Ashfall recensione film di Byung-seo Kim e Hae-jun Lee con Byung-hun Lee, Jung-woo Ha, Dong-seok Ma, Hye-jin Jeon e Suzy Bae
Ecco perché il capitalismo è condannato. Troppa immaginazione!
(Ashfall)
Dopo The Man Standing Next, la superstar coreana Byung-hun Lee (G.I. Joe, I magnifici 7, RED 2 e Terminator Genisys) è protagonista anche di un secondo titolo in competizione alla 22esima edizione del Far East Film Festival: il disaster movie Ashfall di Byung-seo Kim e Hae-jun Lee che ha inaugurato l’evento in anteprima internazionale.
Due uomini in antitesi, Jo (Jung-woo Ha) e Ri (Byung-hun Lee), alle sponde opposte delle Coree – uno del Sud, l’altro del Nord – agli antipodi nell’esercito – uno un guastatore che disinnesca bombe e non tiene in mano un’arma da fuoco da una vita, l’altro un pericoloso e letale comandante delle forze speciali – e contrapposti nella morale – fedele servitore del proprio Paese il primo, scaltro doppiogiochista mosso soltanto dall’interesse personale il secondo.
– Non sono mai stato un padre.
– Quindi vai, e fai il padre.
(Ashfall)
Diversissimi eppure accomunati dal profondo amore per i propri figli che farà da collante tra i due protagonisti di questa storia un po’ surreale che vede le due Coree come sempre opposte ma allo stesso tempo alleate per la salvezza comune dalla spaventosa eruzione del monte Baekdu, gigantesco vulcano dormiente da più di un secolo che rappresenta la cima più alta della penisola coreana.
In Ashfall sono una volta tanto gli americani a ricoprire il ruolo di opportunisti ottusi in questo gioco a quattro che si svolge sullo sfondo di un’emergenza planetaria che potrebbe spazzare via le due Coree tra equilibri politici precari con la Cina, minacce nucleari e operazioni disperate alla Armageddon per impedire un disastro i cui danni, ipotizzati in una reale simulazione svolta dall’Istituto Nazionale per la Prevenzione dei Disastri nel 2010, coinvolgerebbero tutto il nordest asiatico arrivando a travolgere persino Russia e Giappone.
Perché non hai gli occhi dietro la testa?
E allora non guardare indietro!
(Byung-hun Lee in Ashfall)
Effetti speciali sbrigativi e un po’ posticci ridimensionano le ambizioni di un blockbuster che sa anche alternare buone sequenze d’azione militari e dinamiche efficaci nelle interazioni tra i personaggi.
La coppia Byung-hun Lee e Jung-woo Ha funziona e i due protagonisti, in un vivace rapporto cane-gatto alla Riggs & Murtaugh di Arma Letale e alla Trinità & Bambino di Lo chiamavano Trinità…, consolidano una pellicola dal ritmo discreto ma pur sempre distinta da connotati B-movie ed incapace di offrire particolari sorprese, seppur impreziosita da un commovente finale.