Di Yi Lu Xiang (Love After Love) recensione film di Ann Hui con Sandra Ma Sichun, Faye Yu, Eddie Peng, Ning Chang, Wei Fan, Isabella Leong, Karlina Zhang e Michelle Bai
Ann Hui torna Al Lido per la 77esima Mostra del Cinema di Venezia, stavolta per ritirare il Leone d’Oro alla carriera, consegnato anche a Tilda Swinton, e per presentare Fuori Concorso il suo ultimo lungometraggio, Di Yi Lu Xiang (Love After Love).
Il melò ambientato negli anni 30’ è ispirato al romanzo di Eileen Chang Aloeswood Incense: The First Brazier, punto di riferimento letterario per la regista. La protagonista Ge Weilong (Sandra Ma Sichun), una giovane donna determinata a completare gli studi a Hong Kong, dovrà chiedere l’aiuto dell’altolocata zia Liang (Faye Yu) che non vedeva da molti anni affinché possa metterla sotto la sua ala e mantenerla.
Lady Liang è una donna dedita alla joie de vivre, ai party e al corteggiamento di aitanti giovani benestanti e quando Weilong busserà alla sua porta coglierà l’occasione per far di lei la sua dama di compagnia, abituandola al lusso e alla mondanità. Le due si troveranno però in una situazione difficile quando nella loro casa entrerà George Qiao (Eddie Peng), belloccio e nullafacente, che ha il solo scopo di diventare un mantenuto e non doversi mai preoccupare della fedeltà.
Pur rimanendo dentro le mura della bellissima villa, Love After Love dipinge un ritratto dettagliato della società di quel tempo – subito dopo la Seconda Guerra Mondiale ad Hong Kong – evidenziando le debolezze dei personaggi e la loro incapacità nel voler o poter ambire ad una vita diversa.
Purtroppo la storia è ricca di cliché e non approfondisce nessuna tematica in particolare, restituendo un melodramma piatto e poco significativo, seppur artisticamente e tecnicamente Ann Hui e la sua crew riescano a far immergere lo spettatore in quel contesto culturale seppur così lontano dal nostro, realizzando un film esteticamente molto bello da guardare ma assai verboso da sentire.
Nota di merito agli interpreti, specialmente a Sandra Ma Sichun che rende credibilissima la giovane Weilong confermandosi stella emergente del cinema di Hong Kong, dopo Time Flies Soundlessly e Qi yue yu an sheng.