Dungeons & Dragons: L’onore dei Ladri recensione film di Jonathan Goldstein e John Francis Daley con Chris Pine, Michelle Rodriguez, Regé-Jean Page, Justice Smith, Sophia Lillis e Hugh Grant
In uscita nelle sale cinematografiche il 29 marzo, Dungeons & Dragons: L’onore dei Ladri riporta il famoso gioco da tavolo sul grande schermo dopo i precedenti tentativi di Courtney Solomon (Dungeons & Dragons) e Gerry Lively (Wrath of the Dragon God e The Book of Vile Darkness).
Il nostro protagonista è Elgin, interpretato da Chris Pine. Elgin è – o almeno, era – un membro degli Arpisti, una corporazione antica e perlopiù segreta il cui scopo è quello di mantenere l’equilibrio tra le forze del bene e del male. Gli Arpisti sono spinti da un codice che intima loro di fare sempre ciò che è giusto, ma non sempre la loro lotta per la giustizia paga: questo porta Elgin, che dopo essere diventato Arpista è anche diventato marito e padre, a cominciare a rubare per avere una qualità di vita maggiore. Se solo avesse saputo prima le conseguenze…
Holga (Michelle Rodriguez) è un Barbaro. Allontanata prima dalla sua tribù per amore e poi dalla sua casa per un motivo un po’ diverso dal primo, è Holga ad aiutare Elgin nel crescere sua figlia Kira, ormai orfana, interpretata da Chloe Coleman, e ad accompagnarlo nella maggior parte dei suoi crimini.
Fin da subito ai tre e ai loro reati si uniscono altri due personaggi: Simon (Justice Smith), un giovane Mago non particolarmente esperto o talentuoso; e Forge Fletcher (Hugh Grant) che oltre ad essere un ladro non sembra avere grandi qualità. “Sembra”, ricordiamocelo. Per il gruppo di ladruncoli le cose cambiando quando una misteriosa Maga (Daisy Head) chiede loro aiuto per recuperare delle vecchie reliquie. Durante il colpo tutto va storto ed Elgin e Holga vengono imprigionati: questo il vero punto d’inizio della nostra storia, che ci porterà a seguire Elgin mentre cerca di ricongiungersi con sua figlia, precedentemente affidata a Forge Fletcher.
Insieme a Elgin e Holga esploreremo il vasto mondo di Dungeons & Dragons e incontreremo altri personaggi come Doric, una tieflingDruida interpretata da Sophia Lillis, e il personaggio di Regé-Jean Page, un Paladino di nome Xenk Yendar.
La carne messa al fuoco è molta per due ore di film, che comunque passano in un batter d’occhio, ma l’immersione nel mondo immenso di Dungeons & Dragons è possibile grazie a una serie di accorgimenti che rendono la visione adatta a tutti. Le spiegazioni, spesso fornite tramite flashback, non risultano cervellotiche e c’è qualche chicca per chi già conosce il gioco e il funzionamento del sistema magico e non solo.
Diretto da Jonathan Goldstein e John Francis Daley con la collaborazione, in fase di sceneggiatura, di Michael Gilio, che insieme a Chris McKay ha ideato e scritto la storia, Dungeons & Dragons: L’onore dei Ladri è un film ben riuscito che ricorda per impostazione Guardiani della Galassia di James Gunn. Nonostante la comicità sia un cardine della pellicola, però, L’onore dei Ladri non riduce nessun personaggio a una macchietta e si impegna per far sì che tutto, alla fine, abbia senso e funzioni secondo gli standard richiesti dal genere fantasy.