Dr. Cheon e il talismano perduto recensione film di Kim Seong-sik con Gang Dong-won, Joon-ho Huh, Esom, Dong-Hwi Lee, Cho Yi-hyum e Lee jeong-eun
Il cinema coreano ha contribuito a portare una ventata d’aria fresca nel clima – talvolta stagnante – degli anni 2000. Nel 2002 Old Boy ha fatto da apripista ad un percorso che ha toccato il suo apice col trionfo di Parasite agli Oscar del 2019.
Kim Seong-sik ha lavorato come assistente alla regia con gli autori di entrambi i film (Park Chan-Wook e Bong Joon-Oh) attingendo dalla loro esperienza artistica.
Quindi, da un lato abbiamo l’aria di novità che la Corea ha donato al cinema negli ultimi anni. Dall’altro, una storia che, tra profezie, prescelti, spade incantate e spiriti maligni non brilla per originalità.
“I veri spiriti sono dentro di noi” continua a ripetersi il Dr. Cheon (Gang Dong-won) mentre, assieme al suo assistente Beom-Cheon, va in giro a scacciare gli spiriti maligni dalle abitazioni altrui. Si tratta di una farsa in realtà, e lui lo sa bene, ma andare di casa in casa ad intascarsi il denaro di chi si lascia abbindolare, non gli sembra affatto un’idea malvagia.
La situazione cambia quando una ragazza gli offre un nuovo incarico: liberare la sorella dallo spirito che sembra essersene impossessato. Il dottor Cheon, pregustando altri soldi facili accetta. Ma questo caso non è uguale agli altri poiché nasconde un pericolo rimasto nascosto troppo a lungo. I raggiri e gli esorcismi fittizi saranno solo un lontano ricordo per il protagonista della storia.
A Seong-sik va riconosciuto il merito di aver coniugato l’action di scuola Tsui Hark con le atmosfere fantasy e con il carattere leggero della commedia.
Quando la trama e i dialoghi risultano già visti, a raddrizzare le cose interviene una regia frizzante e un montaggio che, nonostante qualche imprecisione, diverte e tiene alta l’attenzione. Le scene action funzionano. Lo slow motion non è mai usato a sproposito e conferisce spettacolarità alle sequenze più concitate.
Il film non scava molto a fondo nelle sue tematiche e la psicologia dei personaggi resta tratteggiata in modo alquanto superficiale. Tuttavia, il perenne conflitto che aleggia rende i dialoghi piuttosto coinvolgenti.
Nel complesso Dr. Cheon e il talismano perduto porta a casa il risultato, soddisfacendo lo spettatore in cerca di un intrattenimento scanzonato ma comunque di buon livello.
