Don't Look Up

Don’t Look Up recensione film di Adam McKay con Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence [Netflix Anteprima]

Don’t Look Up recensione film di Adam McKay con Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Meryl Streep, Jonah Hill, Cate Blanchett e Timothée Chalamet

Loro vogliono che guardiate sopra perché vi guardano dall’alto in basso!
(Meryl Streep in Don’t Look Up)

Dopo averci deliziato con la satira feroce e penetrante di Vice e aver vinto l’Oscar alla migliore sceneggiatura per il brillante La grande scommessa – e aver rotto con Will Ferrell voltando pagina verso un cinema più “alto” rispetto ad Anchorman e Ricky BobbyAdam McKay si schianta letteralmente su Netflix come la sua cometa Dibiasky con una commedia spuntata, dalla scarsa verve e dalla satira indolore ed edulcorata, incapace di graffiare e di reggere le enormi aspettative generate da un cast incredibile.

Da Leonardo DiCaprio a Meryl Streep, da Jennifer Lawrence a Jonah Hill, ed ancora Cate Blanchett, Mark Rylance, Tyler Perry e Timothée Chalamet si mettono al servizio di un testo poco ispirato che perde progressivamente energia ed intenti, esattamente al contrario della cometa killer di pianeti che avvicinandosi sempre più furiosamente minaccia di spazzare via l’esistenza sul nostro pianeta con una potenza distruttiva equivalente ad un miliardo di bombe di Hiroshima.

Jennifer Lawrence, Leonardo DiCaprio e Rob Morgan
Jennifer Lawrence, Leonardo DiCaprio e Rob Morgan (Credits: Niko Tavernise/Netflix)
Meryl Streep è la Presidente degli Stati Uniti Orlean in in Don't Look Up
Meryl Streep è la Presidente degli Stati Uniti Orlean in in Don’t Look Up (Credits: Niko Tavernise/Netflix)

BASH: la vita senza lo stress di vivere.
(Don’t Look Up)

Se promettenti sono alcune intuizioni che ritraggono la nostra società come completamente inebetita dai social network, ormai incapace di affrontare lo “stress” di vivere e desiderosa soltanto di piaceri e della “pace della mente”, facile preda di guru hi-tech ciarlatani e lobby di potere depravate e corrotte che privilegiano il nepotismo sul merito, l’interesse particolare sulla giustizia sociale, i voti dei sondaggi e le pubbliche relazioni alle vere grandi emergenze sociali, inquadrando inoltre per il grande pubblico la crisi dei metalli rari ed il perché non riusciamo più a trovare la nostra console preferita da mettere sotto l’albero di Natale, Don’t Look Up passa rapidamente dall’idea divertente alla messa in scena banale, sgonfiandosi verso un grottesco sempre più farsesco e sempre meno ispirato, assottigliando così la satira politica e sociale fino all’inverosimile e al non funzionare più sullo schermo.

Ironizzando sul contemporaneo e sugli algoritmi che hanno deviato i nostri rapporti e le nostre percezioni tra hate speech e fake news, nell’opera scritta e diretta da Adam McKay i no vax diventano i negazionisti della cometa, la minaccia di morte certa diventa una minaccia “potenzialmente rilevante” di cui occuparsi soltanto a fini elettorali liberando manovre di spesa e sganciando attacchi militari preventivi, tra cannoniere fumanti e frasi espressamente rubate a Salvate il soldato Ryan, foto di Steven Seagal leader politico, scandali sessuali, ex anestesiste a capo della NASA, delirio collettivo e lotta di classe.

Cate Blanchett e Tyler Perry
Cate Blanchett e Tyler Perry (Credits: Niko Tavernise/Netflix)
Jonah Hill, Paul Guilfoyle, Mark Rylance e Meryl Streep
Jonah Hill, Paul Guilfoyle, Mark Rylance e Meryl Streep (Credits: Niko Tavernise/Netflix)

Non per forza tutto deve essere brillante, spensierato o piacevole!
(Leonardo DiCaprio in Don’t Look Up)

Don’t Look Up si rivela una grande attesa tradita, depotenziata da battute e affondi che progressivamente perdono vigore e non lasciano più il segno, condividendo in alcune traiettorie temi e limiti di un altro titolo Netflix, la serie Space Force, fino ad una sterile demolizione di slogan quali il bisogno di progredire e creare nuovi posti di lavoro per debellare la povertà e la fame nel mondo, l’ingiustizia sociale e la perdita di biodiversità.

Mentre la cometa si avvicina simboleggiando la razza umana che si incammina verso l’autodistruzione, l’uomo potente sembra sempre più stupido e ingordo anziché astuto manipolatore, chino nella sua preghiera alla cose materiali, e noi rimaniamo inermi a testa bassa, ormai privi di punti di riferimento solidi e incapaci di comunicare davvero tra di noi. Ed allora Adam McKay ci suggerisce che non ci resta altro che scavarci la fossa… peccato che anche i prezzi delle pale, un po’ come i gel disinfettanti e le mascherine all’inizio della pandemia, siano saliti sino alle stesse stelle che minacciano di spazzarci via, tutti o quasi.

Timothée Chalamet in Don't Look Up
Timothée Chalamet in Don’t Look Up (Credits: Niko Tavernise/Netflix)
Kid Cudi e Ariana Grande
Kid Cudi e Ariana Grande in Don’t Look Up (Credits: Niko Tavernise/Netflix)

Don’t Look Up: le frasi del film

Washington ha sempre bisogno di un eroe.
(Meryl Streep in Don’t Look Up)

Lei respira in modo strano e mi sta mettendo a disagio!
(Jonah Hill a Jennifer Lawrence)

Voglio che tu sappia che è la cosa più più esplosiva che mi sia capitata!
(Cate Blanchett a Leonardo DiCaprio)

Sarai divorata da un Brontrock.
(Mark Rylance a Meryl Streep)

Ti dispiace se il pranzo con tua madre lo facciamo tra sette mesi?
(Jennifer Lawrence a Himesh Patel)

È quello che ha comprato la Bibbia di Gutenberg e poi l’ha persa!
(Don’t Look Up)

È terrificante e bellissima allo stesso tempo!
(Don’t Look Up)

Sintesi

Adam McKay si schianta letteralmente su Netflix come la sua cometa Dibiasky con una commedia spuntata, dalla scarsa verve e dalla satira indolore ed edulcorata, incapace di graffiare e di reggere le enormi aspettative generate da un cast incredibile. Se promettenti sono alcune intuizioni che ritraggono la nostra società come completamente inebetita dai social network, preda lobby di potere e fake news, Don't Look Up passa rapidamente dall'idea divertente ad un grottesco sempre più farsesco e sempre meno ispirato, assottigliando così la satira politica e sociale fino all'inverosimiglianza.

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