Cops – Una banda di poliziotti recensione serie TV di Luca Miniero con Claudio Bisio, Stefania Rocca, Pietro Sermonti, Francesco Mandelli, Dino Abbrescia e Giulia Bevilacqua
Chi dice che al Sud non ci sia voglia di lavorare, è perché non ha ancora visto Cops – Una banda di poliziotti. La nuova produzione Sky Original e Banijay Italia, diretta da Luca Miniero, appartiene ad un caro vecchio formato: lo sceneggiato.
Non è propriamente una serie, non è del tutto un film: due puntate da circa un’ora e trenta ciascuna, adattamento made in Italy del film svedese Kopps del 2003, ambientate niente di meno che nella città più tranquilla d’Italia, Apulia, fra Lecce e Brindisi. Il commissario Valerio Cinardi (Claudio Bisio) che sogna la pensione su una spiaggia caraibica è felice di essere arrivato ad Apulia, finalmente può rilassarsi e sperare di evitare gli attacchi di panico. Il problema è che l’eccessiva diligenza dei cittadini di Apulia ha fatto sì che la dirigente della Polizia di Stato Margherita Nardelli (Stefania Rocca) sia in “missione” ad Apulia per la chiusura del commissariato.
Cinardi e la sua squadra squattrinata troveranno un modo non convenzionale per salvare il loro lavoro: diventare dei criminali.
Cops – Una banda di poliziotti è una comedy a tema poliziesco, e per quanto il binomio città più tranquilla d’Italia più polizia faccia già sorridere, la vera comicità è quella dei personaggi. Personalità che coniugano lo stereotipo e l’imprevedibile interpretate con grande naturalezza.
Nella banda troviamo Nicola O’Sicc (Pietro Sermonti), perché una volta era grasso, è l’uomo del qui e ora; non si fanno progetti a lungo termine e non si dicono parole grosse come “ti amo”. È il marito di Maria Crocifissa (Giulia Bevilacqua), una donna tuttofare si destreggia fra lavoro, moglie, madre e cuoca di ciambelloni.
Benny The Cop (Francesco Mandelli) è un ragazzo che forse ha visto troppi film americani e pensava che la polizia di Apulia fosse la stessa di quella di Chicago. Parla con inglesismi e usa la nonna come cavia delle sue prove di arti marziali. Tommaso Guerra (Guglielmo Poggi) fa il centralinista del commissariato, è il primo gay dichiarato di Apulia, ma nessuno ci fa particolarmente caso se non lui stesso.
Cops – Una banda di poliziotti è un prodotto perfettamente in linea con la cultura italiana, simpatico ed irriverente ma che non tralascia argomenti più insoliti, come la gestione dell’ansia e la minaccia della criminalità organizzata.