Arriva nelle sale cinematografiche “Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald”, il seguito della nuova saga Harry Potter. Recensione del nuovo capitolo marchiato Rowling.
Lo scorso 15 novembre è uscito nelle sale il secondo capitolo della saga di Animali Fantastici, una sorta di spin-off della saga sul maghetto più famoso del mondo.
Il primo capitolo, Animali fantastici e dove trovarli, era uscito nelle sale nel 2016.
Il protagonista è Newt Scamander, interpretato da Eddie Redmayne, protagonista dell’omonimo libro, basato sulla storia delle creature fantastiche.
Il film vanta un cast stellare, composto dal già citato Eddie Redmayne, Johnny Depp (Grindelwald), Jude Law (un giovane Silente), Zoe Kravitz (Leta Lestrange) ed Ezra Miller (Credence, già presente nel primo capitolo).
La storia è ambientata nel 1927 e, mentre il primo capitolo era ambientato in America, in questo capitolo ci troviamo di nuovo in Europa, tra Parigi e Londra.
Grindelwald è un mago malvagio, che vuole riunire tutti i maghi purosangue per prendere il controllo del mondo, per non doversi più nascondere e ridurre in prigionieri i babbani, coloro che non hanno poteri magici.
La storia si basa su più intrecci: la storia di Grindewald, quella di Newt, mandato da Silente per cercare Credence ed aiutarlo nella lotta contro Grindewald e quella di Credence, che molti credono sia l’ultimo superstite di una famosa famiglia di purosangue.
Il film scorre fin troppo velocemente, tralasciando particolari importanti e mostrando una vera e propria debolezza nella sceneggiatura (nonostante sia scritta dalla stessa autrice J.K. Rowling). Le vicende che si articolano nella storia sono poco collegate fra loro, quasi fossero una serie di episodi incollati, senza un filo conduttore che li leghi.
Se il primo episodio ci aveva fatto ricordare malinconicamente i bei vecchi tempi in cui andavamo al cinema per vedere la storia di Harry Potter, questo capitolo è molto più debole, decisamente mal strutturato ed impreciso.
Sono presenti numerose pecche registiche, scene tremolanti ed importanti problemi nel montaggio, fattori che sorprendono dal regista David Yates, che ha firmato il primo capitolo di questa saga e diversi episodi della saga di Harry Potter.
Troviamo anche degli errori nella sceneggiatura, con imprecisioni nella storia madre di Harry Potter, basti vedere la presenza della professoressa McGranitt in un flash-back come giovane professoressa, nonostante la sua nascita sia collocata diversi anni dopo.
Una delle maggiori pecche di questo nuovo capitolo è la grande quantità di dettagli che sembrano essere fatti per un puro fan-service: la già citata presenza della McGranitt, l’apparizione di Nicolas Flamel, l’alchimista citato in Harry Potter e la Pietra Filosofale (un’apparizione quasi caricaturale), le dubbie origini di Nagini, il serpente compagno futuro di Voldemort e soprattutto il dubbioso finale, che speriamo avrà una spiegazione nei capitoli successivi.
Di certo è evidente come questo secondo capitolo sia un film di transizione verso un finale pieno di sorprese.
Notevoli sono comunque le interpretazioni dei protagonisti, decisamente convincenti nei loro ruoli, soprattutto Jude Law, che non delude in questa rappresentazione di un giovane Silente. Menzione speciale anche per i costumi, che saranno sicuramente candidati ai prossimi Oscar.
In generale Animali fantastici – I crimini di Grindelwald è un capitolo notevolmente sotto le aspettative date dal primo film, con alcuni personaggi, come quelli di Queenie e Jacob, ridotti a macchiette. Un film puramente citazionista per i fan della saga di Harry Potter, troppo affrettato nello svolgimento e nelle conclusioni.
Un’occasione mancata.