Frammenti dal passato – Reminiscence recensione film Lisa Joy con Hugh Jackman, Rebecca Ferguson, Thandiwe Newton, Cliff Curtis e Marina de Tavira
Quante volte abbiamo pensato di rintanarci nel passato, per poter rivivere all’infinito un momento piacevole della nostra vita? Questo è il tema principale di Frammenti dal passato – Reminiscence, il nuovo film scritto e diretto da Lisa Joy, con protagonisti Hugh Jackman e Rebecca Ferguson.
Ci troviamo in un futuro distopico imprecisato, nel quale il cambiamento climatico ha causato l’innalzamento delle acque, sommergendo molte delle città che conosciamo oggi. Ormai si vive prevalentemente di notte, perché di giorno le temperature sono diventate troppo alte per poter vivere.
Il protagonista è Nick Bannister (Hugh Jackman), un investigatore della mente, che riesce a scavare nel mondo oscuro e affascinante del passato dei suoi clienti, aiutandoli ad accedere a ricordi perduti.
I suoi clienti si rivolgono a lui per ritrovare il portafoglio, ricordare una cosa ormai dimenticata o vivere un ricordo del passato, perché “la nostalgia non passa mai di moda”.
Un giorno, si presenta Mae (Rebecca Ferguson), una donna affascinante e conturbante, che attira subito l’attenzione di Nick. Dopo una rapida seduta, nella quale la donna cercava le sue chiavi, Nick cerca di ritrovarla, perché è ormai ossessionato da lei.
Ma Mae nasconde una doppia vita e Nick, dopo averla apparentemente persa per sempre, si rimette alla sua ricerca, per ritrovarla e conoscere la verità su di lei.
Al suo debutto cinematografico, la regista e sceneggiatrice Lisa Joy è conosciuta prevalentemente per la serie Westworld e molti collaboratori del team creativo provengono proprio dalla produzione della serie.
Nel cast, oltre a Hugh Jackman e Rebecca Ferguson, troviamo anche Thandiwe Newton, Cliff Curtis, Marina de Tavira, Daniel Wu, Mojean Aria e Angela Sarafyan.
Frammenti dal passato – Reminiscence si apre su uno scenario distopico, nel quale i cambiamenti climatici hanno preso il sopravvento. E come in ogni film distopico, la società si è letteralmente spaccata in due: coi ricchi che hanno preso le terre asciutte e i poveri costretti a cercare di sopravvivere nelle terre sommerse.
L’ambientazione è molto interessante, peccato che faccia solo da sfondo a questa storia che mescola diversi generi: il thriller, il noir, il fantascientifico e il sentimentale.
Quella che vediamo, infatti, è una storia d’amore che si arricchisce di ogni cliché possibile: un primo incontro galeotto, delle verità nascoste e una folle ricerca per ritrovarsi.
La storia d’amore, però, si mescola al thriller e al noir: Hugh Jackman veste i metaforici abiti di un “detective”, alla ricerca della sua amata e della verità su di lei, in un mondo ormai deteriorato dai cambiamenti climatici e dalle lotte intestine tra ricchi e poveri.
La scoperta della verità su Mae sconvolge Nick e lo ossessiona a tal punto da annegare nei suoi ricordi, pur di trovare un minimo dettaglio che possa fargli comprendere il suo allontanamento.
Il più evidente difetto della pellicola è proprio quella sensazione perenne di già visto.
Frammenti dal passato – Reminiscence si rifà a tutti i canoni del genere senza mai andare oltre attraverso uno spunto originale. I colpi di scena, che la trama ci regala, sono piuttosto prevedibili e la narrazione continua a correre senza intoppi, ma anche senza alcun particolare guizzo. Come già scritto, l’ambientazione avrebbe potuto rappresentare una leva interessante, tuttavia non viene sfruttata e non incide mai sulla storia: l’effetto sarebbe rimasto lo stesso in qualsiasi luogo e in qualsiasi epoca.
Buone performance, però, da parte del cast: Hugh Jackman ci mostra la sua durezza e la sua intensità, come abbiamo potuto già vedere in film come Logan e in Prisoners; dall’altra parte, Rebecca Ferguson interpreta perfettamente il ruolo della donna conturbante, buona anche la performance canora dell’attrice.
Il resto del cast, purtroppo, non è degno di nota e rappresenta una sfilza di personaggi dimenticabili e molto stereotipati, rimanendo purtroppo bidimensionali.
Poco fortunato anche l’effetto patinato, che rimane persistente durante la narrazione.
Sarà per il fascino dei due protagonisti, ma ogni scena con la voce fuori campo a tratti può ricordare la pubblicità di un profumo.
Duole dirlo, perché i due protagonisti sono di un talento immenso, ma in certe scene traspare fin troppa staticità, fin troppa “perfezione” irrealistica, che riduce un film thriller-noir ad uno spot pubblicitario.
Si tratta di un’enorme occasione mancata quella di Lisa Joy, che ci aveva conquistato con le prime stagioni di Westworld. In Frammenti dal passato – Reminiscence abbiamo un soggetto e un’ambientazione apprezzabili, ma deboli nell’assemblaggio, ricorrendo frequentemente ai cliché dei generi a cui si appiglia che danno vita ad una storia d’amore fin troppo stereotipata che disperde il potenziale della pellicola.