Le famigerate ‘divergenze creative’ hanno fatto un’altra vittima illustre, e Danny Boyle ufficialmente non è più il regista del venticinquesimo film di James Bond.
Michael G. Wilson, Barbara Broccoli and Daniel Craig today announced that due to creative differences Danny Boyle has decided to no longer direct Bond 25. pic.twitter.com/0Thl116eAd
— James Bond (@007) August 21, 2018
Deadline ricorda che il regista di Trainspotting aveva accettato l’incarico a patto di poter raccontare la storia a suo modo, fatto che aveva portato a mettere da parte lo script già preparato da Neal Purvis e Robert Wade (autori degli ultimi quattro film) in favore di una nuova sceneggiatura scritta dal fido collaboratore di Boyle John Hodge. Evidentemente, similarmente a quanto accaduto a Edgar Wright per Ant-Man, l’impronta dei nuovi arrivati era troppo destabilizzante per una serie che ha rituali ben definiti. Aperte le speculazioni su chi prenderà ora le redini del progetto, con l’ingrato compito di rispettare la scadenza che vede il film nelle sale a novembre del prossimo anno: c’è chi, scherzando, propone Ron Howard, chi evoca il ritorno, dopo Casino Royale, di Martin Campbell, chi ricorda che Denis Villeneuve era interessato (ma ha già il mastodontico incarico di Dune da affrontare), chi fa il nome di David Mackenzie (del quale abbiamo parlato ieri). E non dimentichiamo che Idris Elba è anche regista (si scherza).
In ottobre avevamo annunciato che Nicole Kidman, sarebbe stata protagonista di Destroyer, interpretando l’agente di polizia Erin Bell che, anni fa, si infiltrò in una setta religiosa, con risultati catastrofici per la sua psiche. Ora, il leader di quel culto si rifà vivo, ed Erin deve nuovamente fronteggiare i traumi di quell’epoca. Negli scorsi mesi, al cast del film si sono aggiunti Bradley Whitford (Get Out, Cabin in the Woods), Tatiana Maslany (la serie Orphan Black), Sebastian Stan (anche di lui abbiamo parlato ieri) e Scoot McNairy (protagonista della serie Halt and Catch Fire e visto in mille piccoli ruoli, da Gone Girl ad Argo a Fargo – la serie). La regia è di Karyn Kusama, responsabile per Jennifer’s Body e il banale The Invitation. Ieri è stata diffusa la prima immagine della protagonista, in un look inusuale per Kidman, dal quale comunque traspaiono gli inconfondibili occhi dell’attrice.
Troviamo Scoot McNairy anche in un corto/video musicale che Jeff Nichols, il regista di Take Shelter e Mud, ha girato su ispirazione del brano Long Way Back Home della band Lucero (capitanata da Ben Nichols, fratello del filmmaker). Nel filmato, Michael Shannon, con la sua consueta intensità, torna in città per ritrovare i suoi fratelli, McNairy e Garrett Hedlund (Mudbound), con intenzioni bellicose. Godetevi il video, qui sotto.
Dopo Blue Ruin e Green Room, Jeremy Saulnier non coglie l’occasione di completare la sua personale trilogia dei colori, ed intitola la sua prossima opera Hold the Dark. Il film racconta di Jeffrey Wright, esperto di lupi, che viene chiamato in Alaska da una giovane madre (Riley Keough), con il compito di ritrovare il branco che ha portato via, pochi giorni prima, il piccolo Bailey. Il padre del bambino (Alexander Skarsgård) sarà presto di ritorno dall’Iraq e si teme la sua reazione quando apprenderà la notizia. Il film uscirà su Netflix il 28 settembre. Qui sotto, il trailer (disponibile anche in Italiano)