Cécile De France, ripercorriamo la carriera di questa poliedrica artista

Cécile De France: Esordi e primi traguardi

Cécile De France in The New Pope (Credits: Sky)
Cécile De France in The New Pope (Credits: Sky)

Cécile De France è nata a Namur, in Belgio, il 17 luglio 1975 ma neanche maggiorenne si trasferisce in Francia per inseguire il sogno di diventare attrice.

Durante gli anni ’90 inizia a dividersi tra teatro e tv prendendo poi parte ai primi cortometraggi ma bisogna aspettare il 2001 per notarla in L’Art (délicat) de la séduction e Toutes les nuits. Il primo vero trionfo, e la popolarità fuori dai confini francesi, avviene però l’anno successivo con L’appartamento spagnolo che le permette di portare a casa il César come migliore promessa femminile. Il film riscuote un tale successo che viene creata una trilogia (a cui fa seguito una serie tv nel 2023 che segue le storie dei figli dei protagonisti), proseguita con Bambole russe (che fa vincere alla De France il secondo César come miglior attrice non protagonista) e terminata con Rompicapo a New York nel 2013.

L’inizio del nuovo millennio le porta grandi soddisfazioni perché recita nell’ancora oggi ricordato ed apprezzato Alta tensione di Aja, in seguito affianca Jackie Chan ne Il giro del mondo in 80 giorni.

L’ascesa nel cinema mondiale

Guardando la filmografia dell’artista risulta subito chiaro che nel corso degli anni non ha mai cercato il progetto mainstream a tutti i costi ma piuttosto ha scelto storie significative  e personaggi interessanti che avessero qualcosa da dire.

Questa sua visione tuttavia non le ha sbarrato alcuna strada dato che è tra le attrici europee più richieste ed apprezzate. Vediamo infatti che tra i numerosi lavori è stata diretta dal leggendario Clint Eastwood in Hereafter, dai fratelli Dardenne ne Il ragazzo con la bicicletta, da Wes Anderson in The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sunv e da Sorrentino nelle serie evento The young Pope e The new Pope.

Parallelamente a questi titoli sicuramente non nuovi al grande pubblico, ha preso parte a tutta una serie di film meno conosciuti, ma da riscoprire. Sarebbe impossibile citarli tutti ma per esempio il delicato En équilibre, il singolare Ribelli e il divisivo Illusioni perdute, meritano una chance.

La bellezza di chi fa del cinema un mestiere è anche vedere la dose di coraggio che ci mette nell’accettare un film, che alcune volte capita sia inferiore alla sua bravura. Cécile è una che crede nelle sue scelte e l’ha dimostrato ad esempio in Un monde plus grand e La belle saison.

Prossimi progetti

E’ uscito da pochi mesi Par amour (non rilasciato, almeno per il momento, in Italia) diretto da Élise Otzenberger e da quanto emerge, dovrebbe essere di nuovo protagonista sul grande schermo con Dalloway di Yann Gozlan, la prima è prevista per fine estate. Dalle indiscrezioni circolanti, il titolo dovrebbe ruotare attorno ad un sistema di intelligenza artificiale che aiuta la Clarissa (carattere principale) a stendere il suo prossimo romanzo ma con qualche ripercussione: sicuramente attuale e curioso.

Le occasioni per rivederla in azione non mancano e noi aspettiamo con curiosità!

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