Caravaggio recensione film di Derek Jarman edizione restaurata 4K con Nigel Terry, Sean Bean, Tilda Swinton, Dexter Fletcher e Robbie Coltrane
Grazie a Movies Inspired abbiamo avuto la possibilità di guardare in anteprima il restauro del film Caravaggio, del 1986, diretto da Derek Jarman. Quinto lungometraggio realizzato dal regista dopo Sebastiane (1976), Jubilee (1978), The Tempest (1979) e The Angelic Conversation (1985), il film, presentato al Berlin International Film Festival nel febbraio del 1986, racconta la vita di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, focalizzandosi in particolare sul triangolo amoroso tessuto tra il celeberrimo pittore interpretato da Nigel Terry, la “donna di Caravaggio” Maddalena “Lena” Antognetti con il volto della giovanissima Tilda Swinton, all’esordio, e l’infausta figura di Ranuccio Tomassoni, interpretato da Sean Bean alle prime armi, e sull’utilizzo degli umili raccolti per strada, quali prostitute e ubriachi, in posa per i suoi intensi dipinti religiosi.
Derek Jarman realizza un film poetico ed inconsueto dando quasi vita ad un dipinto lussureggiante e vivente. Probabilmente il più accessibile dei suoi film, Caravaggio rimane una testimonianza del suo distintivo stile visivo. Prendendo spunto dal cinema pasoliniano, Jarman infatti punta alla costruzione di spazi altamente estetizzati, colmi di tableaux vivants splendidamente composti ed illuminati. La recitazione e il dialogo teatrali, così come la simbologia occasionale progettata per enfatizzare l’artificialità di tutto, conferiscono all’opera quei tratti propri che la distinguono dalla classica ricostruzione storica e lineare degli eventi.
Accanto ad una scenografia incoerente, curata da Christopher Hobbs, che mescola elementi stranianti all’interno di un contesto ben definito, la vita di Caravaggio viene infatti narrata attraverso una successione di quadri statici anacronistici e suggestivi che permettono al film di raggiungere un inedito significato figurativo e un innovativo potere artistico. Gli esterni sono inesistenti e le vicende si svolgono all’interno di spazi chiusi, metafisici, volti a ricalcare le atmosfere caravaggesche composte da fondali scuri e cupi.
Caravaggio è un’opera molto complessa che possiede numerose chiavi di lettura e di interpretazione e che fonde in modo distintivo fatti, finzione, leggenda e immaginazione in un approccio audace, sicuro, stravagante e mai prevedibile.