Crudelia, storia di una villain: il nuovo trailer e le nuove immagini del live action Disney con Emma Stone
Manca poco all’uscita del film che ci racconterà le origini di uno dei villain Disney più affascinanti e ben strutturati della storia dell’animazione occidentale. A maggio, infatti, arriva nelle sale, Crudelia e a vestirne i panni sarà Emma Stone. Già dal piccolo trailer che segue, insieme a quello di qualche settimana fa, possiamo intuire quale sia la direzione che Disney ha cercato di dare al film. Una direzione non troppo difforme da quella presa per Malefica e che, chi scrive, non ha particolarmente apprezzato. Quali sono però le origini di questa villain? Perché Crudelia De Mon è una dei cattivi più noti e amati dal pubblico?
La genesi di Crudelia De Mon
A meno che non siate degli appassionati di animazione, difficilmente vi sarete chiesti perché personaggi come Malefica e Crudelia De Mon hanno un tale fascino da renderle così apprezzate dal pubblico. Apprezzate al punto da spingere Disney a dedicare loro una serie di film che ne racconti la storia. Al di là del fascino che i villain, in generale, sono capaci di creare e del fatto che spesso, questi villain, hanno un carattere più definito e più “vivo” delle loro controparti buone, nel caso specifico di questi due personaggi, il motivo ha un nome e un cognome: Marc Davis.
Possiamo definire Marc Davis come il padre sia di Malefica che di Crudelia, in quanto è dalla sua matita e dalle sue idee che questi personaggi hanno preso vita. Non è un caso, se guardate con attenzione i due personaggi all’opera, che il loro fascino non abbia eguali. Davis, uno dei fantomatici Old Nine Men di Walt Disney – gli animatori della prima epoca d’oro in casa Disney – era considerato un vero e proprio talento all’interno dell’azienda. Capace di qualsiasi cosa, ha curato il design di Biancaneve, con i suoi tratti puliti e delicati. Si è occupato poi di curare la realisticità dei personaggi di Bambi fino ad arrivare a personaggi dai tratti duri e quasi caricaturali come Crudelia De Mon.
La sua grande capacità nel disegnare e animare Crudelia – di cui è stato unico disegnatore e animatore – sta proprio nell’aver creato un personaggio in grado di essere minaccioso e senza scrupoli, pur senza fargli perdere il favore del pubblico. Nonostante i suoi obiettivi malvagi, Crudelia risulta affascinante grazie al suo carattere esplosivo e al suo comportamento eccentrico. Fa divertire, ma senza far dimenticare di essere un cattivo con la “c” maiuscola.
La Crudelia di Glenn Close
Non si può più parlare di Crudelia De Mon senza citare chi, per prima, le ha dato vita in live action. Nel film del 1996, La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera, a interpretare Crudelia è Glenn Close. Al di là di quella che può essere la qualità della sceneggiatura di questo adattamento – non così scarsa come si tenderebbe a credere – l’interpretazione di Glenn Close è assolutamente fedele al personaggio originale. Affascinante, crudele, ma divertente. Glenn Close, la cui carriera parla per lei, riesce a rendere perfettamente tutto il lavoro che Marc Davis aveva fatto sul personaggio. Riesce a renderla reale.
Come dicevamo, il film non si può definire eccezionale, nonostante il cast presenti diversi nomi importanti. Oltre a Glenn Close, troviamo attori del calibro di Jeff Daniels e Hugh Laurie. Quello che però fa questo film, è dare un contesto diverso a Crudelia. Se nell’originale animato, infatti, Crudelia è una ricca ereditiera annoiata con la passione per le pellicce, Glenn Close interpreta la direttrice di una nota casa di moda – forse può ricordarvi Il diavolo veste Prada, ma stiamo ancora parlando de La carica dei 101 – che vuole a tutti i costi ridisegnare la sua collezione perché affascinata dal tema maculato. E indovinate un po’ in quale contesto si calerà la nuova Crudelia interpretata da Emma Stone?
Che Crudelia sarà Emma Stone?
Esatto, la giovane Crudelia interpretata da Emma Stone, sarà una ragazza con molti sogni, un gusto eccentrico, tendenzialmente caotica che dovrà affrontare una serie di delusioni e sconfitte prima di diventare una stilista.
Se Glenn Close era perfetta per il personaggio prima ancora di vederla realmente nei panni di Crudelia, di Emma Stone non ci siamo fidati immediatamente. Lo sguardo poteva essere quello dell’eccentrica Crudelia, ma non lo neghiamo, abbia dubitato all’inizio. Vedendo però le prime immagini e poi i trailer, ci siamo dovuti ricredere. Sembrano calzare a pennello i panni di Crudelia a Emma Stone.
La nostra titubanza, forse, era anche dovuta al fatto che non siamo abituati a vedere Emma Stone vestire i panni della cattiva. Affrontiamo ora, però, l’elefante nella stanza. Per quanto Disney sembri amare questi capitoli spinoff dedicati alle grandi villain della sua storia, noi, un po’ storciamo il naso. Aspettiamo certamente di vedere il film prima di parlarne, però la possibilità che Crudelia subisca le sorti di Malefica un po’ ci spaventa.
La grandezza di un personaggio come Malefica, stava tutto nella sua malvagità immotivata e inspiegabile. Un personaggio austero e meno che mai umano. Umanità che invece, con Maleficent, hanno cercato di restituirci, indebolendo così quella figura che tanto risultava affascinante. Hanno letteralmente spogliato il personaggio della sua grandezza per raccontarci una storia banale e stereotipata.
Umanizzare Crudelia, giustificarne la sua follia, andrebbe ad intaccare la natura di quel personaggio. Cosa ne pensereste del Joker di Heath Ledger in The Dark Knight, se Nolan avesse deciso di mostrarci il suo passato rendendolo più umano? Se quella follia, quel desiderio di caos, avessero trovato una risposta facile e chiara?
Spiegare e giustificare gli atteggiamenti di personaggi come Malefica o Crudelia, ne fanno perdere in forza, in attrazione. Siamo attratti inevitabilmente da ciò che non siamo in grado di spiegare, proprio perché cerchiamo noi stessi le motivazioni. Fornirci queste motivazioni, senza aver creato l’impalcatura di una storia che sia in grado di mantenere viva la fame e la curiosità del pubblico, è una soluzione facile per produrre un film, ma folle se l’intento è di produrre un buon film.