A Quiet Place - Giorno 1

A Quiet Place – Giorno 1 recensione film di Michael Sarnoski con Lupita Nyong’o

Il terzo capitolo passa dalle mani di John Krasinski a quelle di Michael Sarnoski. Un film potente con ottime interpretazioni

A Quiet Place – Giorno 1 recensione film di Michael Sarnoski con Lupita Nyong’o, Joseph Quinn, Alex Wolff e Djimon Hounsou

di Lorenzo Scipioni

Joseph Quinn e Lupita Nyong'o (Credits: Paramount Pictures)
Joseph Quinn e Lupita Nyong’o (Credits: Paramount Pictures)

Più ambizioso, più spettacolare, più costoso, ma non per questo meno autoriale.

La creatura di Scott Beck e Bryan Woods passa dalle mani di John Krasinski a quelle di Michael Sarnoski (Pig – Il piano di Rob) che scrive oltre che dirigere questo terzo capitolo che è un prequel/spin-off della saga, qui alla sua seconda prova da regista di un lungometraggio.

Nonostante l’ambientazione notevolmente più ampia (ci troviamo nella Grande Mela), i toni catastrofici, il numero di comparse e la massiccia presenza di mostri, Michael Sarnoski trasporta la storia in una dimensione più intima, decidendo di focalizzarsi su due singoli personaggi per la stragrande maggioranza della durata del racconto, interpretati rispettivamente da una Lupita Nyong’o – che come al solito buca lo schermo – e da un convincente Joseph Quinn.

Mentre la distruzione imperversa emerge quella che forse è un’occasione mancata della pellicola: non ci è dato sapere come i protagonisti riescano a scoprire quello che è il MacGuffin di tutta la saga; al contrario, sembrano rendersi conto naturalmente che il silenzio è l’unica via per non farsi individuare dai mostri.

A Quiet Place - Giorno 1 di Michael Sarnoski (Credits: Paramount Pictures)
A Quiet Place – Giorno 1 di Michael Sarnoski (Credits: Paramount Pictures)

Oltre a ciò, l’idea di un cinema delle origini, sostanzialmente muto, viene in parte tradita da una serie di, seppur inevitabili, compromessi: senza poter utilizzare il linguaggio dei segni, il film risulta fin troppo verboso, ed i personaggi ricorrono spesso a vari escamotage come parlare sottovoce, utilizzare biglietti o il forse troppo abusato parlare sotto lo scorrere della pioggia, sebbene siano peculiari in termini di audiovisivo, trovate come quella di aspettare un lampo per coprire un rumore con il rispettivo tuono.

È invece molto interessante notare come in questo contesto, Sarnoski inserisca una malata terminale come protagonista e di come questa finisca per diventare una metafora del genere post apocalittico: in un mondo in procinto di finire, per un personaggio che a sua volta ha una data di scadenza a breve termine, vivere non è più un’opzione, ma sopravvivere abbastanza fino al raggiungimento di uno scopo diventa l’unica ragione per andare avanti.

Mentre tutto sembra perdere di significato, mangiare una fetta di pizza, accudire un gatto, ascoltare una canzone per l’ultima volta diventano obiettivi tanto importanti quanto salvare la vita di una persona.

A Quiet Place - Giorno 1 di Michael Sarnoski (Credits: Paramount Pictures)
A Quiet Place – Giorno 1 di Michael Sarnoski (Credits: Paramount Pictures)

Tuttavia, il vero punto di forza di A Quiet Place – Giorno 1, che lo eleva al pari dei suoi predecessori se non al di sopra, è senza ombra di dubbio la messa in scena. Le scene d’azione sono mozzafiato e nonostante l’ingente quantità di mostri, il regista non si fa prendere la mano e riesce a confezionare numerose sequenze ad alto tasso di tensione senza dover mostrare più di quanto necessario e, con un massiccio utilizzo del fumo, del fuoco o dell’acqua, riesce a rendere soffocante anche una gigantesca metropoli deserta.

La regia di Sarnoski contrappone ad un’anima di natura thriller horror una mano molto più posata con cui dirigere le scene più drammatiche. In questo senso è altresì importante sottolineare come l’occhio di chi racconta sia attento a mettere in scena un concetto uditivo come quello del silenzio, come quando, in una delle inquadrature più potenti del film, una mano sfiora i tasti di un pianoforte che non può essere suonato.

A Quiet Place - Giorno 1 di Michael Sarnoski (Credits: Paramount Pictures)
A Quiet Place – Giorno 1 di Michael Sarnoski (Credits: Paramount Pictures)

Sintesi

A Quiet Place - Giorno 1 è un terzo capitolo poderoso, che se in parte tradisce la natura stessa di prequel, riesce ad elevarsi grazie ad una regia sontuosa, ad ottime interpretazioni ed una drammaturgia efficace

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