DallAmeriCaruso. Il Concerto Perduto recensione film di Walter Veltroni
DallAmeriCaruso non è semplicemente un revival di melodie indimenticabili, ma un’esperienza che trascende le generazioni.
Nel cuore di questo straordinario documentario, Walter Veltroni si lancia in un viaggio nel tempo ipnotico, immergendo il pubblico nella magia di un’iconica serata: il concerto di Lucio Dalla del 1986 al Village Gate di New York.
DallAmeriCaruso. Il Concerto Perduto inizia nel caldo estivo del 1986, quando Lucio Dalla, già un gigante della musica italiana, si ritrova a navigare nel Golfo di Sorrento con alcuni amici, tra cui l’affascinante attrice e cantante Angela Baraldi.
Fresco di una tournée in Canada e negli Stati Uniti, Dalla intraprende un viaggio destinato a ridefinire la sua eredità musicale. L’inaspettata avaria della sua barca segna l’inizio di una trasformazione epica: nasce così “Caruso”, il capolavoro che trasforma l’album dal vivo, inizialmente intitolato “DallAmerica”, nel celebre “DallAmeriCaruso”.
Veltroni intreccia filmati perduti e restaurati in 4K e Dolby Atmos, creando un’esperienza cinematografica che va al di là della semplice registrazione di un concerto. La narrazione avvincente rivela l’ispirazione di Dalla per “Caruso”, una notte passata all’Hotel Excelsior dove Enrico Caruso stesso soggiornò.
Il film cattura il processo creativo di Dalla, fuso tra fantasia pop e la ricca tradizione musicale napoletana.
Ma questo documentario non si limita a essere un revival di una notte newyorkese ma va oltre, esplorando la genesi di “Caruso”. Il regista evidenzia brillantemente il fascino napoletano del grande tenore Caruso, il profondo legame tra Dalla e Napoli/Sorrento, nonché l’influenza americana del jazz sull’artista.
Le interviste a figure chiave dell’epoca, tra cui Angela Baraldi e Gino Castaldo, aggiungono un tocco personale, arricchendo il percorso artistico di Dalla. La finezza registica si manifesta in due parti distinte: la prima, elegante nella sua narrazione della genesi di “Caruso”; la seconda, invece, che trasporta gli spettatori nel cuore pulsante del concerto al Village Gate.
Il filmato del concerto è un tributo alla maestria di Dalla come esecutore dal vivo, catturando la sua capacità di affascinare il pubblico italiano e americano in un intimo jazz club. La fusione continua tra l’arte di Dalla e momenti personali culmina in un finale sorprendente ma appropriato: Dalla che gioca a calcio in bianco e nero.
DallAmeriCaruso. Il Concerto Perduto non è solo un film; è un portale verso un’epoca di autentica narrazione musicale. Con la trascendente maestria di Lucio Dalla come sfondo, questo capolavoro cinematografico invita il pubblico a rivivere l’epoca d’oro dei cantautori italiani. Mentre il concerto diventa disponibile in digitale e in vari formati fisici, compreso il Dolby Atmos, questo film promette di essere un tributo senza tempo a una leggenda della musica, pronto a rapire cuore e udito.