Amore (e guai) a Parigi recensione serie TV Sky di Pascale Pouzadoux con Maud Baecker, Nadia Roz, Tom Leeb e François Vincentelli
È appena arrivata su Sky e NOW Amore (e guai) a Parigi, serie TV composta da sei episodi che racconta la storia di Julie (Maud Baecker), donna di trentasei anni che non sta vivendo un momento felicissimo: il suo datore di lavoro e fidanzato l’ha scaricata in tutti i sensi e per evitare di tornare a vivere con la madre si deve cercare un coinquilino con cui dividere le spese (rigorosamente gay, in modo da evitare qualsiasi tipo di attrazione!).
Le pressioni che la società mette a una single con poche certezze sono molte, per fortuna la protagonista può contare su due amiche, Ava e Manon, che la supportano e sopportano in ogni cosa: letteralmente la sua ancora di salvezza! Le cose sembrano però cambiare quando una sera, tornando a casa in taxi, riceve una chiamata da un certo Max che le fa una proposta di matrimonio degna delle migliori fiabe, peccato però che il telefono non sia il suo… Poco importa, capisce immediatamente che quello sarà l’uomo della sua vita e deve provare a giocarsi ogni carta a disposizione per conquistarlo. Dopotutto, in guerra e in amore tutto è concesso!
Dove, se non a Parigi, ambientare un’ingarbugliata storia d’amore? La serie TV diretta da Pascale Pouzadoux e creata da Armelle Patron e Emmanuel Patron non fa sicuramente dell’originalità della trama il suo punto di forza però, riesce a rendere fresca e godibile una cosa trita e ritrita, proposta già in tutte le salse. Amore (e guai) a Parigi racconta in maniera semplice ma efficace la vita degli adulti, partendo dalle difficoltà economiche alle relazioni imperfette dove si prova a trovare un equilibrio per non naufragare.
Il titolo è molto coinvolgente, divertente, adatto alla visione di tutti (simpatica l’idea della sigla di testa fatta a cartoon, di forte personalità che rimanda proprio al clima parigino) e affronta argomenti più o meno seri lasciando allo spettatore sempre il sorriso sul viso.
Se si guarda uno sceneggiato romantico bisogna anche un po’ lasciarsi travolgere e credere a quello che viene mostrato, infatti, alcuni momenti sono leggermente inverosimili ma non si possono definire difetti, fa parte del gioco!
Gli attori sono tutti nella parte e hanno centrato l’obiettivo fondamentale di chi fa questo mestiere: far dimenticare tutto quello che ci circonda perchè per qualche ora la nostra attenzione sarà dedicata solo a loro, con tutti i loro problemi e le loro relazioni più o meno assurde! A tutto questo aggiungete anche un po’ di frizzantezza, una sceneggiatura ben scritta, un po’ di musical, della gag riuscite ed otterrete una fiction non perfetta ma realmente gradevole, adatta ad un pubblico generalista che ancora crede nella magia e nelle storie a lieto fine.