Usciva nelle sale quarant’anni fa il capolavoro di Francis Ford Coppola: Apocalypse Now. Ricordiamo il film del 1979 con Martin Sheen e Marlon Brando
Nella storia del cinema esistono numerosi film sulla guerra, ma il film più celebre sulla Guerra del Vietnam è sicuramente Apocalypse Now.
Ci troviamo nel 1969 a Saigon, quando ormai la guerra del Vietnam è al culmine. Il protagonista, il capitano Benjamin L. Willard (interpretato da Martin Sheen) è un ufficiale dell’esercito americano, tornato in città dopo tre anni in Vietnam, a capo della 173esima Brigata Aviotrasportata ed incaricato dalla CIA per operazioni speciali.
Il suo compito è quello di trovare ed uccidere il colonnello Walter Kurtz (interpretato da Marlon Brando), uscito dai ranghi dell’esercito americano, coi suoi soldati, per combattere una guerra personale al confine fra Vietnam e Cambogia. L’obiettivo di Willard è infiltrarsi tra gli ammutinati, arrivare a Kurtz e mettere fine al suo comando.
Apocalypse Now è sicuramente uno dei film più importanti degli anni Settanta, nonché della storia del cinema. Parte del suo successo è dovuto, oltre alla pregevole regia di Coppola, anche al cast stellare del film: i già citati Martin Sheen e Marlon Brando, ma anche Robert Duvall, Laurence Fishburne ed Harrison Ford (il cui nome nel film, Colonnello Lucas, è un omaggio al regista George Lucas, che ha spinto John Milius e Coppola a scrivere il film).
Il film è tratto dal libro Cuore di Tenebra di Joseph Conrad, adattato sullo scenario della guerra in Vietnam. Inizialmente, il film era stato pensato con la regia di George Lucas, il quale dovette rifiutare l’offerta, poiché impegnato nella stesura di Star Wars.
Apocalypse Now mette a fuoco il dilemma morale costituito dalla guerra in sé, un dilemma che si rispecchia nei personaggi di Marlon Brando (disertore e simbolo di follia e devianza) e di Martin Sheen (il sicario, simbolo del raziocinio e del rispetto della legge).
In più, c’è una forte critica a quel conflitto che ha ferito eternamente l’America, rendendo l’ambientazione quasi assurda e grottesca.
Il film ha ricevuto la Palma d’oro al Festival di Cannes ed i premi Oscar per migliore fotografia e miglior sonoro.
Alcune curiosità sul film
- La produzione fu travagliata e problematica, per colpa di attacchi cardiaci, esaurimenti nervosi ed uragani, così dalle 12 settimane previste, il film fu girato in ben 68 settimane;
- Inizialmente il ruolo di Martin Sheen doveva essere di Harvey Keitel (dopo i rifiuti di Al Pacino e Steve McQueen), ma la sua interpretazione fu reputata “troppo intensa” da Coppola e, per questo, subentrò Martin Sheen;
- Il set era pieno di alcol e droga e lo stesso Martin Sheen fu tenuto ubriaco per filmare la scena iniziale, nonostante stesse passando un periodo pieno di problemi per l’alcol. Complici l’alcol e l’esigenza di Coppola, Sheen fu colpito da un attacco cardiaco dopo un anno di riprese;
- L’opera non fu facile neanche per lo stesso Coppola: il regista, divorato dal senso di colpa per l’infarto di Sheen e per i problemi finanziari, ebbe un esaurimento nervoso, un attacco epilettico e minacciò di suicidarsi tre volte, durante la produzione del film;
- Il film vinse l’Oscar per il miglior sonoro, anche per aver inventato il suono surround 5.1, che divenne poi uno standard nelle sale cinematografiche.