Ahsoka – recensione episodi 1e 2 serie tv di Dave Filoni con Rosario Dawson, Mary Elizabeth Winstead, Ivanna Sakhno, Ray Stevenson, David Tennant, Lars Mikkelsen ed Eman Esfandi
Ahsoka è la nuova serie tv targata Disney+, disponibile dal 23 agosto. La miniserie di 8 episodi – scritta e diretta da Dave Filoni – si inserisce nell’universo narrativo di Star Wars e racconta le vicende della ex Jedi ribelle Ahsoka Tano (Rosario Dawson).
All’alba della Nuova Repubblica, Baylon Skoll (il compianto Ray Stevenson, qui alla sua ultima apparizione sul piccolo schermo) un mercenario che impugna una spada laser, e l’apprendista Shin Hati (Ivanna Sakhno) cercano una misteriosa mappa che possa localizzare l’ultimo Grande Ammiraglio della Flotta Imperiale: Thrawn (Lars Mikkelsen).
Per decifrare il codice racchiuso nella sfera che contiene le coordinate per il nascondiglio di Thrawn, però, devono prima liberare la strega Morgan Elsbeth (Diana Lee Inosanto), catturata da Ahsoka Tano.
Il marchio di Dave Filoni è sempre più evidente nel mondo di Star Wars
Due episodi sono sufficienti per poter comprendere quanto sia forte il marchio di Dave Filoni; il braccio destro di Jon Favreau si è ritagliato un posto sempre più importante all’interno del franchising.
Dopo aver curato, come regista, il film d’animazione Star Wars: The Clone Wars e come co-creatore e produttore esecutivo di The Clone Wars, Star Wars Rebels, Filoni ha raggiunto fama mondiale dando un importante contributo a The Mandalorian, la serie tv che ha rilanciato l’universo di Star Wars.
La sua impronta e il suo amore per la saga, nonché la profonda conoscenza del mondo di George Lucas, sono più che evidenti. Ogni inquadratura nasconde numerosi easter eggs e questo può essere un limite: se da una parte gli appassionati faranno a gara per riconoscere citazioni e personaggi, un pubblico più profano potrebbe far fatica a seguire il filo conduttore della storia.
Ahsoka, una serie al femminile per raccontare personaggi di rottura
La narrazione traccia il percorso dell’ex Jedi Ahsoka Tano inserendola in una complessa dinamica di apprendistato e crescita.
Come afferma Baylon Skoll, “Ce ne sono sempre due, maestro e allievo”, sottolineando il doppio ruolo di Ahsoka come allieva, la cui formazione fu sospesa a causa del suo maestro Anakin Skywalker e come maestra che ha a sua volta lasciato la sua allieva, Sabine Wren. Farà parte del percorso di Ahsoka e Sabine cercare di lasciarsi il passato alle spalle, concentrandosi sulla missione che le attende.
Rosario Dawson regala al pubblico una perfetta Ahsoka Tano: calma, controllata, silenziosa e letale affiancata da altre partner altrettanto ben tratteggiate; dalla Sabine di Bordizzo, ex ribelle impulsiva e combattiva all’ironica Hera Syndulla, quasi sprecata nelle vesti di ologramma per gran parte del secondo episodio.
Ahsoka è una serie composta da figure femminili forti che rompono gli schemi e non si inseriscono in nessun comparto specifico se non per la tradizionale divisione in Forza/Lato Oscuro. Come antagonista troviamo la vendicativa Elsbeth (Dianne Lee Inosanto), fedele all’Ammiraglio Thrawn e apprendista delle Sorelle della Notte. La perfetta metà oscura di Ahsoka.
Ahsoka sarà una scommessa vinta?
Due episodi, comunque, sono pochi per stabilire quale sarà il risultato finale. Dopo le alte aspettative, seguite da delusioni con The Book of Boba Fett e Obi-Wan Kenobi (e anche in parte della terza stagione di The Mandalorian), l’entusiasmo per l’espansione del microcosmo di Star Wars potrebbe non essere sufficiente a spingere i fan a interessarsi all’ennesimo prodotto targato Lucasfilm e Disney.
Forse con Ahsoka potremmo finalmente ritrovare una nuova rotta da seguire in quella Galassia lontana lontana che abbiamo imparato ad amare.
La serie non possiede la gravitas di Andor, ambientata in un mondo più cupo e in declino, né tantomeno il suo sottotesto politico. Procede, invece, con un passo più leggero e silenzioso, in sintonia con la sua protagonista. Non strepita, non è chiassosa, anche se non mancano i combattimenti a suon di spade laser, ma possiede una quiete di fondo che chiede al pubblico di concederle fiducia.
Un prodotto che mira a permettere al vasto pubblico di scoprire uno dei personaggi femminili più complessi della saga, promettendo di offrire una nuova avventura tra le stelle alla ricerca di un nemico temibile.
Riuscirà a vincere la scommessa? Lo scopriremo solo guardando la serie.