Film in uscita al cinema nel weekend del 14 ottobre: hype del pubblico per Venom – La furia di Carnage con Tom Hardy e Woody Harrelson e The Last Duel con Matt Damon e Adam Driver, la critica premia Ariaferma
- The Last Duel Critica 🙂 Pubblico 😄 MadMass.it
- Ariaferma Critica 😄 Pubblico 🙂 MadMass.it
- Venom – La furia di Carnage Critica 🤨 Pubblico 🙂 MadMass.it
- #IoSonoQui / #JeSuisLà Pubblico 🤨 MadMass.it
- I’m Your Man MadMass.it
- Marilyn ha gli occhi neri Critica 🙂
- Days
- La Padrina – Parigi ha una nuova regina Critica 🤨 Pubblico 🙂 MadMass.it
- Medium
- The Velvet Underground Critica 😄 Pubblico 😄 MadMass.it
- Watermark Critica 🙂 Pubblico 🙂
- L’incorreggibile
- Uscite limitate
The Last Duel
di Ridley Scott
scritto da Ben Affleck, Matt Damon, Nicole Holofcener dal libro di Eric Jager
con Jodie Comer, Matt Damon, Adam Driver, Ben Affleck, Marton Csokas
Reazioni online: critica 🙂 – pubblico 😄
La recensione di Elisa:
Sir Ridley Scott, a quattro anni da Tutti i soldi del mondo e Alien: Covenant, torna con il primo di due suoi film attesi per quest’anno. A quarantaquattro anni da I duellanti, il regista di Blade Runner torna ad occuparsi di una singolar tenzone francese con The Last Duel è tratto dal libro The Last Duel: A True Story of Trial by Combat in Medieval France nel quale Eric Jager racconta l’ultimo caso documentato in Francia di una disputa giudiziaria risolta mediante l’intervento divino, ossia tramite un duello fra i contendenti: in pratica, ‘vedetevela fra di voi, Dio aiuterà a vincere colui che dice la verità’.
L’anno era il 1386 e il caso vedeva opposti il cavaliere Jean de Carrouges (Matt Damon) e il suo ex-migliore amico, lo scudiero Jacques Le Gris (Adam Driver), accusato di aver usato violenza contro la moglie del primo, Marguerite de Thibouville (Jodie Comer). Particolare non da poco, una vittoria di Le Gris avrebbe implicato oltre che la sua innocenza, anche un giudizio di colpevolezza per la donna, rea di aver infangato il nome dello scudiero: reato che sarebbe stato punito con il rogo.
Per portare i tre punti di vista di questa storia sullo schermo, Scott si è avvalso di tre sceneggiatori: Matt Damon e Ben Affleck, alla loro terza collaborazione su un copione dopo l’esordio di Good Will Hunting ed il successivo Gerry, e Nicole Holofcener, co-autrice di Copia Originale.
Sullo schermo, Ben Affleck interpreta il conte Pierre d’Alençon, ‘signore’ del feudatario Le Gris: la sua pubblica disputa con i de Carrouges sulla proprietà del villaggio di Aunou-le-Faucon, precedentemente appartenuto alla famiglia di Marguerite, deteriorò i rapporti tra gli ex-amici, e probabilmente mise in moto gli eventi che portarono al duello.
Ariaferma
di Leonardo Di Costanzo
scritto da Valia Santella, Leonardo Di Costanzo e Bruno Oliviero
con Silvio Orlando, Toni Servillo, Fabrizio Ferracane, Salvatore Striano, Roberto De Francesco
Reazioni online: critica 😄 – pubblico 🙂
La recensione di Gianlorenzo:
Terzo lungometraggio cinematografico di Leonardo Di Costanzo, Ariaferma racconta di un carcere in via di dismissione, dal quale i detenuti vengono via via spostati verso altre progioni. Un problema burocratico blocca per qualche tempo i trasferimenti, lasciando nell’imponente edificio una dozzina di carcerati e qualche agente: una situazione di immobilità forzata, che apre nuove possibilità di relazione a persone usualmente separate dalle sbarre, come il detenuto Carmine Lagioia (Silvio Orlando) ed il secondino Gaetano Gargiuolo (Toni Servillo).
La sceneggiatura è stata scritta da Di Costanzo assieme a Valia Santella (Tre piani, Mia madre, Il traditore) e Bruno Oliviero (già co-autore del film precedente di Di Costanzo, L’intrusa).
Un film che richiede, dopo la visione, qualche momento di riflessione per essere apprezzato al meglio, come dimostra la recensione del nostro Gianlorenzo.
Venom – La furia di Carnage
di Andy Serkis
scritto da Kelly Marcel, da una storia di Tom Hardy
con Tom Hardy, Woody Harrelson, Michelle Williams, Naomie Harris, Reid Scott
Reazioni online: critica 🤨 – audience 🙂
La recensione di Sergio:
Il primo Venom con protagonista Tom Hardy, nel 2018 aveva lasciato fredda la critica ma trovato un buon riscontro di pubblico, in parte galvanizzato dalla scena a metà dei titoli di coda, che presentava Woody Harrelson nei panni del serial killer Cletus Kasady e prometteva una carneficina, o meglio, ‘carnage’.
Tre anni dopo, la promessa viene mantenuta: in Venom – La furia di Carnage (Venom: Let There Be Carnage), il giornalista Eddie Brock ha imparato a convivere più o meno pacificamente con il mostruoso simbionte Venom, quando viene convinto ad un colloquio in carcere con Kasady; il criminale riesce a sfruttare l’occasione per ‘assorbire’ una parte dei poteri di Venom, e generare così un altro simbionte: l’ancora più pericoloso e sregolato Carnage.
Michelle Williams e Reid Scott tornano nel cast del sequel, al quale si aggiungono Naomi Harris e Stephen Graham.
Alla sceneggiatura, dal primo film resta solo Kelly Marcel, che ha sviluppato una storia ideata dallo stesso Tom Hardy. Il regista Ruben Fleischer ha lasciato il posto ad Andy Serkis, alla sua terza regia dopo Breathe e Mowgli.
Dal punto di vista dell’accoglienza, anche per questo secondo film del Sony Spider-Man’s Universe la storia si ripete: la critica è tutt’altro che entusiasta, ma il pubblico statunitense ha premiato il film correndo in sala. E più che del film in sé, a far parlare è la scena a metà dei titoli di coda, che ai più darà una sensazione di dejà-vu.
#IoSonoQui
diretto da Eric Lartigau
scritto da Eric Lartigau e Thomas Bidegain
con Alain Chabat, Bae Doo-na, Jules Sagot, Ilian Bergala, Camille Rutherford
Reazioni online: audience 🤨
La recensione di Martina M.:
Alain Chabat (autore, regista e co-protagonista, tra gli altri film, di Asterix e Obelix: Missione Cleopatra) in #IoSonoQui (#JeSuisLà) interpreta lo chef Stéphane, il cui successo professionale è compensato da una vita personale fin troppo tranquilla. Tanto tranquilla che, quando conosce Soo, una donna coreana, su Instagram, decide di inseguire il sogno che lei rappresenta, e a sorpresa si mette in volo, dai Paesi Baschi a Seoul. Ma una volta lì, la donna non si presenta all’appuntamento.
Soo è interpretata da Bae Doo-na, attrice prediletta dalle sorelle Wachowski, con le quali ha collaborato su Cloud Atlas, Jupiter Ascending e Sense8, e che ha lavorato anche con Bong Joon-ho (The Host) e Park Chan-wook (Mr. Vendetta).
Dirige Eric Lartigau (La famiglia Bélier), coadiuvato da Thomas Bidegain, uno degli autori de La ragazza di Stillwater.
I’m Your Man
di Maria Schrader
scritto da Maria Schrader, Jan Schomburg da una storia originale di Emma Braslavsky
con Maren Eggert, Dan Stevens, Sandra Hüller, Hans Löw, Annika Meier
La recensione di Andrea P.:
Alma (Maren Eggert) lavora al Museo dell’Asia Anteriore berlinese, che ha sede in un’ala del più famoso Museo Pergamon. Per ottenere dei fondi di ricerca per i suoi studi sulle scritture cuneiformi, si presta a fare da cavia per uno studio: dovrà vivere, per tre settimane, con un’intelligenza artificiale dalle fattezze umane, Tom (Dan Stevens, noto, tra gli altri ruoli, per Downton Abbey), programmata per diventare, tramite machine learning, il suo compagno di vita ideale.
I’m Your Man (Ich bin dein Mensch) è diretto da Maria Schrader, regista della serie Netflix Unorthodox, che ha adattato assieme a Jan Shomburg un racconto omonimo della scrittrice tedesca Emma Braslavsky.
Marilyn ha gli occhi neri
di Simone Godano
scritto da Giulia Louise Steigerwalt da un soggetto di Simone Godano
con Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari
Reazioni online: critica 🙂
Clara (Miriam Leone) è una bugiarda patologica, mentre Diego (Stefano Accorsi) è incapace di mentire. Entrambi affetti da problemi di comportamento, frequentano un centro diurno di riabilitazione e terapia. Insieme agli altri pazienti, dovranno gestire un ristorante del centro, cercando di tenere a freno o almeno convivere con le pulsioni proprie e altrui.
Marilyn ha gli occhi neri è diretto da Simone Godano, anche lui al terzo film, dopo Moglie e Marito e Croce e Delizia, entrambi candidati al Nastro d’Argento per la Miglior Commedia. Come per i due precedenti film, la sceneggiatura è di Giulia Louise Steigerwalt.
Days
scritto e diretto da Tsai Ming-Liang
con Lee Kang-sheng e Anong Houngheuangsy
Days (Rizi) è il lungometraggio più recente del regista malese Tsai Ming-liang, che nel 1994 vinse il Leone d’Oro per Vive l’Amour. Lunghe sequenze minimaliste seguono la giornata del benestante Kang (Lee Kang-sheng, usuale collaboratore di Tsai), in cerca di sollievo per un dolore al collo, e quella del massaggiatore Non (l’esordiente Anong Houngheuangsy), al quale regala un piccolo carillon.
La Padrina – Parigi ha una nuova regina
di Jean-Paul Salomé
scritto da Jean-Paul Salomé dal romanzo La Daronne di Hannelore Cayre
con Isabelle Huppert, Liliane Rovère, Hippolyte Girardot, Iris Bry, Pierre Rousselet
Reazioni online: critica 🤨 – audience 🙂
La recensione di Giulia:
La Padrina (o forse la padrona, stando al titolo originale La Daronne, dal libro omonimo della scrittrice e avvocato Hannelore Cayre) è un altro esempio del genere ‘brave persone convertite alla criminalità’ che fa faville da un paio di decenni, da L’Erba di Grace a Breaking Bad. In questo caso, la protagonista è Patience Portefeux (Isabelle Huppert), vedova con madre a carico, che fa da interprete dall’Arabo al Francese per la polizia. Durante un’intercettazione, scopre che il figlio della badante della madre è implicato in un traffico di droghe leggere. Quando il giovane sta per essere colto in flagrante, Patience lo avverte all’ultimo momento: l’uomo non sfugge alla cattura, ma la cannabis sì, e l’interprete decide di cogliere l’occasione per arrotondare lo stipendio…
Scrive e dirige Jean-Paul Salomé, che nel 2004 diresse un Arsène Lupin con Romain Duris e nel 2001 fu responsabile del Belfagor con Sophie Marceau, e che debuttò nel 1994 con un’altra storia di donne che si cimentano con il crimine, Les braqueuses.
Medium
di Massimo Paolucci
scritto da Lorenzo De Luca
con Emilio Franchini, Hal Yamanouchi, Bruno Bilotta, Tony Sperandeo
Lungometraggio d’esordio del produttore Massimo Paolucci (ma IMDB riporta un precedente Photoshock del 2017), Medium racconta di una banda di malviventi, guidata da Walter (l’ex calciatore e pugile Emilio Franchini), che rapina un bar di provincia. Un colpo semplice in apparenza, almeno fino a quando il proprietario si rivela essere Cagliostro (il vincitore del David di Donatello come Miglior Attore Non Protagonista Tony Sperandeo), malavitoso di ben più alto livello. L’uomo fa a Walter un’offerta che non può rifiutare: derubare l’anziano businessman cinese Hung (il Giapponese Hal Yamanouchi, visto in The Wolverine e The Life Aquatic with Steve Zissou) di un prezioso ciondolo di giada dai poteri mistici.
La sceneggiatura è di Lorenzo De Luca, già co-autore di Natale in India e Natale sul Nilo, ma anche del prossimo L’uomo che disegnò Dio di Franco Nero.
The Velvet Underground
di Todd Haynes
con Lou Reed, John Cale, Sterling Morrison, Maureen Tucker
Reazioni online: critica 😄 – pubblico 😄
La recensione di Elisa:
A più di vent’anni dal non-documentario Velvet Goldmine, Todd Haynes (Lontano dal Paradiso, Carol) appone la sua prestigiosa firma ad un altro progetto musicale, The Velvet Underground, che documenta l’ascesa e l’unicità della band di Lou Reed, John Cale, Sterling Morrison e Maureen Tucker. Ovviamente non possono mancare due personalità il cui nome è da sempre legato al gruppo: Nico e Andy Warhol.
Il documentario uscirà in contemporanea in sala e in streaming su Apple Tv+.
Watermark
di Jennifer Baichwal e Edward Burtynsky
scritto da Jennifer Baichwal
Reazioni online: critica 🙂 – audience 🙂
Jennifer Baichwal e Edward Burtynsky portano al cinema, grazie a Fondazione Stensen e Valmyn, il secondo capitolo della loro opera dedicata all’ambiente: Watermark – L’acqua è il bene più prezioso, documentario fotografico sul ruolo fondamentale dell’acqua nella formazione della civiltà e nello sviluppo dei popoli.
Dopo Antropocene – L’epoca umana, Baichwal e Burtynsky dipingono un ritratto decisamente attuale dell’acqua come bene più prezioso per lo sviluppo della società, spaziando dalle fattorie galleggianti della costa cinese del Fujian alla più grande diga al mondo dello Xiluodu, dalla Groenlandia fino al sacro Gange, dalla conservazione e il mantenimento di questa inestimabile risorsa sin dai tempi antichi agli sprechi e ai disastri ambientali provocati dall’uomo, rivendicando il ruolo dell’acqua come fonte della vita stessa, sia per il pianeta che per il nostro stesso corpo.
L’incorreggibile
scritto e diretto da Manuel Coser
con Alberto Maron
Il regista e sceneggiatore Manuel Coser indaga le possibilità rieducative e correttive del carcere e il ritorno alla libertà dopo cinquant’anni di detenzione per omicidio, rapina e possesso di armi di Alberto Maron, legato da un rapporto di lunga data col filmmaker.
A tredici anni dall’ultima visita al mondo esterno, Maron si ritrova a doversi misurare con la propria condizione esistenziale, riconoscersi senza più maschere, abbandonare l’universo tristemente noto del carcere per immergersi in una realtà a lui ormai sconosciuta ed affrontare la missione più dura: tornare ad essere un uomo libero dopo aver saldato il suo debito con la giustizia.
Uscite limitate
Salvatore – Il calzolaio dei sogni
Dopo la presentazione alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia, il documentario di Luca Guadagnino dedicato ad una delle icone della moda italiana nel mondo, Salvatore Ferragamo, arriva nelle sale in uscita limitata grazie a Lucky Red.
Guadagnino ne esplora la storia umana, artistica ed imprenditoriale, dall’infanzia italiana agli Stati Uniti, dalle stelle di Hollywood al rischio di fallimento, fino alla rinascita e consacrazione eterna, con i legami familiari sempre nel cuore.
Salvatore – Il calzolaio dei sogni racconta il grande stilista tra genio e curiosità, fascino e mistero, attraverso la voce narrante di Michael Stuhlbarg, immagini inedite e le testimonianze di familiari, amici, giornalisti e personaggi illustri come Martin Scorsese e la costumista Deborah Nadoolman Landis.
Venezia. Infinita Avanguardia
Michele Mally alla regia, Didi Gnocchi al soggetto e alla sceneggiatura insieme a Sabina Fedeli, Valeria Parisi, Arianna Marelli raccontano le meraviglie di Venezia a 1600 anni dalla sua fondazione, tra fascino della decadenza e frenesia dell’avanguardia.
La leggenda ancor prima della storia e l’inconfondibile, unico ambiente urbano tra pietra, terra e acqua introducono l’immenso patrimonio artistico di Venezia tra capolavori ed eventi storici, connessioni culturali ed influenze artistiche, attraverso la memoria del maestro di teatro Carlo Cecchi, affiancato dalla pianista Hania Rani e dalla voce narrante di Lella Costa. Distribuisce Nexo Digital.