protagonista assoluta della giornata del 1 luglio, con la masterclass ed il Taormina Arte Award, tra Stanley Kubrick, Big Little Lies e i progetti futuri
A cura di Tonino Cafeo
Il sessantacinquesimo Taormina Film Fest entra nel vivo a passo di corsa. Siamo al secondo giorno e già è evidente lo sforzo di offrire una panoramica ampia del cinema di tutti i paesi e rivolta a ogni tipo di pubblico. Sono i frutti dell’iscrizione della manifestazione taorminese alla piattaforma FilmFreeway. Uno strumento digitale fondamentale, che mette in rete i principali festival cinematografici di ogni parte del pianeta – c’è ad esempio il prestigioso Sundance film festival – e consente ai filmmakers di farsi conoscere e confrontarsi fra loro.
Fra le pellicole internazionali proposte oggi in concorso segnaliamo Spare Room, della statunitense Jenica Bergere. Un film che “traccia i percorsi separati di David e Lil, due anime spezzate che cercano di superare le loro rispettive avversità.”
Intanto è anche partita la rassegna Italian Shorts Selection, che presenta un interessante campionario di cortometraggi indipendenti e proseguirà nei prossimi giorni allargando lo sguardo al meglio della produzione internazionale.
Ma la vera protagonista di questa seconda giornata di festival è stata pur sempre Nicole Kidman. Dopo il conterraneo Bruce Beresford è stata la seconda ospite internazionale della rassegna dello Ionio, chiamata dalla direzione artistica con l’esplicito obiettivo di richiamare in vita la tradizione che ha visto per decenni Taormina come vetrina per le star di prima grandezza.
Nicole Kidman non si è sottratta ai tipici doveri della diva hollywoodiana e non ha deluso i fan accorsi a vederla dal vivo. In abito da sera rosso si è offerta agli sguardi del pubblico e agli scatti dei fotografi sul red carpet allestito in piazza IX aprile; in abito bianco invece ha ritirato il Taormina Arte Award che le è stato consegnato da Pierfrancesco Favino all’apertura della serata al Teatro Antico, dove è stato anche proiettato in anteprima Yesterday, l’ultimo film di Danny Boyle che uscirà nelle sale l’autunno prossimo.
La parte più interessante della visita di Nicole Kidman a Taormina è stata però la masterclass che ha tenuto insieme alla codirettrice artistica del Film Fest Silvia Bizio nella consueta sala A del Palacongressi. In questa occasione l’attrice australiana ha svelato una parte di sé non troppo nota al grande pubblico. Ne è emerso il profilo di una professionista attenta e rigorosa che non ha rinnegato la ragazza sensibile che a sedici anni si emozionava davanti ai film di Fellini e a diciassette girava per le strade di Amsterdam o di Roma cercando di realizzare i propri sogni.
“Amo la magia delle immagini che mi hanno sempre colpito a livello viscerale prima che intellettuale” ha raccontato. Ma il cinema per lei è innanzitutto ricerca e rigore interpretativo. Il suo rapporto con i registi l’ha definito: “intenso e viscerale” e predilige “l’ossessività e il perfezionismo” perché “un regista che pretende molto è un regista che fa crescere”. Inevitabile a questo punto la domanda su Eyes Wide Shut e su Stanley Kubrick. “Un’esperienza intensa” ,ha ricordato la Kidman. “Un lavoro che doveva durare due mesi e che invece si è protratto per due anni. Come entrare in un altro universo.”
Il presente ( e il futuro) di Nicole Kidman è legato al cinema al femminile. C’è la serie tv HBO Big Little Lies, in cui lavora accanto a Meryl Streep e Reese Witherspoon, in cui interpreta Celeste Wright, personalità “complessa e resiliente” e c’è un progetto insieme a Charlize Theron. Tuttavia l’attrice è convinta che ancora troppo poche siano le donne impegnate nel cinema in ruoli attivi. “L’unica è impegnarsi in prima persona e prendere in mano le cose” ha concluso. “Vorrei fare un film con una regista donna almeno ogni sette mesi e dare voce a storie che tocchino tutto il mondo.”
Tonino Cafeo