Cinema News del 24 settembre: Black Widow, Shang-Chi, The Eternals e West Side Story slittano al 2021, il nuovo trailer de Il processo ai Chicago 7, il ritorno di The Haunting di Mike Flanagan con The Haunting of Bly Manor, le miniserie Anatomy of a Scandal con Sienna Miller e The Undoing con Nicole Kidman e Hugh Grant diretti da Susanne Bier, la serie supereroistica Peacemaker con John Cena, Demi Moore è Dirty Diana, la sitcom Desert People e il drama Aleppo con Olivia Munn
CINEMA NEWS 24 SETTEMBRE: Il 2020 si chiuderà senza neanche un pezzettino di Marvel al cinema: Disney infatti ha alfine comunicato che Black Widow è rimandato a maggio 2021, spingendo Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli a luglio, e The Eternals a novembre. Un balzo di un intero anno fa il West Side Story di Steven Spielberg, rinviato a dicembre 2021, mentre il suo posto viene preso da Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh, che fluttua via dalla sua data prevista di ottobre ma resta ancorato all’anno corrente.
Dopo il teaser incalzante di pochi giorni fa è arrivato un vero e proprio trailer per Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7) di Aaron Sorkin, nel quale, oltre a Sacha Baron Cohen e Joseph Gordon-Levitt, possiamo apprezzare l’accento americano di Eddie Redmayne, scorgere anche Frank Langella e Michael Keaton, troppo sfuggenti o assenti dal promo precedente.
Il film uscirà il 16 ottobre su Netflix.
Una settimana prima, il 9 Ottobre, sempre su Netflix, farà il suo debutto The Haunting of Bly Manor, la nuova miniserie di Mike Flanagan, seguito spirituale della sua The Haunting of Hill House, ispirata al The Turn of the Screw di Henry James.
Il trailer, anche solo per la colonna sonora (una versione stridente di Home Sweet Home dei Mötley Crüe), è già da pelle d’oca.
Quando non è Netflix a cancellare le sue serie dopo due stagioni, sono le star ad andarsene: è stato ufficializzato che Alan Arkin non parteciperà alla terza serie de Il metodo Kominsky, lasciando Sandy/Michael Douglas da solo a districarsi dai propri guai. Pare che l’attore abbia comunicato la propria decisione durante la lavorazione della seconda stagione, lasciando allo showrunner Chuck Lorre la scelta di come far uscire di scena il suo personaggio, Norman.
(Deadline)
Per chiudere per oggi con Netflix, il servizio di streaming ha iniziato la lavorazione di Anatomy of a Scandal, serie in sei puntate ambientata a Londra, tratta dall’omonimo romanzo di Sarah Vaughan: Sienna Miller interpreterà Sophie, la cui vita perfetta come parte dell’elite della Capitale crolla nell’incertezza quando il marito James (Rupert Friend) viene accusato di crimini a sfondo sessuale. La donna cercherà di proteggere ad ogni costo la sua famiglia, ma l’avvocato dell’accusa (Michelle Dockery) sarà altrettanto determinato.
La serie si avvarrà dell’esperienza degli showrunner David E. Kelley (Ally McBeal) e Melissa Gibson (House of Cards), e della regia di S.J. Clarkson.
(The Wrap)
Kelley aveva evidentemente bisogno di qualcosa di nuovo da fare, visto è prossimo all’uscita il suo precedente lavoro, la miniserie HBO The Undoing che ha riunito l’autore con Nicole Kidman, già protagonista del suo Big Little Lies. Dal trailer onestamente non si capisce granché, se non che Donald Sutherland è molto molto minaccioso ma con il suo solito charme. Qualcosa di più apprendiamo dalla trama del romanzo dal quale la serie è tratta, You Should Have Known dell’autrice americana Jean Hanff Korelitz: un’abbiente donna americana (Kidman) la cui vita viene sconvolta nel momento in cui scopre che il marito (Hugh Grant) ha una doppia vita, e potrebbe essere un assassino.
D’altronde Kelley non è mai stato alla ricerca di grande diversificazione tra i temi delle sue opere.
The Undoing è diretta da Susanne Bier, la regista danese di Dopo il matrimonio e Bird Box.
Sempre su HBO (Max) arriverà Peacemaker, miniserie che James Gunn scriverà e in parte dirigerà per raccontare le origini dell’omonimo personaggio, tra i protagonisti del suo Suicide Squad ed interpretato da John Cena: evidentemente Gunn non stava facendo solamente hype quando disse che lavorare sul reboot delle avventure di Harley Quinn e Captain Boomerang era stata una delle sue esperienze professionali più entusiasmanti (con buona pace dei Guardiani della Galassia).
(Collider)
Demi Moore è stata la protagonista del podcast di fiction Dirty Diana, che raccontava la storia ad alto tasso erotico di una coppia la cui relazione si è raffreddata, ma che riescono a trovare nuova passione grazie alla loro perseveranza e a una buona dose di intimità. La stessa vicenda verrà ora portata sullo schermo per una miniserie Amazon, adattata dalle autrici dell’originale, la sceneggiatrice e regista Shana Feste e Jennifer Besser (che ha ricoperto il ruolo di produttrice sugli ultimi due film di Feste, Run Sweetheart Run e Un viaggio stupefacente).
Demi Moore riprenderà il suo ruolo anche in video, e potrebbe essere seguita (ma non ci sono notizie certe) da altre prestigiose voci del cast originale, quali Mackenzie Davis e Claes Bang.
(The Wrap)
Ancora per Amazon, Natasha Lyonne (Russian Doll, Orange is the New Black) ed Alia Shawkat (Maeby Fünke in Arrested Development) uniranno le forze per realizzare la sitcom Desert People, storia di una famiglia di Iracheni che, da deserto a deserto, finisce per gestire un club per soli uomini a Palm Springs.
(The Wrap)
Chiudiamo con un film: Olivia Munn sarà co-protagonista di Aleppo, storia di una giornalista e di un profugo siriano, uniti nel fuggire dal Paese mediorientale. La regia sarà del Brasiliano David Schurmann da una sceneggiatura del debuttante Roberto Dantas.
(Deadline)