Film in uscita al cinema nella settimana del 17 giugno: Spiral – L’eredità di Saw, La nostra storia, Mandibules, Futura, Monster Hunter , Spirit – Il ribelle, La vita che verrà e le altre uscite
Film in uscita al cinema dal 17 giugno
- Spiral – L’eredità di Saw
- La nostra storia
- Mandibules – Due uomini e una mosca
- Futura
- Monster Hunter
- La vita che verrà
- Spirit – Il ribelle
- L’amante russo
- Hasta la Vista
- Documentari
Spiral – L’eredità di Saw
di Darren Lynn Bousman
scritto da Josh Stolberg e Pete Goldfinger
con Chris Rock, Samuel L. Jackson, Max Minghella, Marisol Nichols, Morgan David Jones
Ispirato dalle gesta del killer Jigsaw, Chris Rock ha deciso di rivitalizzare la saga di Saw producendo e interpretando un nuovo film, Spiral – L’eredità di Saw (Spiral: From the Book of Saw), incentrato su un nuovo assassino con un bizzarro senso della giustizia ispirato dalle gesta del killer Jigsaw: come di consueto, le candidate vittime vengono messe di fronte alla scelta tra l’accettare passivamente una morte atroce o cercare di sopravvivere procurandosi attivamente lesioni permanenti.
In Spiral, il detective Zeke Banks (Rock) indaga con l’aiuto del collega alle prime armi William Shank (Max Minghella), e il supporto dell’ex capo della polizia Marcus Banks (Samuel L. Jackson), il cui passato potrebbe essere legato all’attuale serie di efferati crimini, e che peraltro è il padre di Zeke.
Si tratta di un notevole balzo in avanti del casting rispetto ai volti che normalmente popolano la serie (anche se il capitolo iniziale del 2004, che peraltro lanciò le carriere di James Wan e Leigh Whannell, poteva contare su Danny Glover e Cary Elwes, oltre che sulle future co-star di Lost Michael Emerson e Ken Leung).
In altri reparti regna la continuità: la sceneggiatura è stata scritta, come per il precedente Saw Legacy/Jigsaw, da Pete Goldfinger e Josh Stolberg, mentre la regia è di Darren Lynn Bousman, già alla guida dei capitoli II, III e IV della saga.
Gian Marco è l’autore della nostra recensione.
La nostra storia
di Fernando Trueba
scritto da David Trueba dal romanzo di Héctor Abad Faciolince
con Javier Cámara, Patricia Tamayo, Juan Pablo Urrego
Fernando Trueba, regista di Belle Époque (che nel 1995 vinse l’Oscar come Miglior Film Straniero), e suo fratello David Trueba (La vita è facile ad occhi chiusi) portano al cinema, con La nostra storia, il romanzo El olvido ques seremos dell’autore colombiano Héctor Abad Faciolince.
Un ricordo appassionato dello scrittore per suo padre, Héctor Abad Gómez, medico e attivista che nella Medellin degli anni ’80 cercava di migliorare la vita dei suoi connazionali, attirandosi molteplici inimicizie dal mondo politico.
Protagonista del film è Javier Cámara, che ricordiamo per The Young Pope e The New Pope di Paolo Sorrentino, e più volte collaboratore di Pedro Almodóvar (Parla con lei, La mala educación).
Federico ha visto e recensito La nostra storia per noi.
Mandibules – Due uomini e una mosca
scritto e diretto da Quentin Dupieux
con Grégoire Ludig, David Marsais, Adèle Exarchopoulos, India Hair, Bruno Lochet
Due amici non particolarmente brillanti, Jean-Gab e Manu (David Marsais e Grégoire Ludig), incaricati di portare a termine una misteriosa missione (trasferire una valigetta da una località ad un’altra), rubano una vecchia auto, nel bagagliaio della quale trovano… una mosca gigante. Anziché esserne spaventati, concepiscono l’idea di addestrare il megainsetto a compiere rapine. Un compito già non semplice in partenza, complicato dagli incontri che i due fanno lungo il viaggio verso la loro meta: una famiglia in vacanza e, soprattutto, una ragazza, Agnes (Adèle Exarchopoulos, la protagonista de La vita di Adele), che per via di un incidente è costretta a parlare urlando (come una novella Gordon Cole, come giustamente sottolinea Letizia nella sua recensione).
Mandibules è una commedia degli equivoci di Quentin Dupieux, già regista di Doppia pelle.
Futura
di Lamberto Sanfelice
scritto da Lamberto Sanfelice e Fabio Natale
con Niels Schneider, Matilde Gioli, Daniela Vega, Aurora Onofri, Stefano Di Battista
Lamberto Sanfelice, autore nel 2015 di Cloro, si è avvalso della collaborazione di Fabio Natale alla sceneggiatura per raccontare, in Futura, la storia di Louis, trombettista talentuoso ma che, di fronte alle difficoltà e alla pesante eredità artistica del padre, leggendario sassofonista, ha preferito farsi avvolgere dalla notte, guidando taxi e spacciando droga, e alienandosi da moglie e figlia.
La sua unica amica è Lucya, che gli fornisce gli stupefacenti e che si esibisce come cantante nei locali notturni. Una possibilità di riscatto arriva quando un amico del padre offre a Louis la possibilità di collaborare per un importante concerto… ma uscire dalle abitudini non è semplice.
I protagonisti sono Niels Schneider, volto dei primi film di Xavier Dolan e César 2017 come ‘Miglior Promessa Maschile’, e Daniela Vega, Una donna fantastica di Sebastián Lelio, che vinse l’Oscar come Miglior Film Straniero.
Per saperne di più, potete leggere la recensione di Marco.
Monster Hunter
scritto e diretto da Paul W.S. Anderson
con Milla Jovovich, Tony Jaa, Tip ‘T.I.’ Harris, Ron Perlman, Diego Boneta
Ultima fatica di origine videoludica della coppia Paul W.S. Anderson/Milla Jovovich, Monster Hunter prende spunto dall’omonima serie di videogiochi per raccontare la storia del Capitano Natalie Artemis (Jovovich) e del suo team, che dai deserti terrestri si trovano catapultati, grazie ad una tempesta di fulmini da fare invidia a Hill Valley, in un ‘altro mondo’ altrettanto desertico nel quale imperversano gigantesche creature selvagge.
Per fortuna, Milla e i suoi possono contare sull’aiuto di un ‘cacciatore’ locale, interpretato da Tony Jaa (protagonista della serie di film Ong Bak e visto in Fast & Furious 7).
Mattia si è messo sulle tracce dei mostri per la nostra recensione.
La vita che verrà
di Phyllida Lloyd
scritto da Malcolm Campbell e Clare Dunne
con Clare Dunne, Molly McCann, Ruby Rose O’Hara, Ian Lloyd Anderson, Shadaan Felfeli
Sandra (Clare Dunne) trova la forza di porre fine agli abusi subiti da parte del marito, lasciando il tetto coniugale con le due figlie per cominciare una nuova vita: non sarà facile, a partire dalla difficoltà nel trovare un’abitazione nella quale vivere; insoddisfatta dello scarso sostegno offerto dai servizi sociali, la donna decide di risolvere i problemi da sé (Herself), cominciando col costruire una casa fai-da-te su un terreno trascurato.
L’Irlandese Dunne (vista in una particina in Spider-Man: Far From Home, nel quale interpretava una delle collaboratrici di Mysterio) ha scritto La vita che verrà ispirandosi alle sventure di una sua amica. Per la sceneggiatura, ha trovato la collaborazione di Malcolm Campbell, autore dell’apprezzato What Richard Did, affidando la direzione del film a Phyllida Lloyd, regista di Mamma Mia! e The Iron Lady, con la quale ha precedentemente collaborato a teatro.
Spirit – Il ribelle
di Elaine Bogan
scritto da Aury Wallington, Katherine Nolfi e Kristin Hahn
Solo due lettere separano Spiral da Spirit, quindi fate attenzione quando andate al cinema, per evitare spiacevoli sorprese! Con Spirit Il Ribelle (Spirit – Untamed), Dreamworks Animation riporta sullo schermo il cavallo selvaggio catturato dalla cavalleria statunitense, e poi liberato dai nativi americani, protagonista del film animato del 2002.
La storia di Spirit (questa volta realizzato in computer graphics) si incrocia con quella della giovane Fortuna ‘Lucky’ Prescott, spirito altrettanto ribelle la cui vivacità viene amplificata dall’improvviso trasferimento da una città dell’East Coast ad un piccolo villaggio di frontiera, cittadina d’origine della madre, ormai venuta a mancare.
In effetti, questo secondo lungometraggio è il remake della prima stagione della serie animata Spirit: Avventure in libertà (disponibile su Netflix), adattato dalla creatrice della serie Aury Wallington assieme a Katherine Nolfi (sceneggiatrice nelle nuove storie di She-Ra) e Kristin Hahn (co-autrice di Voglio una vita a forma di me con Jennifer Aniston e del film Disney Stargirl).
La regia è di Elaine Bogan (che debutta in un lungometraggio dopo anni di servizio nelle serie animate di Guillermo Del Toro) ed Ennio Torresan, storyboarder brasiliano con lunga esperienza alla Dreamworks.
Il cast in lingua originale include Jake Gyllenhaal, Julianne Moore e Walton Goggins.
La recensione di MadMass è firmata da Federico.
L’amante russo
di Danielle Arbid
scritto da Danielle Arbid dal romanzo di Annie Ernaux
con Laetitia Dosch, Sergei Polunin, Caroline Ducey, Grégoire Colin, Slimane Dazi
Il romanzo Passion Simple, romanzo autobiografico del 1992 dell’autrice francese Annie Ernaux, racconta la passione ‘proibita’ tra la donna ed A., un uomo straniero, sposato, temporeaneamente trasferitosi in Francia.
Già oggetto di numerosi adattamenti teatrali (se siete a vostro agio con il francese, potete anche ascoltarne immediatamente una versione radiofonica), la storia arriva al cinema con il titolo italiano L’amante russo, con la firma della cineasta libanese Danielle Arbid ed i volti di Laetitia Dosch (Le nostre battaglie, Montparnasse – Femminile singolare) e Sergei Polunin (il Conte Andrenyi in Assassinio sull’Orient Express, Red Sparrow).
Dal 17 giugno, L’amante russo sarà disponibile sia in sala che sulla piattaforma Cinekit.
Hasta la Vista
di Geoffrey Enthoven
scritto da Pierre De Clercq e Mariano Vanhoof
con Robrecht Vanden Thoren, Gilles De Schryver, Tom Audenaert, Isabelle De Hertogh, Karel Vingerhoets
🏆 People’s Choice Award agli European Film Awards 2012
A dieci anni dalla sua uscita internazionale, arriva (o forse torna?) in sala il film belga Hasta la Vista: tre giovani fiamminghi affetti da grave disabilità, disperando di poter mai avere relazioni sentimentali con una donna, decidono di rivendicare il loro diritto ad avere esperienze sessuali, rivolgendosi a professioniste del settore se necessario; dopo aver scoperto l’esistenza, in Spagna, di una casa d’appuntamenti legale e senza barriere architettoniche, organizzano un viaggio, spacciandolo alle relative famiglie come una vacanza alla scoperta dei vini iberici. A scarrozzarli sarà un’autista specializzata nell’accompagnare persone diversamente abili, la rocciosa Claude, belga francofona.
Le incomprensioni linguistiche saranno una complicazione in più nel lungo ‘pellegrinaggio’ verso una vita più luminosa.
Il film, che nel frattempo ha avuto un remake neerlandese (Adios Amigos del 2016) ed uno statunitense (Come As You Are del 2019), è ispirato alla storia dell’Americano Asta Philpot, che nel 2006 intraprese una missione simile a quella descritta, illustrata anche da un documentario della BBC.
Documentari
Amazing Grace è l’album live di Gospel più venduto di sempre, registrazione delle esibizioni tenute da Aretha Franklin le sere del 13 e 14 gennaio 1972 nella New Temple Missionary Baptist Church di Los Angeles. All’epoca, Warner Bros. incaricò Sydney Pollack, fresco di Jeremiah Johnson (Corvo rosso non avrai il mio scalpo!), di effettuare le riprese video di quelle registrazioni, che però non poterono venire utilizzate per via della mancanza di sincronizzazione audio/video.
Nel 2007, il compositore e produttore Alan Elliott acquistò il girato e affidò al sound editor Serge Perron il laborioso compito di portare a termine la sincronizzazione; il film venne completato, ma Elliott non aveva considerato il parere della protagonista: Aretha Franklin bloccò ripetutamente la proiezione e distribuzione del lungometraggio, senza mai cambiare idea. Fu solo dopo la sua morte, nel 2018, che la famiglia dell’artista diede il via libera all’uscita del film, che arriva nelle nostre sale dal 14 al 16 giugno grazie ad Adler Entertainment.
Martina ha scritto la nostra recensione.
Restando in ambito musicale, negli stessi giorni Nexo Digital porta in sala Extraliscio – Punk da Balera, documentario dedicato alla band romagnola, diretto da Elisabetta Sgarbi, che con la sua Betty Wrong Edizioni Musical è anche produttrice del gruppo. Gli Extraliscio, attivi dal 2016, uniscono la tradizione del liscio, rappresentata da due storici collaboratori di Raoul Casadei, Moreno Conficconi ‘il biondo’ e Mauro Ferrara, con la sperimentazione del polistrumentista Mirco Mariani.
Al documentario partecipano colleghi quali Jovanotti, Elio, Lodo Guenzi, Biagio Antonacci e Orietta Berti.
Trovate la lista dei cinema che proietteranno il film sul sito Nexo Digital.
Elia Moutamid, regista nato in Marocco ma cresciuto a Rovato, nel bresciano, era andato in Nord Africa per preparare un documentario sull’urbanizzazione. Di ritorno in Lombardia nelle prime settimane di pandemia, bloccato in casa come tutti e impossibilitato a lavorare sul suo film, ha colto l’occasione per uno spunto creativo diverso: il risultato è Kufid, un processo di autoanalisi dell’autore e delle sue due identità, quella maghrebina e quella padana.