I morti non muoiono / The Dead Don’t Die
scritto e diretto da Jim Jarmusch
con Bill Murray, Adam Driver, Chloë Sevigny, Alyssa Maria App, Carl Arcilesi, Tilda Swinton, Steve Buscemi, Caleb Landry Jones, Iggy Pop
I morti tornano a camminare nella cittadina di Centreville, solitamente sonnecchiante, e si mettono alla ricerca di carne umana, caffeina e Chardonnay. Lo sparuto corpo di polizia della cittadina, composto da Bill Murray, Adam Driver e Chloë Sevigny si adopra come può per contrastare l’Apocalisse Zombie.
Per saperne di più sul film che segna il ritorno di Jim Jarmush a tre anni da Paterson, approfittate del nostro approfondimento [sponsorizzato].
Beautiful Boy
di Felix van Groeningen
scritto da Luke Davies e Felix van Groeningen, tratto dai libri di David Sheff e Nic Sheff
con Steve Carell, Timothée Chalamet, Maura Tierney, Jack Dylan Grazer, Oakley Bull, Amy Ryan, Christian Convery
La recensione di Martina dalla Festa del Cinema di Roma e la recensione di Gabriela
Il regista belga Felix van Groeningen, rivelazione un paio d’anni fa con Alabama Monroe/The Broken Circle Breakdown, dirige la storia vera di Nic Sheff (Timothée Chalamet) e David Sheff (Steve Carell), figlio e padre separati dalla tossicodipendenza del primo e riuniti dall’amore paterno del secondo.
Il film è tratto dalle due biografie scritte dai protagonisti originali, ed ha fruttato per Chalamet una candidatura al Golden Globe.
Il grande salto
di Giorgio Tirabassi
scritto da Daniele Costantini, Mattia Torre e Giorgio Tirabassi
con Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Gianfelice Imparato, Ricky Memphis, Giorgio Tirabassi
La recensione di Martina
Giorgio Tirabassi, storico collaboratore di Gigi Proietti, poi protagonista di Distretto di polizia e infine vincitore del David di Donatello per il suo cortometraggio Non dire gatto, debutta alla regia con Il grande salto.
I rapinatori Rufetto e Nello sono appena usciti di galera dopo quattro anni, rimediati per via di un colpo non riuscito. Per dare una svolta all’insoddisfacente vita nella periferia di Roma, progettano una nuova rapina. Ancora una volta, il destino renderà le cose difficili.
Climax
scritto e diretto da Gaspar Noé
con Sofia Boutella, Romain Guillermic, Souheila Yacoub, Kiddy Smile, Claude Gajan Maude
L’agente provocatore Gaspar Noé mette in scena le prove generali di una compagnia di danza, negli anni Novanta. Una sangria addizionata di LSD farà piombare l’intero corpo di ballo in un’allucinazione collettiva sensuale e repellente allo stesso tempo. L’unico volto noto è quello di Sofia Boutella, che abbiamo visto fare la Mummia per Tom Cruise e cercare di affettare Taron Egerton in Kingsman.
Blue My Mind – Il segreto dei miei anni
di Lisa Brühlmann
scritto da Dominik Locher e Lisa Brühlmann
con Luna Wedler, Zoë Pastelle Holthuizen, Regula Grauwiller, Georg Scharegg, Lou Haltinner
Vincitore del Premio della Critica al Festival di Zurigo.
Mia ha quindici anni quando trasloca con la famiglia a Zurigo: nuova città, nuova scuola, nuovi amici. Con l’adolescenza, il rapporto con la madre si fa difficile, tanto che la ragazza si domanda se sia stata adottata. Ma la parte più difficile è accettare la straordinaria trasformazione che il suo corpo sta subendo.
Blue My Mind è il lungometraggio d’esordio della regista svizzera Lisa Brühlmann.
Shelter – Addio all’Eden
di Enrico Masi scritto da Enrico Masi e Stefano Migliore con Pepsi, Catherine Wihtol de Wenden, Gabriel James Patiag
Shelter racconta la storia di Pepsi, transgender nata nelle Filippine, dove ha militato nel Fronte di Liberazione Islamico per l’autonomia della minoranza musulmana, i Moro. Dopo essere fuggita dalla madrepatria a causa del suo orientamento sessuale, ha lavorato per dieci anni come infermiera in Libia, per poi approdare in Europa alla ricerca di un posto fisso.
Il documentario, diretto da Enrico Masi, ha richiesto tre anni di lavorazione tra Italia e Francia.
Dicktatorship
di Gustav Hofer e Luca Ragazzi
scritto da Gustav Hofer, Luca Ragazzi e Simona Seveso
La coppia di documentaristi Gustav Hofer e Luca Ragazzi (Italy: Love It, or Leave It) ritorna con un’indagine sul rapporto tra i sessi in Italia, tra sessismo consapevole o radicato nella cultura nazionale, interpretazioni integraliste e celebrazioni della virilità.
Christo – Walking on Water
di Andrey Paounov
con Christo
Walking on Water documenta la realizzazione del progetto The Floating Piers, una piattaforma galleggiante di tre chilometri e mezzo adagiata nel 2016 sul Lago d’Iseo. L’artista di origini bulgare Christo Yavachev ha così coronato un lavoro intrapreso quasi cinquant’anni prima assieme alla compagna Jeanne-Claude, scomparsa nel 2009.
Il documentario sarà nelle sale dal 16 al 19 giugno.