Tantissimi gli appuntamenti cinematografici di questo nuovo anno, ma ricorreranno anche diversi anniversari: ricordiamo 5 film che compiono 10 anni nel 2023
È iniziato da poco il 2023, un anno che sarà ricchissimo di nuovi film attesissimi: come il ritorno di Scorsese con Killers of the Flower Moon, oppure i nuovi film di Wes Anderson e Christopher Nolan, per non parlare dell’attesissimo Barbie.
Ma oltre ai film di nuova uscita, il 2023 sarà un anno ricchissimo di anniversari cinematografici. Vediamo allora 5 film che compiono 10 anni nel 2023.
Cinque film che compiono dieci anni nel 2023
The Wolf of Wall Street (2013)
La rassegna dei film che compiono 10 anni nel 2023 parte alla grandissima con The Wolf of Wall Street, pellicola diretta da Martin Scorsese, adattamento dell’omonima autobiografia sul broker Jordan Belfort.
Lo spregiudicato broker è stato interpretato da Leonardo DiCaprio, in una delle sue performance migliori.
Il film racconta l’ascesa e la caduta di Jordan Belfort, raccontandone tutti gli eccessi, le truffe e la sua attività criminale. Ciò che salta sicuramente all’occhio è, appunto, l’eccesso, in tutte le sue forme: una sceneggiatura carica e frenetica, dialoghi ricchi di parole (soprattutto colorite), una fotografia dai colori molto saturi e un montaggio che non lascia il tempo di respirare.
Jordan Belfort non è stato un personaggio facile da raccontare, ma Scorsese si lascia guidare dagli eventi della sua vita, per portare in scena un film che, nonostante la durata massiccia, riesce a non annoiare mai. Scorsese utilizza il personaggio di Belfort per rappresentare il senso di onnipotenza di un uomo che è riuscito, illegalmente, ad ottenere tutto ciò che voleva dalla vita.
La pellicola riesce a portare in scena la vita del broker, ponendo l’accento sulle sue manie di grandezza e spingendo l’acceleratore sul suo essere grottesco e arrivista, fino ad arrivare alla caduta finale.
Dallas Buyers Club (2013)
Negli Oscar del 2014, eravamo quasi tutti sicuri che fosse arrivato il momento di DiCaprio per avere il suo Oscar (che arriverà un paio di anni più tardi), ma poi è arrivata la performance di Matthew McConaughey in Dallas Buyers Club, diretto da Jean-Marc Vallée.
Il film racconta la vera storia di Ron Woodroof, un rude texano che, durante un rapporto non protetto, contrae l’HIV. Il virus diventa rapidamente AIDS e a Ron mancano pochi giorni di vita, in un periodo (la metà degli anni Ottanta), nel quale l’AIDS era ancora una malattia poco compresa e fortemente stigmatizzata.
Ron entra nella sperimentazione per il trattamento della malattia e inizia a contrabbandare farmaci non approvati in Texas, per curarsi e curare altri malati di AIDS. Tra i pazienti malati di AIDS, conosce Rayon, una donna transgender tossicodipendente e sieropositiva, con la quale fonda il Dallas Buyers Club, un’associazione nella quale gli iscritti, dietro pagamento mensile, ricevono tutte le medicine di cui hanno bisogno.
Dallas Buyers Club segue le linee del biopic tradizionale, raccontando la storia di un uomo che ha dovuto combattere per rimanere in vita. Vediamo chiara la stigmatizzazione di una malattia come l’AIDS che, negli anni Ottanta, veniva vista come una malattia circoscritta alle persone omosessuali, con tutte le discriminazioni relative.
Ron accantona la sua educazione, le sue convinzioni, quando viene messo faccia a faccia con la realtà.
Se il cinema americano ci aveva già dato testimonianza della tematica con Philadelphia, qui il regista riesce a inserire anche una forte critica al sistema sanitario americano.
A colpire, però, è la performance di Matthew McConaughey, che riesce a far brillare una pellicola, che altrimenti risulterebbe fin troppo classica.
La Grande Bellezza (2013)
Tra i migliori film che compiono 10 anni nel 2023, non potevamo non inserire La Grande Bellezza, diretto da Paolo Sorrentino, che ha riportato l’Oscar nelle mani dell’Italia.
Il protagonista del film è Jep Gambardella, giornalista e critico teatrale, che trascorre la sua vita negli ambienti della Roma bene. Sviluppa, però, una notevole insofferenza nei confronti di quelle feste e di quei party, considerandoli solamente gusci vuoti e volgari. Jep, infatti, è alla ricerca della vera bellezza. La sua esistenza viene turbata dalla morte di Elisa, suo unico vero amore, seppur sposata ad un altro uomo. Da quel momento, l’uomo cerca di destarsi dal suo torpore, rimettendo in discussione la sua vita.
La Roma di Sorrentino è bella quanto vuota, proprio come le feste a cui partecipa, piene di gente volgare e rozza, che pensa solo ad apparire. La sua è un’esistenza annoiata, ma che viene destata da eventi tragici.
Anche nella narrazione vediamo quel senso di decadenza e superficialità che Sorrentino imprime nei suoi personaggi, con quel tocco felliniano che ci fa innamorare.
Prisoners (2013)
Il 2013 fu anche l’anno di Denis Villeneuve con uno dei suoi lavori più amati: Prisoners, con protagonisti Hugh Jackman, Jake Gyllenhaal e Paul Dano.
Durante il giorno del Ringraziamento, in un sobborgo della Pennsylvania, due bambine spariscono nel nulla. Ad indagare sulla loro scomparsa c’è il detective Loki, che si mette sulle tracce del proprietario di un camper, trovato vicino al luogo della scomparsa. Nel mentre, Keller, il padre di una delle due bambine, cattura un sospetto e lo tortura per sapere la verità.
Prisoners è un thriller coi fiocchi, forte di una sceneggiatura salda, colpi di scena calibrati ad arte ed interpretazioni intense dei protagonisti.
Lo spettatore si ritrova all’interno della storia fin da subito e cerca un modo per risolvere il caso, finendo in un “labirinto” (elemento ricorrente nella pellicola) sempre più intricato.
Il vero punto forte di Prisoners, però, è la scrittura dei personaggi: anche i protagonisti, i cosiddetti “buoni” hanno zone grigie e si macchiano di azioni spesso riprovevoli, che insinuano il dubbio nello spettatore.
Her (2013)
Chiudiamo la nostra lista di film che compiono 10 anni nel 2023 con Her, diretto da Spike Jonze e con protagonista Joaquin Phoenix.
In un futuro imprecisato, la tecnologia ha fatto passi da gigante ed è parte attiva della vita quotidiana. Quando esce un nuovo sistema operativo, Theodore, un uomo solo e introverso che per lavoro scrive lettere per altri, decide di acquistarlo. Theodore intreccerà un rapporto molto intenso col sistema operativo, che si tramuterà in qualcosa di più.
Her è un piccolo gioiellino incentrato sul tema della malinconia. Theodore è un uomo solo, che ricorda malinconicamente le persone passate nella sua vita e proprio nella sua solitudine trova conforto in qualcosa di impalpabile, rendendolo reale. Quella voce con cui parla, ride, scherza e di cui s’innamora, nella realtà, non è nulla di reale o veritiero, ma solo una macchina.
Her non solo esplora a fondo il tema della solitudine, ma anche il rapporto con la tecnologia, insinuando un pericoloso dubbio nelle menti di tutti noi: una macchina può superare la relazione umana?
E voi quale fra questi film preferite?