Bad Boys for Life: arriva nelle sale il terzo capitolo della saga cult di Bad Boys. Ricordiamo insieme le pellicole di Will Smith e Martin Lawrence diretti da Michael Bay
Bad Boys for Life: la nostra recensione in anteprima
Era il lontano 1995 e nelle sale usciva Bad Boys, il poliziesco entrato nell’immaginario collettivo negli anni Novanta, film che ha avuto un grandioso successo, non solo perché interpretato da Will Smith, simbolo di quel periodo, ma anche perché è riuscito a consolidare la formula del “buddy cop movie”, ovvero il sottogenere cinematografico che ha come argomento principale il rapporto tra due persone opposte tra loro, mescolata al genere poliziesco e alla commedia, fattori che hanno determinato il successo della saga.
La stella di Will Smith e l’esordio di Michael Bay
Il primo Bad Boys ha inoltre consacrato sia la carriera di Will Smith, spinto poi verso altri blockbuster di successo come Men in Black ed Independence Day, sia lanciato il re del cinema d’azione Michael Bay, al suo lungometraggio d’esordio.
La trama è nota: dopo un grosso colpo nel caveau della centrale di polizia di Miami, la sezione disciplinare ritiene che possa esserci l’implicazione di qualcuno all’interno del distretto. Il caso viene affidato a due agenti, Mike e Marcus (Will Smith e Martin Lawrence), incaricati di ritrovare il bottino entro 72 ore.
Mike è un latin lover, affascinante e molto intraprendente, al contrario di Marcus, padre di famiglia alle prese con le difficoltà della vita coniugale.
Bad Boys racchiude l’essenza del cinema di intrattenimento: comicità irriverente e maestose scene d’azione che diventano il biglietto da visita per l’esordiente Michael Bay. Clamoroso successo in tutto il mondo, suscitò reazioni contrastate da parte della critica: nascevano i primi detrattori di Michael Bay, mentre la maggior parte esaltava la grande chimica mostrata dai due protagonisti.
L’idea del film venne a George Gallo, esperto regista e sceneggiatore di Hollywood che aveva già lavorato a pellicole di peso come Prima di mezzanotte e Bufera in paradiso. La scelta dell’esordiente Bay fu di Jerry Bruckheimer e del compianto Don Simpson, i due celebri superproduttori che apprezzarono molto i precedenti lavori del regista nel campo della pubblicità e della musica, lanciandolo così verso la direzione di altri cult come The Rock ed Armageddon. Il successo di Bad Boys portò inevitabilmente alla produzione di un sequel, arrivato otto anni più tardi, sempre con Michael Bay alla regia.
Bad Boys: le curiosità sulla saga
- Inizialmente erano stati scelte le star del Saturday Night Live Dana Carvey e Jon Lovitz per il ruolo dei due protagonisti. Poi la scelta ricadde su Will Smith, grazie al suo incredibile successo in Willy, il principe di Bel-Air.
- Bad Boys viene citato nel 20esimo ep. della 6° stagione di Willy, il principe di Bel-Air.
- La sceneggiatura di Michael Barrie e Jim Mulholland fu oggetto di contrasti e polemiche, tanto da essere poi riveduta e corretta da Doug Richardson.
- Michael Bay incoraggiò gli attori ad improvvisare il più possibile, infatti molti dei dialoghi presenti nei film non appartengono al copione.
Buona divertimento con Bad Boys for Life, qui la nostra recensione in anteprima.