Downton Abbey: incontro con Jim Carter, Imelda Staunton, Michelle Dockery, il regista Michael Engler e i produttori Gareth Neame e Liz Trubridge durante la presentazione del film alla Festa del Cinema di Roma
Abbiamo avuto il piacere di incontrare parte del cast di Downton Abbey (del quale vi consigliamo la nostra recensione in anteprima) in occasione della presentazione del film alla stampa durante la Festa del Cinema di Roma. Ecco cosa ci hanno raccontato, tra ritorni nostalgici e nuove esperienze.
Quando si è cominciato a parlare di un film di Downton Abbey?
Michael Engler: Ho iniziato a seguire attivamente il film abbastanza tardi, ma avevo già lavorato alla serie e, soprattutto, all’episodio finale. Tuttavia, se ne parlava da un bel po’ di realizzare un film tratto dalla serie. Forse Gareth saprà dirvi qualcosa in più.
Gareth Neame: Abbiamo iniziato a parlare di fare un film forse dalla terza stagione. Non volevamo che la serie continuasse per sempre, quindi l’abbiamo interrotta abbastanza precocemente alla sesta stagione. Visto che lo show è stato apprezzato in ogni parte del mondo per le sue qualità produttive, abbiamo pensato che queste ultime si sarebbero sposate perfettamente con il grande schermo. Era il modo migliore di mantenere l’affetto che i fan provano per Downton Abbey, ma senza che la serie continuasse per anni e anni.
Michelle e Jim, che effetto vi ha fatto tornare a Downton?
Jim Carter: Tornare dopo una pausa di tre anni dall’ultimo episodio è stato molto eccitante, ma anche molto familiare. Questo perché la realizzazione della serie comprendeva sei mesi di lavoro ogni anno, per sei anni, e quindi siamo diventati una famiglia allargata. Quando ci siamo ritrovati nuovamente insieme sapevamo cosa stavamo facendo. È stata una grande reunion. Credo che Downton Abbey sia stato un momento felice della vita di molti di coloro che hanno partecipato alla sua realizzazione. Sei d’accordo, Michelle?
Michelle Dockery: Assolutamente. Come ha detto Jim, siamo diventati una grande famiglia quindi quest’esperienza è stata come una rimpatriata. La cosa meravigliosa è che quando ci siamo ritrovati è stato come se non ci fossimo mai lasciati. Avere avuto l’opportunità di rifare tutto, ma per il grande schermo, è stato un vero privilegio. Siamo stati tutti felicissimi di vedere come il film sia stato recepito positivamente dal pubblico [è già uscito negli Stati Uniti e in Inghilterra, ndr].
Jim Carter: Certamente. Per molti degli attori prendere parte alla serie è stato come lavorare per una compagnia teatrale, dove si creano legami molto intimi tra i vari interpreti che si ritrovano a vivere a stretto contatto per lungo tempo. Downton Abbey è la versione televisiva, e ora cinematografica, di quell’esperienza attoriale. Una cosa del genere è abbastanza inusuale nel mondo televisivo. Quindi, è stato magnifico.
Invece, Imelda, com’è stato per te entrare a far parte di questa grande famiglia?
Imelda Staunton: Per me è stata una grande sorpresa essere invitata a interpretare un ruolo nel film. Conoscevo Downton Abbey a causa della mia relazione personale con il qui presente Jim Carter, o dovrei dire Carson. Ma sono stata contentissima di aver preso parte al progetto e anche che mi sia stata affidata una storyline così potente. Avere avuto la possibilità di condividere nuovamente le scene con Maggie [Smith, ndr] è stata la ciliegina sulla torta. Ho lavorato insieme a diversi attori della serie, quindi non ero troppo intimidita. Ma, soprattutto, è stato fantastico poter lavorare per tre giorni interi con mio marito.
Downton Abbey uscirà nelle sale italiane il 24 ottobre. Continuate a seguirci per tutte le ultime novità dalla 14° edizione della Festa del Cinema di Roma.