Atto di fede recensione del film diretto da Roxann Dawson ed interpretato da Chrissy Metz, Topher Grace, Josh Lucas, Marcel Ruiz, Mike Colter e Dennis Haysbert
Roxann Dawson dirige l’adattamento del romanzo di Joyce Smyth The Impossible: The Miraculous Story of a Mother’s Faith and Her Child’s Resurrection.
Capita spesso, quasi quotidianamente, che si accetti l’inevidenza dopo aver valutato l’evidenza. La credibilità di ciò che si ascolta o si vede o si fa, in paucis verbis alla San Tommaso, famoso per il suo famoso momento di incredulità dopo la resurrezione di Cristo. San Tommaso, da seguace appassionato, non vuol o non riesce a credere, e non vuol fingere che lo sia esprimendo il suo scetticismo.
Ma la prova di credibilità non è sempre oggettiva. Dipende dalla mente e dal cuore di ciascuno. Credere non è un atto tangibile né intangibile ma solo la volontà di credere o di non credere.
La visione del film Atto di fede ne è la prova. In quel giorno d’inverno del 2015, l’adolescente John Smith, figlio adottivo di Joyce e Brian, cade nelle acque gelide di un lago di St. Louis, in Missouri, per l’improvvisa rottura della superficie ghiacciata.
Estratto in salvo e condotto in ospedale, sembra in fin di vita e viene dichiarato morto. Ma John ritorna incredibilmente in vita. La madre Joyce, rimasta sempre a fianco del figlio, non ha mai smesso di pregare… ed il miracolo si avvera innanzi agli occhi increduli di tutti.
Pascal diceva che “il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.”
Atto di fede racconta un miracolo e rappresenta un invito a credere. È la storia di ogni giorno, di ogni miracolo implorato che nessun medico sa spiegare, se non come Atto di fede non evidente, non dimostrabile.
Angela