Beasts Clawing at Straws recensione film di Young-hoon Kim con Do-yeon Jeon, Woo-sung Jung, Sung-woo Bae, Yeo-jeong Yoon e Man-sik Jeong
Premiere italiana anche per il film sudcoreano Beasts Clawing at Straws di Young-hoon Kim presentato alla 22a edizione del Far East Film Festival.
Scritto e diretto con maestria dallo stesso regista, il film racconta la storia di otto sconosciuti che, dopo aver trovato all’interno dell’armadietto di una sauna una borsa contenente un ingente somma di denaro, decidono di contendersi il malloppo innescando una serie di sfortunati eventi che li porterà a fare delle scelte molto pericolose.
L’esordio alla regia di Young-hoon Kim non può essere più dirompente ed esplosivo; prendendo spunto da pellicole come Fargo (Joel Coen, 1996), Non è un paese per vecchi (Joel ed Ethan Coen, 2007) e in parte anche dall’universo cinematografico tarantiniano – impossibile non pensare alle sequenze narrative di Pulp Fiction (1994) – Kim costruisce una pellicola audace, raccontata attraverso linee temporali diverse e suddivisa in cinque capitoli di varia lunghezza. Sebbene inizialmente le vicende sembrino accavallarsi tra loro in modo confuso e non del tutto comprensibile, questo si rivela essere una trovata ingegnosa nel momento in cui, sciolti alcuni nodi, la storia entra nel pieno del suo regime, rivelandone potenzialità e “carattere”.
Beasts Clawing at Straws è una pellicola assolutamente originale e curata nei minimi particolari, una commedia nera ricca d’azione e di colpi di scena che cattura l’attenzione e, nelle sue quasi due ore di durata, rivela il suo massimo potenziale anche grazie ad un cast d’eccezione che tra le sue star annovera interpreti come Jeon Do-yeon – vincitrice nel 2007 del premio alla miglior attrice durante la 60a edizione del Festival di Cannes – e Woo-sung Jung, noti non solo nel panorama divistico coreano.
Carico di energia e suspense, l’opera prima di Young-hoon Kim è un esilarante thriller poliziesco capace di riallacciarsi al mondo tarantiniano costruendo una storia solida e dagli spunti davvero molto interessanti.