Fidanzata in affitto recensione film di Gene Stupnitsky con Jennifer Lawrence, Andrew Barth Feldman, Laura Benanti, Natalie Morales e Matthew Broderick
Quando l’estate chiama, Hollywood risponde. Quando c’è aria di cambiamento, Jennifer Lawrence arriva. Più prorompente che mai. Sulla spiaggia di Montauk a New York sotto il sole: caldo, mare, surf e cocktail serviti come aperitivi dal sapore squisitamente ironico.
Un anno fa Jennifer Lawrence approdava su Apple TV+ con il film di Lila Neugebauer Causeway (2022). Da allora si erano diffuse voci sul suo ritorno, nel suo stile peculiare da antidiva sul grande schermo. Lei che è stata per qualche tempo lontana dai riflettori, in assoluta privacy e senza nessun compromesso. Aspettare ne è valsa la pena.
Se una nuotata al mare fa bene allo spirito e alla mente, Fidanzata in affitto fa bene al cinema. Tra risate, amore, amicizia, prime esperienze e la travolgente presenza di Maddie Barker (Jennifer Lawrence) che ben volentieri cattura l’attenzione del pubblico.
Quasi mancava (ri)vedere la sua naturalezza attoriale, spontanea e disinibita come ne Il lato positivo (David O. Russell, 2012), ripagata tempi orsono con un Oscar strameritato.
Fidanzata in affitto esce in sala al momento giusto. Un gioco a colpi di battute schiette (s)veste la suadente personalità della sua protagonista e inaugura la stagione estiva. Ma il film non è un invito ad abbandonarsi ai suoi toni leggeri per 104 spensierati minuti, Gene Stupnitsky non stringe un esclusivo accordo di riservatezza con il genere della commedia (Good Boys, 2019, suo esordio alla regia).
Piuttosto aggiunge qualche plus che non guasta mai: co-scrive la sceneggiatura, la affida a un’attrice di fama internazionale che (ri)scopre la sua dote fabulatoria, dirige un inaspettato colpo di scena che lascia spazio a tanto stupore insieme alla giovane co-star Andrew Barth Feldman (nel ruolo di Percy). E c’è ancora ben altro oltre la sua commedia stratificata: se la sceneggiatura è scritta per arrivare diretta come un fiume in piena, è il messaggio morale ad emergere tra le onde di un mare ricettivo.
Fidanzata in affitto (No Hard Feelings) non è solo la storia di Maddie che cerca di salvare a qualsiasi costo la casa di famiglia, mentre riscalda gli animi focosi di un ragazzo diciannovenne che ancora non è uscito dal proprio guscio, troppo inesperto per andare al college. La pellicola supera la logica dell’umorismo puro fine a se stesso e genera una forma di pensiero riflessiva: tutto porta all’amicizia, uno dei sentimenti più profondi che esista, in grado di svoltare e migliorare la vita di ognuno. “Chi trova un amico trova un tesoro“: affermazione ripetuta tante volte, veritiera oltre ogni limite.
Si dice che ridere tanto faccia bene al cuore. Una risata rallegra la giornata. Rallegra anche il cinema. Questo è sicuro. Jennifer Lawrence ritorna ai suoi anni d’oro, cambiata ma anche no: adesso è adulta, bella e spassosa come è sempre stata, con la sua innata ironia che il tempo non ha fermato. Avevamo proprio voglia di rivederla e risentirla.
Ben tornata, Jennifer.